Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Il governatore del Veneto è furibondo: ha appena preso visione di uno dei tanti deliranti punti del troppo osannato Decreto del Fare, il tema del furioso disappunto di Zaia riguarda le roulotte e i camper: «Da oggi case mobili, roulotte, camper sono assoggettate alle norme urbanistiche come fossero abitazioni di nuova costruzione. Una notizia che parrebbe fantascientifica se non fosse reale, addirittura sancita dal decreto del Fare che è entrato definitivamente in vigore. Un danno incalcolabile per il settore open air, di cui il Veneto è l'assoluto protagonista europeo con 20 milioni di presenze sui 61 milioni che fanno della nostra regione la principale realtà turistica italiana. Con un governo così le imprese se ne andranno per sempre».
Difficile dar torto al presidente della regione che conta il maggior numero di camper e roulotte nonché di aree attrezzate per la loro sosta, quindi di un notevole giro di affari. Da oggi con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto del Fare entrano in vigore le norme che rendono indispensabile l'autorizzazione urbanistico/edilizia per la collocazione all'interno dei campeggi di unità mobili.
«Come Regione faremo immediato ricorso, impugnando di fronte alla Corte Costituzionale una legge devastante per l'economia del Veneto in cui il settore del turismo all'aria aperta rappresenta il 27 per cento delle presenze e dà lavoro a 13mila addetti - ha proseguito Zaia - Rendiamoci conto della follia: il titolare di un campeggio dovrà dimostrare, caso per caso, che questi mezzi mobili di pernottamento sono autorizzati, attraverso gravose pratiche - peraltro impossibili da svolgere in tempi medi -, a essere utilizzati o abitati. Come se non bastassero già le centinaia di adempimenti da rispettare per chiunque voglia avviare un'attività imprenditoriale, anche minima...»
Insomma a quanto è dato di capire sarebbe un po' come se nei parcheggi a pagamento il parcheggiatore dovesse acquisire e depositare tutte le volte le revisioni delle macchine che sono in sosta presso la sua area per dimostrarne la funzionalità di legge.
Oltretutto viene da chiedersi: ma quando uno acquista una roulotte o un camper per il fatto stesso di possederò non deve comunque essere in possesso dell'abitabilità del caso, e se questa abitabilità va bene quando l'unità mobile viaggia, perché non deve valere anche quando sta ferma in un campeggio?
Ovviamente, ma non avevamo dubbi, Zaia ha rilevato che «Siamo l'unica regione e l'unico stato d'Europa con una legislazione del genere. Mi chiedo se in Parlamento e nei ministeri, quando legiferano, pensano a quel che fanno e alla disastrose conseguenze che le loro magnifiche idee producono, attraverso norme prive di alcun senso, su una economia reale che sta cercando faticosamente di fronteggiare la principale crisi economica dal dopoguerra. E tutti sappiamo, basta leggere i giornali, quali danni la crisi internazionale abbia prodotto sul settore turistico»
Francamente ci stupisce un po' lo stupore di Zaia a proposito dell'ormai comprovato dilettantismo del legislatore, il caso degli esodati ci ha insegnato che chi pensa (parola impegnativa) ed emana le leggi non guarda oltre il proprio naso, non pensa alle conseguenze, non valuta la situazione d'insieme, e neppure dà un'occhiata alla situazione nella quale mette le mani, si limita ad applicare la "trovatina" del momento, e chi s'è visto s'è visto.
In generale questo significa un disastro in più nel settore oggetto dell'intervento del legislatore
Dunque ha ragione il governatore del Veneto: «Il decreto del Fare voleva dare una spinta agli investimenti? Ecco il risultato concreto: i campeggi stanno sospendendo gli ammodernamenti programmati e stanno disdettando le unita' mobili di pernottamento già commissionate . Altro che decreto del fare, qui si disfa quel poco che la crisi aveva lasciato intatto».
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