Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Robin Hood e frate Tuck
Cosa non si farebbe pur di diventare famosi e uscire dall’oscurità dell’anonimato che a molti, invece, piace e non poco.
Tal Andrew Jhonston, filologo inglese, docente all’università di Berlino, si è fatto in quattro, per quasi un decennio, per cercare di anatomizzare la storia-leggenda che gravita attorno al celeberrimo arciere e ciò che ne scaturisce dalla sua ricerca dovrebbe essere una notizia ad alto tasso di sbigottimento: Robin Hood e compagnia bella sarebbero stati una ghenga di omosessuali rintanatisi nella foresta di Sherwood per sfuggire al rogo del perfido sceriffo.
Ora io dico, ma questo Jhonston della malora, altro non aveva che perdere tempo su una notizia che potrebbe interessare solo i più infidi babbei bacchettoni.
A cosa cavolo mira questo filologo di carta velina se non alla fama, cercando di dare una nuova immagine, attraverso il sesso, ad uno dei miti più famosi della letteratura e leggenda inglese? E’ come quelli storici, o studiosi di mitologia, che ci rappresentano Achille e Patroclo amanti insaziabili, senza specificare che per i greci la parola ‘omosessuale’, come già detto in altre pagine di questa rivista, non significava proprio nulla, e la mera distinzione tra etero e omosessualità era assolutamente estranea all’etica pagana.
Tornando, al deviato sessuale Robin Hood, come lo definisce
Andrew Jhonston, egli non avrebbe mai rubato a un solo ricco per dare ai poveri,
ma sarebbe divenuto un ricercato criminale per poter portare avanti la sua
passione per la vita bucolica dal momento, sempre credendo alle scempiaggini
del filologo, che le città britanniche era diventate dei luoghi così frenetici
da risultare invivibili... Ma per favore!
Basta, infatti, per scongiurare questa scemenza, guardare alcuni documentari di
History Channel i quali, nel rappresentare la contea in cui era posizionata la
fatidica foresta di Sherwood, ci presentano un luogo calmissimo e dal traffico
limitato… e pensate a quei tempi come doveva essere? Quasi deserta!
Il maligno Jhonston, poi, ha spostato la mira sull’amicone di Robin, Little
John, arrivando a dire che era il suo compagno… e Marion dove la mettiamo?
Ma sì, diamoglielo noi un ruolo: ella, altri non era che un trans che ogni tanto passava di lì per sollazzare l’allegra masnada di ladri…
Insomma, per l’emerito prof. Jhonston dei miei stivali, chi ama vivere ritirato e optare per una vita agreste, deve essere tacciato di omosessualità, e se anche fosse stato?
Ma un “chi se ne frega” urlato col megafono non glielo hanno dedicato i suoi studenti?
Sapete una cosa?
Questa la invento io.
Tarzan altri non era che un omaccione che non si attaccava alle liane ma bensì…
E Jane altri non era che Cita travestita da cocotte d’alto bordo…
All’occhio, grande, immenso, sconosciuto filologo, chi di calunnia ferisce di calunnia perisce…
Inserito da ghorio il 17/06/2013 21:50:59
Sinceramente non ci sono più limiti. Tutto adesso ruota intorno alla tendenze sessuali degli individui. Adesso arriva questo docente sconosciuto che discetta su Robin Hood e Little John e tutta la compagnia della foresta di Sherwood. LO tesso dicasi di quelli pseudo storici della mitologia greca su Patroclo e Achille che evidentemente ignorano la parola "AMICIZIA" e i suoi valori. Lo stesso dicasi delle tante considerazioni sull'amicizia tra Gionata e Davide e si potrebbe continuare. I filologi in genere possono essere importanti per fare conoscere nei dettagli una vicenda storica ma quando si portano a galla stramberie ha ragione Massimo Melani viene voglia di ripetere , a carattere cubitali, "filologo die miei stivali"
Inserito da BEA il 17/06/2013 15:18:32
Incredibile cosa di ricolo non si fa per apparire alla moda? Sì, dappertutto si legge, discute, parla dell'omosessualità, allora questi personaggi vogliono seguire con qualsiasi tema/storia all'attualità, alla ricerca di una fama. Ma un professore di università? Sbagliato. Robin Hood nella sua tomba morirebbe una seconda volta per ridere...Spero e credo che nessuno prende questo "filologo" da serio ma da ridicolo. Anche con l'effetto negativo ha raggiunto una fama, comunque sia.
Inserito da SABYDA il 17/06/2013 13:30:49
Si vede che questo Professore universitario aveva da creare nuovi racconti intorno alle sue lezioni.... ahhahhah e allora cosa migliore di inventarsi situazioni intorno al sesso, conclamato oggi, sempre di più.... si è ben guardato intorno e si sara' chiesto che ormai articoli di politica sono sempre le stesse cose, articoli vari di altri argomenti ormai sono triti e contriti , quale miglior cosa che parlare di omosessualita' di eterosessualita' e di sesso in genere; sembra che sia l'unica cosa che ancora fa scalpore e suscita interesse.
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