Editoriale

Sorpresa! Le anime belle degli sfascisti si accorgono che l'Italia ha rinunciato alla sovranità nazionale

Con l'affare kazako politici affamati di poltrone e giornalisti col coltello fra i denti contro gli italiani finiscono per distruggere gli ultimi rimasugli di dignità

Simonetta  Bartolini

di Simonetta  Bartolini

ulla vicenda della donna e della bambina kazake estradate con un blitz quantomeno discutibile nel merito e nel metodo, abbiamo taciuto per amor di patria.

La figuraccia internazionale –aggravata in maniera esponenziale dall'atteggiamento dei ministri interessati, simile a quello di un bambino colto con le mani sporche di marmellata che sa dire solo io non lo sapevo, è stata colpa sua (indicando in fratellino più piccolo) – la figuraccia, dicevamo, ci ha talmente mortificato da indurci ad un pietoso silenzio.

Però non si può tacere proprio su tutto, impossibile guardare il nostro paese andare a picco, trascinando con sé tutti quegli italiani per bene (e c'è ne sono tanti, più dei furbastri e mascalzoni che riempiono le pagine dei giornali) e lasciare che i soliti demagoghi dello sfascio siano le sole voci a levarsi in questa, peraltro tristissima, desolazione.

In questi giorni abbiamo letto di tutto, tranne la verità.

Impossibile non condividere il pessimo giudizio su Alfano e in parte sulla Bonino (vera delusione in questa sciagurata faccenda).

Hanno sbagliato tutto. Tutto nel metodo, che è peggio che sbagliare nel merito.

Francamente non sappiamo (e non lo sa nessuno, visto che le faccende internazionali sono coperte da segreti che è quasi impossibile svelare) se l'estradizione  della donna e della bimba avessero una qualche ragione, non sappiamo se il marito e padre sia un dissidente o un gaglioffo, obbiettivamente in quella parte del mondo le faccende sono piuttosto ingarbugliate e assai poco limpide a tutti i livelli.

Non lo sappiamo noi e non lo sapete voi lettori, ho il fortissimo sospetto (praticamente una certezza) che non lo sappiano neppure quei giornalisti "ben informati" che in questi giorni si sono levati a rivendicare i diritti dei kazaki in Italia.

A quei giornalisti e a quei giornali, come a quei politici sfascisti cui preme solo conquistare un potere che adesso è in mani di altri (e al diavolo gli interessi dei cittadini) la verità non interessa, e ancor meno interessa la dignità italiana. Così invece di attaccare, giustamente, e lo ripetiamo, GIUSTAMENTE, i ministri interessati per manifesta incapacità di ruolo, si comportano esattamente come quelli che stigmatizzano entrando nel merito del diritti civili negati a una donna e a una bambina, intervistando zie cognati e quanto altri possano testimoniare l'orrenda violenza della polizia italiana ecc. 

Un crescendo di accuse (stupide e strumentali, la storia ci insegna che i rapporti politici fra gli stati sono assai diversi da quelli che appaiono) che è finalmente sfociato nell'accusa principe: l'Italia si è inchinata al governo kazako rinunciando alla propria sovranità! 

Già! questi signori si accorgono adesso, che la storia gli torna utile per i loro interessi di piccolo e becero potere di poltrone, che l'Italia non ha sovranità nazionale! 

Ma dove stavano i medesimi quando la Merkel ci ha imposto di levare di mezzo Berlusconi, violando il volere popolare uscito dalle urne? 

Dove erano questi signori quando l'Europa, cioè le banche centrali hanno preteso un proto-banchiere a guidare l'Italia dandogli il potere di una specie di dittatore che nessuno avrebbe voluto. Poi, per legittimarlo a posteriori, gli hanno imposto di candidarsi alle politiche, i risultati li conosciamo bene, ma  così Monti è entrato di diritto in quel sistema democratico leso con spregio circa un anno prima.

Dove erano questi signori quando ancora l'Europa ci sottrae la sovranità legittima di decidere del nostro futuro economico e del modo di gestire il nostro bilancio.

Infine dove erano questi signori quando, ancora questa stramaledettissima Europa, ha decretato che gli italiani sono tutti bambini disubbidienti che devono essere puniti riducendo il popolo in povertà e sottraendo al paese, pezzo per pezzo, i suoi gioielli in maniera da completare la conquista finanziaria del territorio.

Oltre un anno fa scrivevamo che siamo stati ridotti a sudditi del governo italiano, le cose sono addirittura peggiorate, perché ora siamo sudditi dell'Europa che ci vede solo come terra di conquista , luogo di saccheggio.

Ma i nostri illuminati giornalisti, le anime belle, democratiche e antifasciste, ma soprattutto antiberlusconiane, dei nostri politici assetati di poltrone poltroncine, o strapuntini, se ne fregano e anzi danno una mano a chi ci sta distruggendo!


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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da Franco il 21/07/2013 11:39:47

    Ovviamente articolo totalmente condivisibile. Però vorrei rammentare che abbiamo a che fare, fra politici e media, con un "gruppo" di derivazione comunista o "protocomunista". I primi hanno avuto sempre lo "spirito del servo" (e se ne servisse una immagine la bandiera italiana SOTTO quella dell'URSSS nel simbolo del PCI), i secondi, arrivisti e scadenti, oltre che incapaci di una minima lettura del "mondo" pur di mantenere (o per le terze e quarte linee democristiane, arrivare al) potere sono sempre stati pronti a vendersi anche mogli e figlie, figuriamoci il Paese in quanto espressione di comunità civile e di intenti. C'é però anche da aggiungere a tale complesso di ignobiltà la "complicità" di chi, pur non facendo parte di tale "schiatta", pur di arraffare qualche "tozzo di pane" una volta giunto alla soglia o al potere nulla ha fatto per riaffermare, recuperare o rafforzare quello "spirito di nazione" di cui a parole si erano e si riempiono la bocca ad ogni piè sospinto .... Insomma di "innocenti" ce ne son pochi ...

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