La piramide degli stipendi in tilt

Alla Camera dei deputati hanno allineato gli stipendi... verso l'alto!

I commessi guadagnano come i direttori di filiale di una banca

di  Totalità

Alla Camera dei deputati hanno allineato gli stipendi... verso l'alto!

Chi l’ha detto che i commessi guadagnano poco?

Non certamente quelli della Camera dei Deputati, nonostante Laura Boldrini, tempo fa si fosse sbilanciata nel promettere di ridurre gli stipendi ai dipendenti interni.

Ma la cosa veramente senza senso e più che sorprendente è che queste buste paga provengono dalla base piramidale, cioè ove dovrebbero essere tra i più bassi.

Arrivando alla mera quantificazione, come riportato dal Corriere della Sera, ai commessi vanno 400mila € e 136mila agli elettricisti sempre della Camera.

Il segretario generale, per esempio, ha uno stipendio poco superiore ai 400mila € lordi all’anno, ma la vera grande incognita si ha nelle cosiddette mansioni base e, infatti, il CdSera riporta: “ I centralinisti, gli elettricisti e pure il barbiere di Montecitorio, vengono assunti con uno stipendio che supera di poco i 30 mila euro lordi l’anno. Ma già dopo 10 anni la loro busta paga è quasi raddoppiata, superando quota 50 mila, e a fine carriera può arrivare a 136 mila euro l’anno. Tradotto: un elettricista, un centralinista e un barbiere della Camera, anche se a fine carriera, messi insieme guadagnano quanto il segretario generale, che è pur sempre a capo di 1.500 persone.“

Gli oltre 400 commessi parlamentari, quelli insediati a Montecitorio, percepiscono uno stipendio parificabile a quello di un direttore di filiale di Banca.

Ma leggete, ancora, cosa scrive il Corriere: “ La busta paga degli oltre 170 consiglieri parlamentari ha in media lo stesso peso di quella di un primario ospedaliero, ma a fine carriera supera i 350 mila euro l’anno. Mentre il primario ha la responsabilità di un reparto, i consiglieri si limitano a svolgere attività di studio e ricerca, o di assistenza giuridico legale e amministrativa.”

E si parla tanto del taglio della spesa, del cuneo fiscale, del non arrivare alla fine del mese, degli stipendi bassi e delle pensioni ridicole, problemi questi che non toccheranno mai gli assistenti parlamentari… e sapete perché?

Perché siamo in Italia, il Paese nel quale chi porta fogli da questo a quel parlamentare guadagna più di un primario d’ospedale.

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