Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La vita pubblica nel nostro Paese è ammantata, ogni giorno, da una serie innumerevole di indagini e dibattimenti processuali. Poche, veramente poche, le sentenze.
In questi ultimi tempi il vero show-business tribunalizio è stato quello portato avanti dai PM e da Berlusconi, ma il grande teatrino della giustizia spazia su ben altri, e più inquietanti fatti processuali.
Ora di mira sono stati presi i carabinieri, coloro, che muoiono e combattono le mafie quotidianamente, in quanto l’arma è talmente sotto la scure processuale che sembra una specie di tentativo di abbattimento della stessa.
Dell’assoluzione del Generale Mori e del colonnello Obinu, già sappiamo molto, e la cosa potrebbe destare in noi un positivo sentimento di speranza, speranza in una legge migliore che non veda sempre, colui che è imputato di un reato, il colpevole a prescindere da punire.
Ma tale sentimento viene subito spazzato via dal vento del pragmatismo più cinico e spietato.
Infatti, il sospirone di sollievo va reintrodotto nei polmoni per arricciarsi le maniche, cominciando a scoprire veramente cosa è successo in questa indagine mafia-stato-appalti, che fu interrotta alla morte di Falcone e Borsiellino, autori di detta investigazione.
Da ora in poi andranno portate avanti solo ed esclusivamente indagini serie, per dipanare il nodoso groviglio di fili della procura palermitana.
Si deve dare una risposta al perché Mori e Obinu sono stati messi nel mezzo per poi essere assolti, non ci interessa della vendetta della Procura che, saputo il verdetto, si è scatenata dicendo che impugneranno la sentenza, questo sa solo di sprezzante personale rappresaglia.
Noi di Totalità, ci compiacciamo che la verità sia venuta a galla, e che i due Carbinieri siano liberi, ma non ci basta, perché sulle loro vite è passato un lustro di dolori, vergogne, menzogne e distruzione morale e, tutto ciò, deve essere fatto pagare a chi ha inscenato tale dramma dell’anima.
Perché di Mori e Obinu, l’Italia ne è piena, con la differenza che i militari avevano disponibilità finanziarie per difendersi, mentre molti altri…
Perché di tormenti la giustizia italica ne ha, e ne perpetra tanti, infangando l’esistenza dei giusti e rovinando quella della collettività.
Adesso, basta, bisogna tornare alla serietà e alla vera professionalità, che altro non è che la realizzazione di una giustizia giusta.
Inserito da clemente il 19/07/2013 09:05:39
Anzi, le Procure, dopo la morte di Borsellino e Falcone, spesso hanno finto di perseguire la mafia, nel tentativo riuscito di insediare propri referenti al potere, conniventi col potere mafioso!!!
Inserito da clemente il 19/07/2013 09:02:44
Condivido l'esigenza reclamata di una "giustizia giusta", dopo che per molti anni le procure rosse e faziose hanno costruito carriere e celato i veri colpevoli, "perseguendo" e braccando gli innocenti!!!
Inserito da maga gabriella il 18/07/2013 20:56:24
Perché esiste la serietà e la giustizia??? comunque tu sei il massimo!!!
Inserito da Mary il 18/07/2013 11:00:18
Lo stato non tutela noi cittadini contro i soprusi della legge...anzi la favorisca nei loro scopi lucrosi ....e ci prende in giro con fuorvianti parole...grazie Mary buona giornata
Inserito da gloria il 18/07/2013 10:16:17
Hai ragione Massimo, ma io non crederò mai ad una giustizia giusta in Italia, troppe volte si è urlato alle riforme e troppe volte si sono tappeti gli orecchi. Cmq grazie a te e Totalità di esistere. Bellissimi anche il pezzo sule mutilazioni genetiche. GRAZIE
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