Notiziona:i meno giovani usano il Viagra

Un articolo del Corriere della Sera sul mercato del sesso potrebbe vincere il nobel della banalità

E chi se ne frega? A chi importa della linguista, del quartiere chic, o delle Otr?

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L’articolo di oggi del Corriere della Sera riguardante Il mercato del sesso, L’ingegnere e il diciottenne uomini che pagano le donne, credo sia uno dei più inutili e bigotti presentati sul pregiato quotidiano in quest’anno solare.

Comincia, con un riassuntino, affermando che siamo di fronte a “ un atto segreto, nascosto, il quale al limite si confessa agli amici o sul web. Come si fa sul sito gnoccaforum.com, sempre al limite fra favoreggiamento e chiacchiera da bar. Tra uno che chiede: «Questa chi l’ha timbrata?» e l’altro che rilancia: «Carissimi, di questa sedicente “linguista” nessuno sa niente?», s’insinua il senior member che gioisce per il ritorno nel «quartiere chic» di Milano delle Otr (prostitute on the road ): «Tornato da una gara di golf, mi indirizzo verso il centro passando in via Mascheroni, quando a un certo punto vedo un’Audi fiammante con i fari anteriori a Led accesi. Apre la porta una bionda dal sorriso “Durban”, top scollato, gonna corta con spacco e stivali».

Ma, siamo matti?

Un giornale che riporta pedissequamente ciò che fanno gli uomini, giovani o meno giovani, nei momenti di sfrenata libertà.

E chi se ne frega? A chi importa della linguista, del quartiere chic, o delle Otr?

Adesso, potrebbe interessare a me che non conoscevo il sito gnoccaforum.com, o allo sfigato di turno brutto da far paura ma con i quattrini, o allo psicopatico che non sapeva come passare la serata ma grazie a tale informazione...

Questo falso moralismo, con tanto di indirizzi e esperienze sessuali on line, sembra proprio un assist all’incremento della prostituzione, a quel 5,6 miliardi di euro che abbraccia, come dice il CdSera, il giro di affari del mercato della prostituzione in Italia, ove almeno 45000 donnine facili offrono sesso a pagamento e 9 milioni di individui comprano sesso in internet o in strada.

Ecco, quanto detto appena sopra, non era sufficiente per la giornalista? - senza stare a spiegarci chi o come vanno a puttana? -, o il sito per trovare escort e ciò che si dicono gli iscritti o le votazioni date alle cortigiane di oggi?

Si è addirittura stilata una sorta di categorie delle varie classi sociali che evidenziano, quali grandi appassionati di sesso a pagamento, gli operai- sì, ma non dicono di non arrivare alla metà del mese?-; sacerdoti, dopo la pedofilia anche il puttanismo?; gli impiegati, per i quali vale la stessa considerazione fatta per gli operai; rappresentanti delle forze della polizia, beh se le trovano lì, le devono controllare, quindi una bottarella ci può anche stare.

E queste categorie sono formate da giovani e meno giovani, alcuni che si aiutano con il Viagra, riporta l’esimio giornale. Mamma mia, che notizia: giovani e anziani, alcuni dei quali con il Viagra nella tasche.

Una vera primizia!

E, poi, via alla spiegazione, trita e ritrita, del perché dette persone vanno a donne: chi perché non vuole impegni, un vero playboy non c’è che dire; chi per non essere sottoposti a giudizi, sì a casa gli dicono che il coso dovrebbe essere un tantino più lungo, là, ivece gli dicono che è il novello Siffredi; per solitudine, perché sebbene costi zero, fare sempre il solitario alla fine stanca; poi c’è il desiderio di potere, e il rapporto violento.

Potrebbero anche essere spiegazioni plausibili queste del Corriere, ma sanno tanto di dilatazione dell’articolo, di prolungamento dell’oggetto, perché da quando esiste il creato, da una parte c’è l’uomo che si stanca del solito rapporto con la compagna e sgattaiola furtivo di casa, e dall’altro c’è la muliebre e più esperta lucciola di turno che lo aspetta per una toccata, o qualcosa di più, e fuga.

Insomma questo pezzo è un vero e proprio elogio alla banalità più assoluta, soprattutto quando l’insigne giornale rivela il pathos shakespearianoche pervade uno di questi puttanieri nel momento per lui più cruciale: “Non è solo l’atto sessuale. Quello a volte si consuma molto in fretta. È l’attesa. La prima telefonata, che mi spiega dove devo andare. Poi parcheggio sotto casa, aspetto il segnale per salire, faccio le scale, trattengo il respiro. Finalmente, dopo aver sentito la voce, dopo essermela immaginata, la vedo. L’eccitante inquietudine è finita. Il resto è routine”, sì e dopo sei mesi è gonorrea se non peggio.

Parlo di malattia trasmissibile sessualmente perché il CdSera mostra un sondaggio, questo veramente importante, ove risulta che solo il 30% dei rapporti è protetto, il restante 70% si consuma senza scudo.

Detto questo, sai che eccitante rischiare ogni istante, e ognove si fa sesso a pagamento, la vita, magari usando comunque il preservativo: e se il guanto si rompe? Quanti casi abbiamo sentito dire.

Poi, amici cari, sono problemi, per chi ne è proprietario e dell’eventuale famiglia alla quale ritornerà con il sorriso sulle labbra.

Insomma, voglio concludere, sennò rischio di annoiarvi anch’io, che il servizio della giornalista è qualcosa da non leggere, da cestinare, di una ordinarietà infastidente, facendo salvi però alcuni dati informativi sul boom della prostituzione in Italia, quelli sì che servono davvero, il resto è un assist a questa pericolosa e dannosa piaga sociale.