Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Berlusconi in Senato
12.07 Berlusconi, votiamo no e restiamo in Aula - Silvio Berlusconi insieme con il gruppo del Pdl ha confermato la decisione di votare no alla fiducia decidendo di restare in Aula: ''Se uscissimo fuori sarebbe un gesto ambiguo e gli elettori non lo capirebbero''.
12.05 Letta scopre le sue carte per tentare di riuscire nella sua richiesta di voto di fiducia «L’Italia corre un rischio irrimediabile e fatale. Sventarlo dipende da noi e dalle scelte che assumeremo in aula, dipende da un si o da un no». Ha esordito così il presidente del Consiglio Enrico Letta, all’apertura delle comunicazioni indirizzate al Senato e concluse con la richiesta del voto di fiducia. Una fiducia «non contro qualcuno ma per l’Italia, per le italiane e per gli italiani», ha precisato il premier. Che ha citato Luigi Einaudi («Nella vita delle Nazioni l’errore di non saper cogliere l’attimo può essere irreparabile»). Al suo fianco, in aula, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini.
11.15 Governo: Formigoni, Letta avrà la sua maggioranza politica
"Ci sono i numeri per la fiducia a Letta, per una maggioranza politica. Nella notte ho sentito Berlusconi, ma non l'ho convinto". Lo ha dichiarato Roberto Formigoni a 'Radio Popolare'. "Stanotte -ha aggiunto- ho ricevuto e ho fatto tante telefonate. Il dialogo e' continuato intensissimo. Non e' semplice questo passaggio, dividerci, per noi che abbiamo militato per tanti anni nello stesso partito. All'una ho parlato con Berlusconi, ho cercato di convincerlo delle nostre buone ragioni per votare la fiducia, ma non l'ho convinto". A giudizio dell'ex governatore lombardo i numeri per la fiducia ci sono, "e la maggioranza che sosterra' il governo Letta non sara' semplicemente numerica: da oggi il governo Letta avra' una maggioranza politica con dei numeri sufficientemente consistenti. Per il bene del Paese -ha spiegato Formigoni- e' meglio sostenere un governo che, pur avendo tanti difetti, puo' fare le riforme che servono all'economia". Quanto alla discussione sulla decadenza di Berlusconi, "noi -ha concluso Formigoni- siamo e restiamo contrari alla decadenza di Berlusconi. Per la sinistra sarebbe un gesto di intelligenza politica proporre il ricorso alla Corte costituzionale: cosi' potrebbe dire che non ha voluto mettere al muro, mettere a testa in giu' il suo storico avversario". (Mil/Ct/Adnkronos) 02-OTT-13 11:15 NNNN
Inserito da ghorio il 02/10/2013 19:46:51
Il presidente Letta avrà detto con il labiale che Silvio Berlusconi è "un grade", ma il cavaliere non è che ci faccia una bella figura. Io sono del parere che l'Italia debba avere un governo e che per andare a votare ci vuole una nuova legge elettorale. Pertanto gli ultimatum di Berlusconi non li ho mai condivisi e sicuramente il suo voto e quello del suo gruppo non è determinate per la maggioranza del governo Letta- Alfano. La speranza adesso è quella che questo governo faccia qualcosa di concreto perché sino ad adesso siamo aa annunci e basta. Tra l'altro se il governo è coerente dovrebbe adottare il decreto per diminuire l'Iva, tutto questo in direzione di non far diminuire i consumi. Attendo poi, come la stragrande maggioranza degli italiani l'eliminazione dei privilegi e il raglio delle spese pubbliche. Questo significa governare , presidente Letta!
Inserito da ENZO il 02/10/2013 13:31:48
Riprendo il concetto di una mia amica. Considerato che per Letta l' Italia sono i banchieri amici, la notizia, sotto quest' ottica, e' da inquadrare come bella e di buon auspicio.
Inserito da Luisa il 02/10/2013 13:23:46
Per la verità mi fido più di Totalità che della TV
Inserito da bea il 02/10/2013 13:22:58
grazie, adesso seguo voi e la tv!!!
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