Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Alcuni tipi di frutta come i mirtilli, mele ed uva, formano un vero scudo protettivo contro il diabete tipo2.
Ma, ora, gli scienziati raccomandano di consumarla a morsi e non solo in succhi, poiché questa è la maniera migliore per arrestare la malattia.
Quindi, da oggi, sappiamo che prevenire il diabete non è poi così difficile, è in più, può essere piacevole.
Secondo uno studio edito nel British Medical Journal, i mirtilli riducono del 26% il rischio di soffrire di detta patologia, in comparazione con una diminuzione del 2 percento che provocano 3 porzioni di qualunque altra frutta intiera.
In questa ricerca, realizzata da scienziati del Regno Unito, USA e Singapore, sono state analizzate le diete di più di 187.000 persone degli Stati Uniti, dove è stata esaminata la relazione tra il consumo di frutta ed il rischio di contrarre il diabete tipo2.
Attraverso questionari realizzati sui partecipanti in merito al loro consumo di frutta, gli studiosi hanno stabilito che sebbene tutte la frutta sia buona nella prevenzione del diabete, i mirtilli, i vari tipi di uva, le mele e le pere sono quelli che riducono in maggiore misura il rischio di soffrire di questo male.
A che cosa si deve? I ricercatori hanno segnalato che quanto sopra può essere derivato dal fatto che dette tipologie di frutta contengono alti livelli di antocianina (colorante rosso o azzurro o violetto dei fiori, dei frutti e di altre parti di piante), sostanza che ha dimostrato di migliorare la ricezione del glucosio nei topi, ed inoltre, perché contiene polifenoli (vasto gruppo di sostanze organiche naturali polimeriche, contenenti uno o più gruppi ossidrile legati a più anelli aromatici; un tempo, erano detti meno propriamente fenoli polivalenti) con grande potere antiossidante.
I medici hanno raccomandato di mangiare la frutta così com’è, perché apporta maggiori benefici di quando la consumiamo in succo.
"La frutta possiede contenuti molto variabili di fibra, antiossidanti, altri nutrienti e fitochimica che possono influenzare congiuntamente sulla diminuzione del rischio", ha detto il professore Qi Sun, della Facoltà di Medicina di Harvard.
Attenzione ai succhi.
Quando hanno esaminato gli effetti del consumo di succo di frutta, i medici hanno riscontrato un leggero aumento del rischio di diabete tipo 2, cioè, l'effetto contrario.
Lo studio suggerisce che la sostituzione settimanale di
consumo di succo per la frutta intiera, potrebbe portare grandi benefici alla
salute.
Per esempio, rimpiazzare il di succo di frutta ai mirtilli con mirtilli intieri,
potrebbe ridurre il rischio di contrarre il diabete tipo 2 di un 33%, con le
uve e l’ uvetta passa di un 19%, e sostituendo mele e pere intiere al posto dei
rispettivi succhi , di un 13%; invece, sostituire il succo per
qualunque altra combinazione di frutta intiera, riesce a ridurre del 7% il rischio
di questa malattia.
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