Verdetto Berlusconi

Dopo vent'anni la sentenza:qualcosa dice che non sarà la sua fine

L’uomo italiano più conosciuto nel mondo, magari non il più rispettato, a questo punto non deve temere la sentenza, arrivando a rispettarla tranquillamente perché sa che da lì in poi il problema non sarà più suo...

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Dopo vent'anni la sentenza:qualcosa dice che non sarà la sua fine

La sentenza sta per arrivare.

Una sentenza lunga vent’anni.

C’è mezza Italia che tifa per lui e l’altra metà che non si capacita, nonostante l’odio verso il Cavaliere, del perché siamo arrivati a tanto.

Dopo vent’anni!

L’uomo dei tribunali, il nemico dei PM, è alla resa dei conti, all’atto finale di una storia drammaticamente comica, che ha dovuto coinvolgere festini, tanga, ragazzotte in cerca di fama, personaggi più o meno noti, per tentare di abbatterlo anche e, soprattutto, in merito alla moralità sessuale.

Eppure, ne sono quasi certo, qualcosa mi dice che non sarà un finale dove prevarranno le manette e una cella umida.

M’immagino un verdetto finalmente corretto in tutte le sue forme, che cancelli in maniera perentoria un ventennale tragicomico spettacolo; che annulli in un attimo l’astio spropositato a livello politico e antropologico verso un uomo troppo ricco e puttaniere per piacere a tutti, un essere umano, però, che a tratti ha mostrato risorse e qualità irripetibili.

Tutto il Paese è a conoscenza che un “… e visse felice e contento…” può derivare solo ed esclusivamente da una condizione assoluta, non limitabile da 100 trasmissioni di Santoro, né da 150 articoli di Travaglio, la condanna eventuale di Berlusconi non avrebbe valore alcuno, sarebbe come una forzatura esclusivamente politica, perché ormai il cittadino italiano ha perdonato da tempo il Cavaliere, perché si è accorto che di persone come lui l’Italia né è piena.

L’uomo italiano più conosciuto nel mondo, magari non il più rispettato, a questo punto non deve temere la sentenza, arrivando a rispettarla tranquillamente perché sa che da lì in poi il problema non sarà più suo, ma del Governo e del Presidente della Repubblica che, quale giudice imparziale, in caso di verdetto politico, dovrà prontamente escogitare il modus per riedificare una magistratura seriamente deteriorata.

Noi di Totalità, come sempre, tiferemo per una sola giustizia: quella giusta!

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da Clemente il 30/07/2013 18:03:54

    Splendido pezzo di Massimo Melani, che non parlando di dottrina e giurisprudenza, guarda all'uomo contro cui hanno scatenato l'inferno, pur di demolirlo!!! Per odio allo stato puro, corredato da invidia, da vent'anni le toghe rosse cercano la strada per liberarsene!!! SPERIAMO DAVVERO SIANO SPAZZATE VIA, LE TOGHE CON I LORO TEOREMI FOLLI!!!

  • Inserito da ghorio il 30/07/2013 14:22:59

    D'accordo, aspettiamo la giustizia giusta, ma è scandaloso che il destino d'Italia debba essere legato al comportamento di una persona, magari più conosciuta al mondo ma che sui libri di storia non troverà grandi spazi. Naturalmente non ho niente di preconcetto contro Berlusconi ma l'agire dei politici non può essere legato agli interessi personali. Tra l'altro mi premuro di sottolineare che il giornalismo dei Santoro e dei Travaglio non l'ho mai apprezzato, a differenza del Cavaliere che a suo tempo aveva portato Santoro, giudicato grande professionista, nella sua azienda televisiva.

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