il nemico Violante

Il PD rimpiange e recupera le purghe del vecchio PC

E, l’opinione pubblica, si è accorta da tempo di questo continuo mutamento verso un regime giustizialista, che preveda l’annullamento dell’avversario di turno

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Il PD rimpiange e recupera le purghe del vecchio PC

Il Pd, ogni giorno che passa, tende a non smentire la sua morbosa bramosia verso un nostalgico ritorno al vecchio regime comunista sovietico.

Infatti, in merito alle dissertazioni di Violante evidenziate qualche giorno addietro, ieri è stata addirittura organizzata una riunione nella sede del PD di Torino, nella quale l’ex magistrato è stato processato per direttissima perché ritenuto in balia di pensieri ideologici ben lontani dalle idee della nomenklatura, manifestazioni assurde che solo un compagno corrotto poteva proferire.

Questo dimostra quanto sia determinante e decisiva, per tutto il Partito Democratico, la sorte del bistrattato Berlusconi.

L’ex presidente della Camera, anche ieri, nonostante i vari tentativi d’ imbavagliamento, ha tenuto a confermare che “E’ facile, troppo facile, applicare le regole solo per gli amici, è molto più complicato farlo con gli avversari. Non esiste legalità contro politica, non sono un garantista, ma legalitario questo sì. L’Italia è in crisi per mancanza del rispetto di taliregole”.

Parole che in ogni Stato di Diritto sembrerebbero più che scontate, ma che in verità sottolineano la crisi di un partito allo sbando, continuamente perdente in qualsiasi competizione politica, e impostato solo ed esclusivamente sulla convenienza offerta in un piatto d’argento dalla magistratura di far fuori per mezzo della giustizia il temutissimo nemico.

E, l’opinione pubblica, si è accorta da tempo di questo continuo mutamento verso un regime giustizialista, che preveda l’annullamento dell’avversario di turno.

Epifani e la Bindi sono lì a dimostrare quanto scritto con le loro dichiarazioni intolleranti e faziose, che negano ogni minima possibilità di salvezza a colui che vedono come il nemico da abbattere, evocando un vincolo di mandato fra parlamentari e partito non compreso dalla costituzione.

Il tutto attestato anche da Matteo Renzi, che chiede le dimissioni del Cavaliere, e si promette quale guida del partito con esemplificazioni che citano Winston Churchill, ma che poi vengono corrette dal buon Mentana, imbarazzato dagli strafalcioni del Sindaco di Firenze.

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da bea il 02/09/2013 17:19:28

    Bell'analisi che condivido quanto il commento di Vanessa. Il Bel Paese ha bisogno in primis di CURA, di essere sanato, ci sono le riforme da FARE, non solo parlarne e scriverne... Non capisco più, l'Italia alla deriva e non succede quasi niente, ma solo e sempre il tema è Berlusconi, come se non ci fossero altri problemi da risolvere. Problema giustizia? Va bene, allora avanti in primis con la riforma. Il governo attuale mi sembra un brodo tiepido, mai decivo, languido. Che tristezza.

  • Inserito da Vanessa P. il 02/09/2013 11:24:00

    Attualità sta diventando questa politica, che non riconosce più il doveroso e necessario compito primario che deve eseguire: "GUIDARE L' ITALIA VERSO LA RINASCITA". Amara constatazione è la visione invece, in diretta nazionale giorno dopo giorno, dell'estrema unzione celebrata dai politici di un Italia oramai poco patriota!!

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