Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La battaglia che da anni e anni oppone la magistratura a Silvio Berlusconi ha avuto l’ennesima sentenza avversa al Cavaliere.
Verdetto che tutti già conoscevamo da tempo e, cosa questa, di sapere anticipatamente il giudizio dei giudici dimostra ampiamente che molte cose non vanno nella giustizia italiana.
Il problema vero e proprio, però, non è tanto l’accanimento o meno verso un personaggio pubblico, ma l’effetto dannoso di ammantare di tenebre qualunque altra informazione e controversia sulle precarie condizioni della legge italica.
In siffatta situazione siamo ammorbati dalle notizie sul caso Ruby, sul caso Mondadori, sul caso politici comprati e sappiamo ben poco sulle pianificazioni sbagliate, sugli errori quotidiani che contrassegnano da molti anni la nostra magistratura.
Questa è la sesta o settima volta che lo ripetiamo: siamo attualmente l’ultimissimo Paese, su 34, dell’OCSE (Organizzazione per le cooperazione e lo sviluppo economico) per competenza giudiziaria dei contratti; staccatissimi dal Lussemburgo, primo in classifica.
Le forze politiche, poi, sì che si guardano dall’affrontare e, magari, curare questa piaga pestilenziale che sta trasformando il Bel Paese in uno stato del terzo mondo.
Il loro unico interesse è di formarsi in gruppi, quelli pro PM e quelli anti PM, per vedere i primi poi schierarsi col secondo perché anch’essi colpiti dalla scure della giustizia.
Ritornando invece alla decisione della Corte Costituzionale sui diritti tv di Mediaset reputo, personalmente, la stessa di una gravità inaudita in quanto, chiunque può correggermi se sbaglio, crea un insidioso precedente poiché delibera che un magistrato possa decidere addirittura quando un Consiglio dei Ministri sia o meno inderogabile.
Queste sono considerazioni strettamente individuali e, pertanto, quanto sancito ieri ce lo dobbiamo sorbire come molte altre prese di posizione che non ci vedono d’accordo.
L’errore, fatto dalla magistratura, è di non aver
assolutamente determinato i veri confini delimitanti il potere giudiziario e
quello esecutivo.
Ora starà alla cassazione, altro organo legale, dare una spiegazione in merito
all’attività di un giudice che di punto in bianco decide di valutare il
comportamento di un presidente del consiglio impedendogli un convegno che
riguarda il popolo italiano, perché sempre di questo trattasi.
Ho ben poca fiducia in un’argomentazione riveduta e corretta dalla Cassazione, soprattutto perché la magistratura basa questa sua arroganza decisionale sul fatto che il nostro Paese per lo più è formato da forcaioli, salvo cambiare indirizzo quando ti toccano personalmente o un proprio famigliare.
Inserito da MRABRN il 21/06/2013 11:17:22
PERCHE VOI GIORNALISTI NON PUBBLICATE L'INEFFICENZA DELLA MAGISTRATURA CON UN MARTELLAMENTO GIORNALIERO AFFICHE I TOGATI NON CAPISCANO A CHE PUNTO SONO ARRIVATI , CONTRIBUENDO A FAR SI CHE L'ITALIA NON ABBIA PIU INVESTITORI ESTERI
Inserito da bea il 20/06/2013 16:38:47
Sì, vergognoso. Ci dai un argomento chiaro e pungente sul rapporto del OCSE. Possiamo avere un'ombra di speranza che ci sarà un cambiamento verso una giustizia giusta? Solo le riforme (quando??) non bastano, ci vorrebbe anche una riforma della loro mentalità, la soscienza, per essere all'altezza della enorme responsabilità che devono al popolo italiano. Per non dimenticare il governo.... Mandiamoli tutti a fare un tirocinio presso il Lussemburgo...
Inserito da SABYDA il 20/06/2013 15:15:16
Iniziare l'articolo con un SUPERLATIVO ASSOLUTO.....cioe' ULTIMISSIMO paese dell' OCSE, GIA' ci fa capire la situazione. E in modo molto confusionario c'è uno scambio di ruoli e quindi la il potere va dove vuole, e la riforma della giustizia è solo una palla da risolvere che da anni nessuno vuole prendere in carico. Finche' si parla della orgia fatta da qualche politico o qualsiasi altra schifezza fatta, ma in privato, allora ce la fanno bere come si vuole. Ritengo che la Riforma della Giustizia faccia parte di uno walfare che non esiste più, e altro che ultimissimo posto ci dobbiamo aspettare. Se non arriva qualcuno che si mette la mano sulla coscienza e nn solo sui principi di una Costituzione e di un Paese al declino sempre di più. Sembra il Titanica che prima di affondare passarono diverse ore, e poi ando' a picco in maniera pazzesca.
Inserito da Vanessa P il 20/06/2013 14:43:33
Il sapere anticipatamente quale sia il verdetto finale della magistratura sarà premonizione o la solita fuga di notizie per gettare altra benzina sul fuoco?....SI sicuramente e urgentemente necessita una vera riforma con poteri distinti e separati!!
Inserito da Loredana il 20/06/2013 14:43:27
Uno dei paesi culla del diritto moderno, come l'Italia, è all'ultimo posto per competenza giudiziaria. Lo stesso Giulio Cesare, che annoverava un bel talento legale-giudiziario tra i suoi personali, ne sarebbe sconvolto. E citerebbe in giudizio tutti i nostri azzeccagarbugli attuali, abbattendoli senza pietà. Sento veramente un'immensa tristezza leggendo dell'ennesima decadenza del nostro Paese, e in un campo che ha ricevuto così tanti contributi in passato! Purtroppo, ho scarsa, scarsissima, per non dire inesistente fiducia nella possibilità di riformare CONCRETAMENTE la giustizia italiana. Sono in troppi a non volerla. Altrimenti, con chi ce la prendiamo, dopo Berlusconi?
Inserito da maria.pia il 20/06/2013 14:32:54
Riforma della giustizia?....e chi la vuole?....solo noi che non abbiamo in realtà voce in capitolo, mentre quelli che dovrebbero mettere mano alla riforma se la godono anche se siamo a livelli di terzo mondo: Cuique suum....e chi sta male si arrangi!Credo che l'avvocato Piero Sampiero ci dica che uno dei primi principi della giurisprudenza!
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