Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
span style="font-family: 'Times New Roman';">Il nuovo sindaco Ignazio Marino si è appena insediato che già ha pensato la sua prima brillantissima e geniale idea per migliorare la città.
Con tutte le operazioni più pressanti di cui Roma avrebbe bisogno l’eccellente chirurgo ligure ha optato fosse di primaria importanza la “pedonalizzazione dei Fori Imperiali”.
Una solenne stupidaggine che sarebbe palesemente contraddetta da una serie di lampanti ragioni.
Di là dall’evidente azione bassamente popolustica, una simile modifica nulla ha a che vedere con la Cultura né con un miglior godimento - la “fruizione” la lasciamo a chi non sa godere del Bello e della Bellezza – dei beni storici che gravitano intorno alla zona del Colosseo e della “Domus Aurea”.
Intanto il progetto vorrebbe chiudere solamente un tratto della strada ed ai soli mezzi privati. La viabilità permarrebbe dalla parte sud dell’anfiteatro. Dunque avremmo un intervento incompiuto, oltreché inutile perché non risolverebbe di fatto alcun problema.
Ciò di cui avrebbero realmente necessità i Fori Imperiali è un più organico progetto di valorizzazione e qualificazione anche ad uso economico visto che essi rappresentano un patrimonio inestimabile – uno degli infiniti che possiede l’Urbe – e che fino ad oggi, purtroppo sotto nessuna amministrazione, sono stati valorizzati come si sarebbe dovuto.
Prima di pensare a pedonalizzare sarebbe stato preferibile se si fossero creati validi ed efficenti supporti informativi ed alcuni progetti didattici adatti ai Fori e attivati in essi, visto che i turisti troppo spesso non riescono a distinguere le varie parti che compongono tutta la vasta area archeologica. Essi non sanno quindi riconoscere i confini tra i vari monumenti e le loro epoche; perciò non sapendo interpretarli finiscono per non comprendere la portata di arrichimento culturale che viene loro offerta.
Perché, per fare uno degli innumerevoli esempi di accrescimento e miglioria della zona, non aprire gli “scavi” ad un percorso notturno, a visite che consentirebbero di vedere i Fori così com’erano in antico, con maggior “suggestione” a anche con un conseguente maggior ricavo economico? Troppo difficile? O forse cattiva volontà unita all’insipienza e alla cronica mancanza di creatività? Fate voi.
Via dei Fori Imperiali dovrebbe essere legata anche ad un senso del decoro urbano, dell’Estetica prima che della circolazione del traffico. Se qualcuno avesse mai avuto il coraggio impopolare – forse, ma non credo poi tanto “impopolare” – di essere “politically uncorrect” e di impedire che lungo l’asse viario stazionassero nugoli di abusivi “venditori di pallette autoschiaccianti”, orrende “statue viventi” ed altre decine di personaggi del tutto fuori luogo, ed invece, semmai, legalizzare e valorizzare i “centurioni”, questo sì sarebbe un interessante atto di ri-qualificazione dei Fori.
Al rifiuto dell’operazione mariniana si uniscono naturalmente i residenti del quartiere Monti, ma anche quelli di “Italia Nostra”, insieme alle voci importanti di Philippe Daverio, Vittorio Sgarbi ed altri.
Naturalmente, con pronta vivacità, il “governo ombra” del “centro-destra” capitolino invece di chiamare intorno a sé proprio quegli esperti ben noti, o anche meno ma competenti nell’argomento – così come è stato fatto per la città di La Spezia che non è certo una “città d’arte” quale Roma -, in modo altrettanto demagogico e populista propone un “referendum popolare consultivo on line”. Altra operazione che al più avrebbe dovuto affiancare un “movimento culturale” da parte di “chi sa” e non sostituirvisi. Altra sciocchezza che non incide se non in minima parte sull’operazione voluta dal Sindaco.
Chiudere i Fori come auspicherebbe il genovese sindaco farebbe soltanto sì che aumentassero in maniera esponenziale gelatai coreani, venditori di panini, bibite e bomboloni a prezzi da latrocinio, extracomunitari con rifornimenti industriali di occhiali da sole e quant’altro di peggio ha consentito ogni amministrazione trascorsa, alemanniana compresa. Sarebbe soltanto un provvedimento demagogico che non soltanto non inciderebbe dal punto di vista artistico, archeologico e quindi culturale ma creerebbe ulteriore danno economico e sociale.
Inoltre, tecnicamente, è bene si sappia che Via dei Fori Imperiali è sottoposta a vincolo dall’anno 2007, e non può essere toccata poiché è una realizzazione “storica” che ha più di cinquanta anni e rientra perciò in una grande operazione urbanistica di Roma. Capiamo che si vorrebbe far scomparire ogni traccia di ciò che ha fatto il tanto deprecato “Ventennio” ma un po’ di buon senso, oltreché di buon gusto non guasterebbe affatto.
Anche da parte del “Governo Ombra” però!
Inserito da PAOLA GIANNONE il 30/07/2013 10:37:13
Il Sindaco Ignazio Marino e, prima Gianni Alemanno, ha sul Suo tavolo le "AUTORIZZAZIONI" per la “METRO C” NEI TRATTI T2 E T3, che si chiede di accertare con la PETIZIONE AL WORLD HERITAGE COMMITTEE – UNESCO, con la PETIZIONE ALLA CAMERA, AL SENATO e le RELATIVE RICHIESTE DI INTERVENTO, rilasciate dai Ministri dei vari Ministeri, in qualità di "ORGANISMI COINVOLTI", relativamente alle modalità e al rispetto delle regole disposte dalla Costituzione della Repubblica Italiana, se siano rispondenti al Diritto Costituzionale di Tutela della Salute (rischio "crolli"), dei Beni Culturali, PATRIMONIO MONDIALE DELL'UMANITA' e del DIRITTO INTERNAZIONALE (ci solo le autorizzazioni del Parlamento Europeo, che eroga 35 milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre 2015 per la Tutela anche dei "Fori"?), con un presumibile danno per lo Stato e, quindi, per i cittadini da accertare, con un danno futuribile per tutto l'indotto del turismo, del commercio, degli scambi culturali tra i vari Paesi del Mondo, per l’economia in genere, i danni ai cittadini da risarcire...con un pessimo ritorno d'immagine politica, ma per ottenere il "FERMO DEI LAVORI" e la "REVISIONE DEL PROGETTO", facendo una "VARIANTE DI PIANO", “come si dice in gergo”, è necessario che i MINISTRI ANNULLINO LE AUTORIZZAZIONI, PRESUMIBILMENTE ILLEGGITTIME, PERCHE’ NELLA ZONA A VINCOLO DI PIANO ARCHEOLOGICO NON POSSONO ESSERE FATTI INTERVENTI COSTRUTTIVI! IL "RILIEVO DI NATURA COSTITUZIONALE", INOPPUGABILE PERCHE’ DOCUMENTATO ANCHE CON LE FOTO, ALLEGATE, DOVREBBE SUGGERIRE AGLI ORGANISMI COINVOLTI DI REVOCARE LE AUTORIZZAZIONI, IN AUTOTUTELA. L’OPPOSIZIONE ALL’ESECUZIONE DI TUTTI I LAVORI DELLA” METRO C” NEI “TRATTI T2 E T3” DEVE ESSERE INDIRIZZATA CON FORZA NELLA GIUSTA DIREZIONE E, CIOE’ A TUTTI GLI ORGANISMI COINVOLTI, INDICATI NELLA PAGINA 2 DELLA PETIZIONE AL WORLD HERITAGE COMMITTEE UNESCO E ALLE PETIZIONI ALLA CAMERA E AL SENATO, CHE, QUI, COMPAIONO NEGLI INDIRIZZI DELLA PETIZIONE AL WORLD HERITAGE COMMITTEE – UNESCO. TUTTE LE “FIRME" DEI SOSTENITORI CHE HANNO FIRMATO E CHE FIRMERANNO LE TRE PETIZIONI su: www.change.org, CHE SARANNO DEPOSITATE NELLA COPIA IN PDF, hanno già espresso ed esprimeranno su un "tema difficile" la volontà di dire "NO", A TUTTI I LAVORI DELLA "METRO C" NEI "TRATTI T2 E T3": DALLA PEDONALIZZAZIONE DI VIA DEI FORI IMPERIALI, PRIMO PASSO PER L’ESCAVAZIONE DELLE GALLERIE E NON PER LA GIUSTA FRUIZIONE DA PARTE DEI CITTADINI E DEI TURISTI DEL BENE ARCHELOGICO DEL “FORO ROMANO” E DEL “COLOSSEO”, PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA’, MA PER L’UTILITA’ DEL CANTIERE DELLA “METRO C”, NON PRESENTE NEL PIANO REGOLATORE DI ROMA, SE NON COME ILLEGITTIMA VARIANTE DI PIANO, PER IL DOVEROSO RISPETTO DEL VINCOLO DI PIANO ARCHEOLOGICO, ALLA REDISTRIBUZIONE DEL TRAFFICO NELLE VIE LIMITROFE DI VIA CAVOUR, VIA LABICANA, ETC…. CON DANNI DI IMPONENTE ENTITA’, ESPONENZIALMENTE CRESCENTI, AI CITTADINI, CHE DOVRANNO ESSERE RISARCITI PER TUTTI I DANNI SUBITI E AI TURISTI PER L’AGGRAVIO DI SPESE. SI RIBADISCE CHE, IN AUTOTUTELA, GLI ORGANISMI COINVOLTI PROVVEDANO ALLA REVOCA DELLE AUTORIZZAZIONI PER TUTTI I LAVORI DELLA “METRO C” NEI TRATTI T2 E T3 E PROVVEDANO ALLA REVISIONE DEL PROGETTO, CON VARIANTI NEI TRATTI T4, T5, T6 E T7, UTILI AL TRAFFICO PENDOLARE DEI CITTADINI E, QUINDI, ANCHE ALLO SNELLIMENTO DEL TRAFFICO NEL CENTRO DELLA CITTA', FACENDO PARCHEGGI NEI “SUINIDI-CATI “NODI DI SCAMBIO”. La sottoscritta Arch. Paola Giannone e i Cittadini, che hanno sottoscritto e sottoscriveranno, come Sostenitori, su: www.change.org, le TRE PETIZIONI CHIEDONO IL RISPETTO DELLA TUTELA DEI PROPRI DIRITTI COSTITUZIONALI NELL’APPLICAZIONE DI QUANTO RICHIESTO NELLE PETIZIONI MEDESIME. Arch. Paola Giannone e i Cittadini che hanno firmato come Sostenitori
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