Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Dagli anni '70, era diventato un predatore sessuale che aveva pedinato, per quasi 30 anni, le donne di Melbourne, in Australia.
Si tratta di Peter Duplas, uno psicopatico che, nonostante fosse cresciuto in una casa piena di amore, nacque con il male dentro di sé. Per quanto riguarda le sue spiegazioni per quegli atti mostruosi, l'unica affidabile che gli uscì dalla sua bocca di bugiardo e spergiuro fu che tutte le violazioni commesse furono portate a termine perché semplicemente “sollecitato da un’improvvisa urgenza”.
Definito dagli inquirenti, che condussero alcuni dei suoi numerosi crimini, come "un malvagio, freddo, con un viso menzognero da ragazzo perbene", lo stupratore Peter Duplas è ormai entrato nella tenebrosa hit dei grandi criminali del XX secolo.
Peter Norris Dupas, nacque il 6 luglio 1953 a Sydney, in Australia.
Era il più giovane di tre fratelli, in una famiglia decente e amorevole che poi ebbe a trasferirsi a Melbourne, quando era ancora un bambino.
Dal momento, che i suoi fratelli avevano molti più anni di lui, Peter veniva trattato come il cocco di famiglia.
Durante i suoi anni fu soprannominato "Pugsley" a causa della somiglianza con il figlio ciccione della Famiglia Adams. Inoltre, era trattato come "il pazzo della classe" e, tra le altre cose, si prendevano gioco di lui per la sua innaturale lentezza nell’apprendere.
Naturalmente, tutte queste cose furono abbonate al futuro status di asociale, incapace e malaccorto.
Il 3 ottobre del 1968, a 15 anni, frequentava la High School di Waverly nel sobborgo orientale di Melbourne.
L'adolescente Peter, nella sua uniforme scolastica, ebbe a visitare una vicina di casa, di 27 anni, per chiedergli un coltello, dicendo che ne aveva bisogno per sbucciare le verdure.
Tuttavia, qualcosa accadde nella sua mente e pugnalò allo stomaco, alla mano destra, al viso e sul collo la donna, che tentò inutilmente di difendersi. Secondo il racconto della stessa, salva per miracolo, mentre l’accoltellava dichiarò: " E’ troppo tardi, non riesco a smettere, tra poco mi rinchiuderanno in una cella”.
Al momento dell’arresto, disse alla polizia che non sapeva perché si fosse scagliato con tanta veemenza sulla donna, e che non ricordava nulla se non di aver ricevuto il coltello dalla 27enne.
Fu condannato a 18 mesi di libertà vigilata e dopo una valutazione psichiatrica al Larundel Hospital, due settimane dopo, venne liberato e posto in regime ambulatoriale.
Nell'ottobre del 1969 ci fu un attacco alla camera mortuaria dell'ospedale di Austin, dove furono mutilati i corpi di due anziane donne. Per la natura delle ferite la polizia sospettò all’istante che fosse opera di Dupas, soprattutto quando poi confrontarono i segni con il cadavere di un'altra vittima: Nicole Patterson.
Il 5 novembre del 1973, Peter molestò una donna sposata, quando la vittima si avvicinò a lui per chiederle soccorso, in quanto aveva l’auto sciupata.
Mentre la donna si mise alla ricerca di un cacciavite, Dupas si nascose in casa e, poi, minacciò con un coltello lei e il suo piccolo di 18 mesi.
Subito dopo legò la signora con una corda, la quale batté violentemente la testa per terra nel tentativo di difendersi; appresso la violò nel proprio letto.
Nelle settimane seguenti, utilizzò questa tattica più volte, ma solo per rubare soldi.
Anche in quei giorni il sergente Ian Armstrong, il detective che seguiva il caso, lo interrogò: era il 30 novembre 1973, presso la stazione di polizia di Nunawading.
Dopo l’interrogatorio disse che Dupas era un debole e molto accondiscendente, ma aggiunse anche che era un uomo malvagio e spietato col suo viso da ragazzo affidabile.
Il giudice John Leckie, gli inflisse una pena pari a nove anni di reclusione, per aver violentato la donna sposata nella propria casa e minacciato il suo bambino. I Programmi di riabilitazione del carcere non ebbero alcun effetto sul criminale, e durante la detenzione, il celebre dottor Allen Bartholomew esaminò Peter e concluse che aveva un grave problema psicosessuale, un problema che lo stesso Dupas negava di avere, ma che rendeva lo stupratore molto pericoloso.
Dopo cinque anni, fu scarcerato: era il 4 settembre 1979 e solo due settimane dopo assaltò quattro donne, che lascerà mentalmente disturbate per il resto della loro vita.
Questa volta Peter si dotò di un coltello e un passamontagna, ed entrambi gli oggetti divennero il suo marchio di stupratore e assassino seriale.
L'evento si svolse in un bagno pubblico di Frankston, dove lo psicopatico ebbe a violentare una ragazza, che torturò psicologicamente per effetto della sua attività voyeuristica.
La donna tentò di opporre resistenza, mentre le altre fuggirono.
Dupas, l’accoltellò e scappò via.
Dopo qualche tempo la polizia arrestò l’uomo che confessò ciò che aveva fatto.
Durante un'intervista, il violentatore tenne a specificare di non sapere quello che era successo e perché non riusciva a smettere, aggiungendo che aveva questo problema da più di sei anni.
Il 28 Febbraio 1980, il giudice Leo Lazarus punirà il reo confesso con sei anni di carcere.
I pubblici ministeri, però, non ne furono entusiasti, ritenendo il verdetto troppo benevolo per il sanguinario killer, essendo oramai un pericoloso recidivo.
Il 27 febbraio 1985, Peter sarà liberato e un mese dopo violenterà una donna di 21 anni sulla spiaggia di Blairgowrie.
L’uomo seguì la giovane con il suo veicolo per attaccarla e sodomizzarla.
Nella confessione dirà che pensava di essere guarito e che voleva vivere solo una vita normale. Stavolta la condanna ammonterà a 12 anni di carcere.
Mentre era imprigionato in Castlemaine, Dupas sposò, nel 1987, Grace McConnell, un’ infermiera del luogo che aveva 16 anni più di lui. Dopo sette anni di terapie psichiatriche fu rilasciato (3 marzo 1992).
Tuttavia, le sue tendenze criminali lo spinsero in un’altra voragine di guai e, così, dovette scontare un’altra pena a 4anni.
Nel 1996, quando uscì di galera non trovò più la moglie aa aspettarlo a casa, ma ottenne, comunque, un lavoro in fabbrica.
Il 13 Febbraio del 1985, venne rinvenuto il cadavere della 47enne Helen McMahon a Rye Beach. Sebbene Dupas fosse imprigionato, in quel periodo, gli agenti scoprirono che il killer era stato rilasciato dal carcere per un permesso e, guarda caso, a quel tempo viveva proprio a Rye Beach.
La donna si stava abbronzando in topless sulla spiaggia; tuttavia, il suo corpo fu ritrovato completamente nudo vicino al posto dove Peter aveva violentato la giovane di 21 anni. Fino ad oggi la polizia ritiene che la McMahon sia stata la prima vittima di Dupas, ma il caso non è stato ancora risolto.
Il 4 ottobre del 1997, Margaret Maher, una prostituta locale di 40anni, verrà rapita e uccisa da Dupas.
Il suo corpo sarà rinvenuto da un uomo, mentre terminava la raccolta di lattine di alluminio vicino Cliffords Road, Somerton.
Il corpo di Margaret era coperto da una scatola di cartone. L'autopsia ebbe a rivelare che la Maher era stata accoltellato ad un polso, al collo, e selvaggiamente picchiata con un oggetto contundente sopra il sopracciglio destro, oltre a vari tagli sul braccio destro. Il seno sinistro era stato amputato con un coltello e messo in bocca al cadavere.
Dopo quattro settimane Dupas attaccaccherà di nuovo .
Il 1 ° novembre 1997, Mersina Halvagis, 25 anni, in visita alla tomba di sua nonna, al Fawkner Cemetery a nord di Melbourne, messasi in inginocchiò per comporre un motivo floreale venne brutalmente assaltata. Più tardi la sua assenza, ad una riunione, creerà sospetti al fidanzato che comincerà a cercarla. Il corpo, però, sarà ritrovato solo il 5 novembre 1997 in una tomba, tutto coperto di fiori.
L'autopsia sul corpo rivelerà che lei era in ginocchio quando è stata attaccata.
Dupas ebbe a coprire la testa della donna con i suoi stessi vestiti e poi l’accoltellò ben 87 volte al ginocchio destro, al collo e al seno, ma la maggior parte delle ferite furono concentrate sui seni.
Poiché la casa di Peter era situata a pochi passi dal cimitero e, dal momento, che due testimoni dissero di vedere l’uomo nel cimitero quando Mersina venne uccisa, furono prove più che sufficienti per la polizia per incriminarlo.
Anni dopo, l'assassino confesserà anche l’uccisione della Halvagis, mentre gli agenti lo interrogavano nel penitenziario di Port Phillip nel 2002.
La psicoterapeuta e assistente ai giovani in crisi, Nicole Amanda Patterson, 28 anni, era una persona che stava aiutando i giovani tossicodipendenti, nel suo tempo libero.
La Patterson aveva il suo ufficio nella sua casa di Northcote.
Fu lì, che Peter Dupas uccise con violenza bestiale la donna, cercando, poi, di pulire ogni possibile traccia, mantenendo la radio e la televisione accese e ad alto volume.
Sarebbe stato il delitto perfetto se Peter non avesse dimenticato di portare via il diario degli appuntamenti di Nicole.
Così la mattina del 19 aprile 1999, un vicino di casa, amico della Patterson, andò a suonare alla sua abitazione per fissare un incontro, ma appena entrato nella casa, dal momento che la porta era socchiusa, vide il corpo senza vita della psicoterapeuta immerso in un lago di sangue. Ma la cosa peggiore, che gli si presentò davanti gli occhi, furono i seni mutilati della donna e non presenti sulla scena del crimine.
Queste amputazioni fecero ricordare a un funzionario di polizia un'altra vittima: Margaret Maher. Quando la polizia rinvenne il diario di Nicole, poté accorgersi che la donna aveva dato appuntamento al suo assassino proprio il giorno della sua morte e sul libretto c’era scritto il nome di Peter Dupas.
A causa dei suoi precedenti presso la corte di Melbourne, il suo giudizio fu portato a capo il 26 settembre del 2006 nella Suprema Corte di Victoria, dove fu accusato per l'omicidio di Mersina Halvagis.
Il 9 agosto del 2007, Dupas sarà condannato per questo omicidio, col carcere a vita, senza possibilità di condizionale.
Durante il processo emersero anche le uccisioni di Renita Brunton, 31, rinvenuta a Sunburry, Victoria, nel 1993.
Venne, inoltre, sospettato di aver ucciso la 95enne Kathleen Downes, accoltellata il 31 dicembre 1997 presso il reparto infermieristico per anziani di Brunswick Lodge, attacco avvenuto un mese dopo l'omicidio della Halvagis.
L'indagine della polizia porterà alla luce che Dupas aveva telefonato all’ asilo per anziani poco prima dell'omicidio.
Dal 2006, Peter Dupas, sta scontando la sua condanna all’ergastolo, nel carcere di massima sicurezza di Port Phillip a Laverton.
Le guardie carcerarie descrivono Dupas come un detenuto modello, ma sanno bene del mostro sessuale che vive dentro di lui…
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