Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La gente ormai sta cominciando a conoscere l’eterna promessa Matteo Renzi.
Dapprima, appena soppesato, pensavamo fosse quasi il nuovo Messia della Politica italiana; tutti lo volevano, tutti lo cercavano, e lui lì bellino a fare il pavone a dire non mi va bene questo, non mi piace quest’altro, viva i giovani, abbasso gli anziani.
Ha avuto in Gori il suo guru prima delle elezioni, per poi scaricarlo quando perderà amaramente le primarie del PD.
Non dimentichiamoci che è anche sindaco di Firenze, ma questa per lui è un’occupazione riempitiva, ne sanno qualcosa i cittadini gigliati.
Renzi è una dei sindaci più assenteisti d’Italia e quando ieri sera a Bersaglio Mobile di Mentana Travaglio glielo ha rimproverato Matteino si è difeso dicendo che sono assurde le regole che prevedono troppi consigli comunali.
Ma prima, quasi facendola uscire dal cilindro da prestidigitatore, utilizza una delle parole più inflazionate dall’ACI e dai rivenditori di auto: rottamazione!
Vuol rottamare la vecchia politica per una nuova, brillante, incisiva, determinata e incontaminata da caste e lobbies varie.
Presenzia a tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche e come professione, più che fare il politico o il sindaco part-time, fa l’eterno giovane e si bea di ciò facendo lo spiritosone dalla battuta facile.
E così entra nel cuore delle persone che cominciano ad apprezzarlo e sostenerlo.
E, Matteino, da topastro furbo, vuole trasformare in soldoni questo suo successone, senza però, fino ad ora, riuscirci per la totale incapacità di un programma politico suo, preciso col quale inginocchiare avversari interni al PD e quelli del PDL.
E, allora, comincia a rompere le scatole a questo (Bersani) dicendo che è vetusto come le mura di Pompei; a quell’altro ( Berlusconi) affermando che con lui non bisogna assolutamente governare assieme, che ne va della serietà del partito democratico; con talaltro (Letta) al quale vuole astiosamente fare lo sgambetto, facendo cadere il governo.
A tal proposito ieri, indirettamente, si è portato a casa anche la reprimenda del saggio Napolitano, il quale ha detto che la caduta del Governo Letta sarebbe una vera sciagura per l’Italia; insomma, Renzi più parla più nemici si fa.
Ora, forse rendendosi conto della situazione, ha deciso di fare lo sciopero del silenzio, e di non parlare più del Governo, anche perché non molto tempo addietro ebbe a dire che un suo modello a cui rifarsi era proprio Napolitano, quindi, alienarsi anche la sua amicizia significherebbe trasformarsi da furbo roditore a macaco sileno.
Pertanto: “Meglio tacere e passare per idiota che parlare e dissipare ogni dubbio”. Abraham Lincoln
Inserito da Vanessa P. il 19/07/2013 15:09:17
Renzi è davvero un ottimo intrattenitore televisivo..da prima serata, per chi vuole fare due risate prima di andare a letto..una sorta di allegro sonnifero!! La politica beh...qualche risata la tira pure, ma sicuramente per noi poveri cristi un allegro sonnifero proprio non è...anzi sa più di gas soporifero!!
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