Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
I sumeri già degli 007
Tutti sono sorpresi, anzi più che meravigliati e infuriati contro gli USA perché spiano i Paesi europei, ultimo in ordine di tempo la Germania della Merkel, anch’ella molto irritata con Obama.
Francamente tutto questo stupore verso l’America non me lo spiego affatto, come se non sapessimo che da sempre gli Stati Uniti fanno di questo voyeurismo il loro fiore all’occhiello per sbirciare cosa fanno i nemici, ma soprattutto le Nazioni amiche.
Da James Bond con i film Dalla Russia con amore, Al servizio di Sua Maestà, Bersaglio mobile, ai più recenti telefilm come Homeland e Scandal, non si parla d’altro che di spionaggio, alto spionaggio e servizi segreti; credete sia solo un caso?
No, è la pura realtà americana trasformata e ampliata dai serial-TV, che essendo appunto intrattenimento non vengono considerati per quello che realmente sono: lo specchio leggermente artefatto della politica d’oltre oceano.
Se pensiamo che i Sumeri nel 4000 a.C.. fruivano già di un servizio informativo nelle loro città-stato, abbiamo già detto tutto e spazzato via questo melenso sbalordimento alla notizia di spionaggio internazionale.
Addirittura l'ultimo sovrano sumero Lugalzagesi, creò un impero immenso grazie all’aiuto di un potente servizio segreto e di una pionieristica polizia politica, prima della sconfitta finale subita da Sargon di Akkad.
Poi, miei cari tontoloni meravigliati, la Convenzione dell'Aia delimita i vincoli che devono verificarsi perché un individuo possa essere riconosciuto e definito spia e sancisce che, sebbene colto in flagrante, non può assolutamente essere condannato senza un regolare processo.
L’unico grande alt posto da detta Convenzione è spiare per conto di organizzazioni terroristiche.
Figuriamoci, allora, se gli USA non interpretino come gli pare queste condizioni e non mettano il naso, anzi l’occhio, nei fattacci altrui.
I servizi segreti americani, secondi forse solo a quelli israeliani e russi, possono fare il bello e brutto tempo nei confronti di certi Paesi, il servizio segreto italiano, invece, fa solo pena, in quanto il suo sistema di informazione non riuscirebbe a scoprire un sommergibile in una piscina olimpica.
A tal proposito vi narro una storiella su un agente dei servizi segreti che viene incaricato di controllare un insolito traffico di sommergibili al largo del porto di Viareggio. Lo 007 italiano deve perlustrare il fondale e accertarsi dell'identità dei due sommergibili avvistati dai radar. Dopo aver eseguito il compito, l'agente riferisce al suo superiore: "Operazione riuscita signore." "Bene, agente 007, sei riuscito a identificare i due sottomarini?"
"Si, signore. Il primo che ho incontrato era un sommergibile della marina americana. Ne sono certo perché quando ho bussato sul vetro dell'oblò, l'equipaggio ha risposto al mio saluto facendo il segno O.K. con la mano, unendo il pollice e l'indice. Il secondo, invece, era un nostro sommergibile perché quando ho bussato sul vetro dell'oblò mi hanno aperto subito."
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