Nei pressi di Santiago di Compostela

77 morti e 140 feriti il bilancio drammatico del deragliamento del treno in Spagna a causa dell'alta velocità

Il convoglio era diretto alla città di S. Iacopo di cui oggi si celebra la ricorrenza, nessun italiano fra le vittime, illesi i macchinisti. Tutte le immagini

di  Totalità

77 morti e 140 feriti il bilancio drammatico del deragliamento del treno in Spagna a causa dell'alta velocità

Sale drammaticamente il bilancio delle vittime causate dal deragliamento di un treno a Santiago de Compostela, in Spagna avvenuto ieri verso le 21.

Dopo un iniziale conteggio dei morti che parlava di circa 20 morti, nel corso della nottata e della mattinata di oggi il bilancio delle vittime si è aggravato, si parla già di 77 morti e 140 feriti alcuni dei quali molto gravi.

Numeri che collocano questo incidente fra i più gravi in Europa negli ultimi anni, e come il pìù grave in Spagna negli ultimi 40 anni.

Le prime realistiche ricostruzioni dell’accaduto – dopo le voci iniziali, ovviamente incontrollate come avviene in questi casi, che parlavano di un’esplosione facendo pensare ad un attentato– vanno nella direzione di un terribile incidente avvenuto a causa della forte velocità del convoglio che, in un tratto nel quale la massima velocità avrebbe dovuto essere intorno agli 80 km/h, andava a 190, come ha dichiarato uno dei macchinisti (entrambi i conduttori sono sopravvissuti alla strage) che, per quanto sotto shock, lo ha detto, come riferisce «El Pais»,  mentre, intrappolato tra le lamiere nella cabina, parlava via radio con la stazione.

«Spero di non avere morti sulla coscienza», ripeteva dopo aver spiegato di aver preso la curva a una velocità più del doppio di quella consentita in quel punto, ovvero appunto 80 km orari.

Il macchinista, che ha parlato di un treno lanciato a 200 km orari, non ha saputo spiegare il motivo dell'alta velocità.

Negli stessi momenti immediatamente successivi all'incidente un suo collega si aggirava spaurito tra i rottami dei vagoni: «E' deragliato, è deragliato, che posso farci?».

Il tracciato ferroviario sul quale è avvenuta la tragedia fu inaugurato il 10 dicembre del 2011 e proprio quel giorno un treno sbandò paurosamente in quella curva, che arriva dopo 80 km di linea retta, perciò il limite della velocità, si tratta infatti di una curva "chiusa" e si trova subito dopo l'uscita di un tunnel, alla fine di diversi chilometri di rettilineo.

I tecnici della procura, delle ferrovie e del ministero sono al lavoro per accertare le cause che hanno determinato la tragedia: se si tratti di un errore umano, di un guasto tecnico oppure di una coincidenza di entrambe le cose.

Intanto ai mondiali di nuoto in corso a Barcellona si renderà omaggio alle vittime del treno deragliato a Santiago de Compostela. Il comitato organizzatore ha infatti deciso che verrà osservato un minuto di silenzio prima di ogni gara (le prime a osservare questa disposizione sono state le pallanotiste spagnole in acqua contro l'Uzbekistan).

Nonostante le prime allarmanti notizie sembra confermato che non si siano italiani fra le vittime del deragliamento.

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