Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
T.: Esimio, mitico Prof. Leonardo Affrica, oggi ci permettiamo di disturbarla per porle qualche domanda sulla Festa di Halloween, una ricorrenza che ormai anche in Italia viene seguita con passione e partecipazione. Ha da raccontarci qualche storia, qualche aneddoto in merito?
Prof. Affrica: Sì è vero Halloween ormai è da anni che viene scimmiottata da noi italiani facendo nostre certe tradizioni tipicamente anglosassoni.
A tal proposito è opportuno ricordare e raccontare una delle narrazioni più fulgide della consuetudine celtica ovverosia la storia dei due scheletri irlandesi.
Essi stavano per partire per un viaggio con il loro cavallo demoniaco, quando uno disse all’altro: “Aspetta un attimo che mi metto il cappotto per ripararmi dal freddo!” L’altro scocciato ebbe a rispondergli: “Ma che caspita di freddo vuoi sentire se sei morto da oltre cinquant’anni? Per favore, salta in groppa al cavallo e partiamo”.
Allora, lo scheletro freddoloso disse: “Ok, attendi un minuto che mi infilo il cappello imbottito, nel caso dovessi cadere da cavallo”
“ Mi spieghi a cosa cavolaccio ti serve il copricapo se sei già defunto da tanto? Sali in groppa e partiamo; non ho più intenzione di attendere!”
Date le circostanze, il primo scheletro si diresse di corsa verso la propria tomba, prese la lapide e salì sul cavallo, con la pietra sepolcrale sotto al braccio, dicendo con la massima convinzione “Non mi hai fatto coprire con il cappotto, non mi hai fatto indossare il cappello... fammi almeno portare i documenti, tante le volte ci fermassero per un controllo!!”
Pensate quante storie sono arrivate a noi da questa tradizione, quante vere e quante romanzate come quella di uno scheletro che non voleva buttarsi da un trampolino olimpico. Allora, una mummia di passaggio gli chiese: “Perché non lo fai?”, e lui “ Perché non ho più fegato!”
Quanti racconti, quanti aneddoti ad Halloween, come la storia d’inizio '900, nel quale un tale volle essere sepolto, ancora vivo, assieme alla salma della povera moglie, ma per una tragica e macabra distrazione dei necrofori, non fu seppellito al fianco della amata sposa, bensì...nel loculo ove da anni riposava l’odiata suocera!
C’è da dire, poi, che per il clero Halloween è una festa senza costrutto, priva di valori etici, festeggiata da zucche vuote.
È, infatti, unanime il pensiero della Chiesa sul moltiplicarsi di iniziative per tale ricorrenza, festa dalle arcaiche origini esterofile che annunciava la fine dell’estate e della vita agreste, e ormai diventata solo un mero evento commerciale e di marketing.
Comunque, per terminare, posso senz’altro affermare con cognizione di causa che Halloween è l'unico giorno dell'anno in cui le zucche vuote destano simpatia.
Buon Halloween a tutti,
dal Professor Leonardo Affrica
Inserito da Vanessa P. il 29/10/2013 16:14:22
Ben detto altro non è che la festa delle zucche vuote, e quelle che destano simpatia e ammirevole compiacimento sono proprio quelle che vengono decorate con abilità!! Una tradizione stupida e commerciale... vuota..più vuota delle zucche vuote, e non mi riferisco agli ortaggi!!
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