Inculcare il rispetto delle normative

Colpo alla movida napoletana: sequestrate in una sola notte 101 auto

Nella città partenopea la vera, unica regola delle regole, è quella di non rispettare le regole

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Colpo alla movida napoletana: sequestrate in una sola notte 101 auto

In una sola notte, a Napoli, le forze dell’ordine hanno bloccato e sequestrato 101 auto senza assicurazione e 49 motorini guidati da persone che non indossavano il casco. 

I controlli sono stati fatti nelle centralissime strade della movida, via Chiaia e via Toledo, dove sono state fermate anche 21 persone che guidavano auto e moto senza patente. Nelle stesse strade erano all'opera 21 parcheggiatori abusivi, che sono stati multati e allontanati.

Quanto sopra potrebbe essere un esempio di come questa città sia senza regole, ma teniamo a puntualizzare soprattutto il fatto che, chi dovrebbe farle rispettare, se ne disinteressa altamente.

Nella città partenopea la vera, unica regola delle regole, è quella di non rispettare le regole.

E chi glielo fa fare, se possono permettersi di andare in tre su una vespina 50, guidare sul lungomare senza patente, e per quanto riguarda la l’assicurazione dimenticarsel a casa, forse perché mai pagata o pagata solo parzialmente.

E in questa totale assenza di misure preventive, non è assolutamente da dare la colpa al napoletano, al siciliano o al calabrese, ma esclusivamente a chi non ha inculcato loro il minimo insegnamento in fatto di disciplina dei regolamenti.

Pertanto, in tale caos, sono sempre i più forti che primeggiano, a scapito dei più deboli e di quelli meno furbi.

Succede per l’assegnazione delle case popolari, quasi sempre occupate da famiglie molto vicine alla camorra a discapito dei legittimi assegnatari.

Succede per le assunzioni, quasi sempre a svantaggio di giovani disoccupati  senza patrocinatori politici, e potremmo continuare per altri tre giorni a evidenziare tali storture, ma ci riserviamo solo di dire che siamo convinti che l’assenza di controllo sul rispetto delle regole sia un’ulteriore, e forse la più devastante, struttura di sopraffazione dei forti sui deboli,  degli adulti sui minori, dei ricchi sui poveri e degli uomini sulle donne.

Pretendere il rispetto, cominciando noi in primis, sarebbe già una prima enorme forma di welfare.

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da Loredana il 24/06/2013 16:53:07

    101 auto e 49 motorini non in regola sono davvero tanti. Ed è ancora più spaventoso che i controlli vengano fatti così, a estrazione...nel senso che estraggono l'anno e il giorno in cui vengono fatti i controlli, ed ecco il risultato! Ci vorrebbe un trapianto di DNA, veloce, d'urgenza.

  • Inserito da SABYDA il 24/06/2013 15:59:14

    Napoli come citta' del Far West di fine 800, sembra descritta così come una city di quel tempo nel vecchio messico, eh si,,,,, le regole che nn erano regole, e c'era lo sceriffo che cercava di far rispettare le regole ma nn ci riusciva e quindi, ecco come dicesi della situazione partenopea Il Far West. Forse devono arrivare i rinforzi con i cavalli e i cow-boy? mah.....

  • Inserito da beatrice il 24/06/2013 14:57:32

    remetto che io amo Napoli. Ha un fascino e un calore che non si dimenticano. Ma ha alcuni aspetti che non amo. Il non rispetto delle regole è un qualcosa di tangibile, e che si sviluppa attraverso una mentalità ben radicata nel luogo. Ovviamente c'è anche chi le rispetta, ma prevale l'idea che non farlo sia naturale, nell'ordine delle cose. Per questo chi non le rispetta non è perseguito come dovrebbe, e ciò crea un circolo vizioso duro a morire. Ed è un peccato, perché Napoli, così come Caserta o altre città della Campania, potrebbero veramente essere gioielli di valore inestimabile, per l'Italia, sotto tutti i punti di vista.

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