Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Stamane ci siamo svegliati, abbiamo comprato il quotidiano sportivo e ci siamo accorti di una salubre ventata di nuovo che proveniva dal nostro campionato di calcio.
Due squadre del centro-sud stanno largamente dominando la seria A e non grazie a un calendario favorevole o a una certa dose di fortuna; macché, solo ed esclusivamente per supremazia di gioco e bravura dei calciatori.
Tutto quanto fa pensare che Napoli e Roma possano resistere sino all’ultima di campionato, magari con i partenopei leggermente favoriti.
Ora le due compagini sono in fuga e a punteggio pieno, ma dopo vittorie importantissime: gli uomini di Benitez a San Siro, in casa del Milan, ove non vincevano dal 1986 con in campo Maradona; i giallorossi nel derby, diventato da tempo uno spauracchio da esorcizzare, dopo ben cinque sconfitte.
Dietro di loro - assieme alla super favorita Juventus e ad una pimpante e straripante Inter, praticamente gli ultimi sette scudetti degli otto campionati, - anche la determinata Fiorentina, abile a battere fuori casa l’Atalanta, dopo il pari con il Cagliari.
A questo punto, è innegabile, c’è qualcosa d’ innovativo nel calcio nostrano.
Sembra, che alcuni protagonisti vogliano riscriverne la storia.
Con la classifica sempre più spaccata in due e il Milan di Allegri già a meno otto dalle prime della classe, sorprendono, sebbene in modo diverso, anche Juve e Inter.
I bianconeri non sembrano più loro, perché durante ogni partita soffrono come non eravamo abituati a vedere, mentre la squadra di Mazzarri è un vero e proprio caterpillar che tutto divelta e schiaccia.
Siamo, però, in un importante periodo che potrebbe anticipare una vera e propria rivoluzione, con il Napoli e la Roma che a molti già fanno tanta paura.
Risultati
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