Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
“Io, permettetemi, son ben altra cosa di quegli altri.
Io, ho interessi diversi e una diversa mentalità.
Io, con certe persone non ci sto davvero a fare la foglia di fico”.
E via ancora fino al termine del suo auto-glorificante comizio.
Renzi, vuol far capire, che è tutto quello che non sono Letta, Epifani, Bersani e il PD, e per tal motivo spara a zero sul partito e sugli esponenti più in vista.
Poi non contento passa a Berlusconi e afferma che le sentenze si rispettano e che non devono essere elargiti sconti al Cavaliere.
Insomma, un pot-pourri di dichiarazioni per far comprendere alla gente che per lui il Governo delle Larghe intese ha ormai le ore contate.
E, Matteino, tifa affinché ciò avvenga, fingendo spudoratamente di assecondare l’amico Letta, per poi, subito dopo, affondare la lama dicendo “Enrico se non sei in grado di fare le riforme non cercare un alibi fuori dal Parlamento”.
Come avrà fatto a star zitto per tre lunghissime settimane, il sindaco più presenzialista del globo terracqueo?
Gli saranno mancate la De Filippi, la Bignardi, o avrà sentito la nostalgia di Mentana e compagnia bella?
Quei luoghi in cui, come ieri, affermava che sono necessarie le elezioni, ma senza eccessiva fretta.
Matteino il furbastro, sa che un’immediata presa di posizione verso il voto farebbe certamente cadere la data del congresso e le primarie, che lui aspetta -come un bambino affamato il biberon, favorendo una nuova candidatura a Premier del buon Letta e dell’insignificante Epifani alla segreteria.
E, infatti, giù colpi alla vecchia e stantia nomenklatura: “E’ l’ora di inventarci un partito diverso da quello attuale”, che non abbia la puzza sotto il naso e che conquisti gli scontenti di altri partiti.
E, poi, dopo una gragnuola di battute, a dir poco insipide, lo sganassone al Cavaliere: “Sono vent’anni che aspettiamo Berlusconi. Spero, almeno, che il congresso potremo farlo anche senza di lui”.
Sì, ma poi?
Uno straccio di programma ce l’hai sindaco?
Affermi che le sentenze non devono essere toccate, ma non menzioni minimamente la riforma della giustizia, l’unico modo per riequilibrare i poter più forti dello Stato!
E così facendo ti rimangi anche quello affermato poco prima dal palco, cioè che vuoi un partito diverso e nuovo, senza però accennare, come fanno tutti quelli della sinistra, ad una modifica della legge italiana.
Insomma, è proprio il caso di dire “In principio era il verbo- e con te solo chiacchiere”.
Inserito da bea il 08/08/2013 16:58:58
Bell'articolo, condivido. Renzi sì, non è un Letta, Epifani... Ma dov'è rimasto questo Renzi rottamatore di cui ci eravamo entusiasmati? Come potesse lui arrivare a inventare un partito diverso dell'attuale? Niente programma, niente idea, solo parolacce e spari tutto intorno, è andato a scuola di Grillo? Peccato.
Inserito da rocco il 08/08/2013 15:06:29
un quaquaraquà....solo fumo..è peggio di grillo..urla ,sbraita ,ma zero responsabilità e zero fatti....
Inserito da ghorio il 08/08/2013 11:26:01
Diciamo la verità: Matteino è stato alimentato dai cosiddetti media, con spazi immensi, anche quando, con il giubottino di pelle, si è presentato ad una trasmissione televisiva che mi onoro di non aver mai visto. Oltre ad un certo elettorato di centrodestra, sponsorizzato da certi dirigenti di quest'area che invece di cercare di risolvere i problemi dell'Italia si "consolano" con Renzi. Le cinque "E" di Renzi sono come le tre"I" di Berlusconi, mai attuati.
Inserito da Sabyda il 08/08/2013 10:54:42
È proprio il caso di dire chi si loda si imbroda! E si proprio caro Matteo Renzo. È ci starebbe bene dire anche nn si sputa sul piatto dove si mangia. Forse nn gli è stato insegnato da piccolo, e quindi poi da grandi abbiamo . La personalità' di una persona e in questo caso di un personaggio politico va costruita su fatti concreti e nn su chiacchiere che le porta via il vento, anzi nemmeno quello in questo periodo dominato da afa e stige.
Inserito da willer48 il 08/08/2013 10:31:20
Qualcuno informi il Bell'Antonio che esiste già, da tempo, il M5s. Come tutti quelli rincoglioniti dalla nascita, forse non si è accorto che mentre lui...pensava...pensava...e parlava...parlava....minacciava di uscire dal PD...ovviamente restandoci, nasceva un movimento che gli avrebbe tolto migliaia di voti. Adesso...che vorrebbe inventare?? L'acqua calda?? Un deficiente, una totale..NULLITÀ' POLITICA, teso solo a ricavarsi una posizione di potere all'interno di quel Partito che dice di voler abbandonare. D'Alema già lo sa e dopo averlo sculacciato, adesso lo terrà buono con qualche carica dirigenziale con la quale, naturalmente, non potrà fare troppi danni, se non per noi italiani.
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