Editoriale

Miss Italia, il gaio villaggio e i nuovi braghettoni

La crociata contro la bellezza ha unito le armate del brutto, e noi....

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

tare a disquisire, anche ironicamente, e dunque sperperare un buon uso dell’intelletto, continuando a far notare come la attuale “destra” sia ben lungi da una qualsiasi vera e reale attitudine alla Cultura, mi è giunto a noia, essendo, non soltanto uno spreco del mio tempo che non si merita, ma altresì esercizio inutile, più o meno come pestare acqua in un mortaio. “Vulgus vult decipi, ergo decipiatur” dicevano gli antichi, e noi ci uniamo volentieri a questo modo di dire della Tradizione. Detto altrimenti, come Rhett Butler in “Via col vento”: “francamente me ne infischio” e se si preferisce invece la versione nostrana del Marchese del Grillo di Monicelli… “perché io so’ io, e voi nun siete ‘n cazzo!”.

Detto ciò per dire appunto che non perderò ulteriore tempo a parlare di miserie umane tristi e discutibili; preferendo fare cenno ad una delle più ipocrite estrinsecazioni di quel “non pensiero” contrario a tutto ciò che è il Bello e la Bellezza, comparse sui giornali italiani la settimana scorsa.

Su molte pagine abbiamo letto l’ennesima trovata moralistica, moraleggiante, figlia di quel farisaismo controriformista che ha prodotto prima le guerre di religione e poi il puritanesimo, i quaccheri americani e la caccia alla streghe, che è la nuova crociata contro “Miss Italia”.

Premesso che ho sempre trovato abbastanza noioso e ridicolo tutto il consunto meccanismo di una manifestazione che, probabilmente, aveva la sua giusta ragion d’essere, anche come “funzione di riscatto sociale” in un’Italia che usciva dalle macerie della guerra e poi frutto del “Boom economico”, riesco soltanto a trovare veramente un tristo, e triste,  segno dei tempi nel voler muovere guerra alla suddetta con la solita, becera, scusante della mercificazione del corpo femminile.

Se lo lascino dire i “nuovi braghettoni”, ignorantemente emuli degli stessi che cinquecento anni prima di loro hanno apposto appunto, le “mutande” ai nudi di Michelangelo, che il loro agire, ostentatamente ed insultatamente dedito al “politically correct” è solamente segno manifesto di odio verso, appunto, chi è stato “graziato” da Dio con il dono della beltà a favore invece di chi si ritiene non esserlo. E’ questa esclusivamente una forma di razzismo peloso, di invidia del brutto nei confronti di ciò che è manifestamente bello. E’ la stessa rabbia iconoclasta che ha fatto distruggere le vetrate delle cattedrali gotiche dai sanculotti o bruciare gli antichi monasteri inglesi ed irlandesi dalle truppe di Cromwell.

Stigmatizzare “Miss Italia” con scuse puerili e ottuse è voler muovere guerra ad una semplice, popolare, forse desueta e minimale, manifestazione della bellezza che si esterna anche in un giovane corpo muliebre.

Tralascerò che ormai, come previsto migliaia di anni or sono dai Veda, siamo giunti ad un “punto di non ritorno” dove le differenze, destinate ad unirsi, dell’Uomo e della Donna sono considerate oramai obsolete e si preferiscono loro le mutazioni di “genere” e dove ormai essere soltanto “maschio e femmina” finirà per, a breve, diventare reato, favorendo la più “moderna” poliamorosità. Del resto, come recita lo slogan del “Gay Village” qua a Roma: “ Abbiamo confini, non limiti”.

La crociata contro il Bello e la Bellezza è cominciata da molti anni, e molte fazioni apparentemente opposte l’hanno poi sempre favorita. Nell’arte, nell’urbanistica, nella moda, nella cultura in ogni sua declinazione, quindi non è certo questa una novità, né è ascrivibile soltanto a questa o a quell’altra fazione politica.

Insomma, in breve, ormai non ci resta che asserragliarci a guardare i dipinti di Lucas Cranach e Sandro Botticelli, le tele di Rubens e di Tiziano o le suggestive fotografie di Helmuth Newton, per il resto, attenti… attenti al culo!


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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 24/07/2013 19:28:43

    Vedo che tocca sempre a me commentare gli editoriali di Dalmazio Frau. Ci provo di nuovo. Premesso che non sono per niente puritano e non mi scandalizzano i nudi di donne, il Bello insomma, ma su miss(minuscolo) Italia dissento. UNa delle poche cose giuste che ha fatto la tv di Tarantola e Gubitosi. La tv pubblica non può trasmettere simili spettacolo: che lo facciano Mediaset e compagni, se vogliono. Come è stato sempre scandaloso trasmettere spettacoli tipo "L'isola dei famosi"(altro minuscolo), con la cosiddetta superSimo enfatizzata all'inverosimile. Di conseguenza ben vengano i dipinti di Botticelli, di Rubens , di Tiziano, di Goya, le fotografie di Newton, nudi di donne all'infinito, etc, ma salvateci da spettacoli tipo miss Italia

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