Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Ora tutti quelli che idolatravano l’IMU perché dicevano “pagarla vuol dire avere servizi migliori”, -, per favore, me ne elenchino uno solo e gli pago un chinotto-, non hanno mai ammesso, però, che detta tassa, creata come sperimentale, era solo una fastidiosa patrimoniale su un bene immobile come la prima casa.
Ma, parlavano a vanvera solo perché astiosi antiberlusconiani.
A parte i soliti beoti italici, questo decreto scaccia IMU, è lì a dimostrare ampiamente l’unione dell’esecutivo che ne esce ancor più rafforzato e alimenta una sorta di stabilità governativa che fa intravedere un futuro leggermente migliore.
Insomma con le decisioni prese ieri c’è stata una netta suddivisione partitica con queste risultanze: L’IMU a Berlusconi, al PD gli esodati, il rifinanziamento della Cassa Integrazione Guadagni ai sindacati e via dicendo.
Il Governo Letta, almeno ieri, non ha scontentato nessuno e, fino al 15 ottobre, quando il decreto sarà discusso in Parlamento può essere sicuro di una certa stabilità.
Il Premier, però, davanti ai taccuini dei giornalisti non ha tessuto le lodi del Cavaliere che da sempre ha combattuto cotanta imposta, ma ha ribadito che “la soppressione dell’IMU era una esigenza di tutti i partiti”; ma guarda un po’!
Nonostante tale affermazione il più contento di tutti è proprio lo stesso Silvio Berlusconi che con tono pacato ha sottolineato che: “ Il PDL ha saputo rispettare il patto con gli elettori e Letta ha rispettato le intese con noi”.
Quindi, un’uscita, quella del Cavaliere, molto più elegante del Premier che, nondimeno, grazie alla cancellazione dell’IMU può tirare un bel sospiro di sollievo.
Una cosa è certa, dopo quanto accaduto ieri, il Cavaliere, nonostante la condanna della Cassazione e la decadenza da parlamentare che grava sulla sua testa, continua imperterrito a dettare, anche da esodato, l’agenda di questa sciagurata Italia.
Per gli italiani tutti, sì anche quelli di sinistra, il successo ottenuto ieri rimarrà sempre impresso nelle loro menti e, soprattutto, non decadrà mai.
Inserito da ghorio il 29/08/2013 12:42:27
Tutti felici e contenti per l'abolizione dell'Imu, anche se la sua incidenza sul complesso della pressione fiscale dell'italica stirpe non è che sia particolarmente elevata, con riferimento appunto alla prima casa. La sua abolizione accontenta Berlusconi e il Pdl, in particolare per il mantenimento della promessa. Fa niente se altre promesse, quanto erano maggioranza, sono state affossate. In ogni caso, anche se noi italiani ci adeguiamo e non siamo per niente controcorrente, insomma non scendiamo più in piazza, l'Imu non risolve i nostri problemi. Per rilanciare l'economia occorre ben altro: riduzione Irpef, per esempio, per rilanciare i consumi e di conseguenza la produzione. Salto , per carità di patria, la questione dell'abolizione dei privilegi e il taglio degli sprechi, perché ormai è un disco rotto, inascoltato dai politici vecchi e nuovi..
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