Più grave il reato al patrimonio che quello di sangue

7anni a Mora e Fede; 5anni alla Minetti. Scarcerato l'assassino che ha ucciso con l'auto la giovane Beatrice

Ogni volta la Giustizia italiana, o meglio, i giudici italiani, sembrano voler dimostrare tutto il loro potere, tutta la loro sommaria forza decisionale

di  

7anni a Mora e Fede; 5anni alla Minetti. Scarcerato l'assassino che ha ucciso con l'auto la giovane Beatrice

Ogni volta la Giustizia italiana, o meglio, i giudici italiani, sembrano voler dimostrare tutto il loro potere, tutta la loro sommaria forza decisionale.

E, quasi sempre, con sentenze  e prese di posizioni che fanno accapponare la pelle e che fanno capire che per il magistrato italico i reati di sangue sono molto meno importanti di quelli al patrimonio.

Ieri, infatti, c’è stata la sentenza Rubi2, che ha visto le condanne a 7 anni di Fede e Mora e a 5 della Minetti.

Personalmente, punire con tale veemenza, chi ha partecipato a certune cene come ospiti di Berlusconi, è un vero e proprio obbrobrio giuridico nel quale, emerge tutt’altro, che una sentenza giusta, esclusivamente basata su un primitivo e personale odio.

Hanno semplicemente tenuto a puntualizzare che chiunque partecipi, e sia amico del Cavaliere, la deve pagare a caro prezzo.

E il tutto derivato da intercettazioni che sono entrate come veleno mortale nelle vite di giovani ragazze in cerca di successo.

Poi, ormai ci siamo abituati, -e noi di Totalità da tempo immemore lo denunciamo- la notizia che è stato scarcerato il marocchino che, a Gorgonzola, nel milanese, aveva travolto e ucciso con la sua macchina una ragazza fuggendo per sette giorni alla polizia.

Pensate un attimo null’altro che siffatte sentenze:

-       una ragazza barbaramente travolta da un’auto e lasciata esanime sulla strada e il suo assassino fuori all’aria aperta, magari già propenso a combinare un altro misfatto.

-       degli invitati ad una cena, perché conoscenti di ragazze, condannati -per favoreggiamento della prostituzione solo perché amici di Berlusconi- a 7 e 5 anni.

Ora ditemi se non provate disgusto davanti a queste cose e non trovate esageratamente pompata la storia dei diritti negati alla signora del Kazakistan di fronte ai quotidiani diritti calpestati a noi italiani.

Oramai una cosa è certa, in Italia, chi ammazza prima o poi ne vien bellamente fuori, chi trascorre serate, in casa propria, a organizzare feste, e magari con l’aggiunta di sesso, viene condannato a 7 anni.

Ma, a questo punto, a vergognarsi non dovrebbero essere i Berlusconi, i Fede o gli Alfano per il caso Kazako, ma altre persone che per odio personale e scelte discutibili rovinano la vita alla gente.

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 20/07/2013 12:36:45

    La sentenza che riguarda Fede, Minetti e Mora, dal punto di vista giuridico, lascia molto perplessi. A parte l'età di Ruby,minorenne o meno, ognuno a casa propria può fare quello che vuole. Le donne possono fare l'amore libero e così gli uomini.La giustizia , quando si esprime con queste sentenze, lascia molto perplessi e la massima"La legge è uguale per tutti" non trova applicazione. Quanto ai magistrati, diciamolo francamente: sono dei privilegiati e i loro privilegi continuano imperterriti.

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.