Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La sentenza Berlusconi ha riportato, dopo vent’anni di divisioni politiche aspre e cruente, e dopo il parziale riavvicinamento delle parti, forse ad una più vasta e drammatica separazione, sancendo il quasi fallimento delle larghe intese.
Il periodo di tregua, con i due capi tribù nelle loro tende a trovare accordi, sembra già un lontano ricordo, come documentato stamane dai vari quotidiani.
Il Fatto Quotidiano titola a grandi caratteri la prima pagina con un “ Il delinquente ricatta il colle per avere la grazia. Schifani e Brunetta chiedono a Napolitano la clemenza per Berlusconi che cancelli la condanna, altrimenti lasceranno camere e governo per andare al voto”.
Certamente non parole distensive, così come non lo sono quelle de Il Giornale ove spicca la notizia di “Alcune cene allegre di Esposito. Così infangava Berlusconi il giudice che l’ha condannato. Allusioni a luci rosse, sfottò e pure una sentenza anticipata a tavola.”
Meno aggressivo, come sempre, il Corriere della Serache evidenzia “ Voto e piazza, la rivolta del PDL. Berlusconi: Riforma della giustizia o presto alle urne. Il PD: basta, prepariamoci a tutto. Letta: un delitto buttar giù il governo”.
Insomma, quella quiete percepita dopo una lunga tempesta durata due decenni è ormai acqua passata. Di nuovo le barricate, di nuovo l’un contro l’altro armato.
La Repubblica, invece, sottolinea con un suo editoriale “ Il ricatto del condannato”.
Mentre titola “ Berlusconi: la grazia o si va al voto. Ma il Quirinale respinge la sfida”.
Repubblica, inoltre definisce Berlusconi il “ Santo Martire della Mala Giustizia italiana”.
Libero la butta sulla battuta intitolando il suo giornale “ Ci vuole un po’ di grazia”.
Qui viene messo in risalto l’asse magistrati-sinistra “ Notificato in 24ore il decreto di esecutività della pena ed il PD è pronto a votare con Grillo la decadenza di Berlusconi dal senato”.
Più neutrale Il Messaggero che riassume la giornata con “ Berlusconi: pronti alle elezioni”
“Il Cavaliere dopo la condanna. Riforma della giustizia o si voti. Il partito prepara la piazza”.
L’Unità: “Berlusconi: grazia o sfascio tutto. La minaccia al governo: giustizia come dico io o subito al voto. L’ex cavaliere incandidabile e senza passaporto”.
Il Foglio, apre con un gioco di parole “ Cassare la Cassazione. Chi dice che quello del cavaliere è un destino privato è un cretinetti e un ipocrita: è stato messo fuori legge un pezzo di libertà.”
Ma, intanto, l’Italia sprofonda sempre più.
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