Magistratura, Democratica?

Se uno scrittore fa dimettere un giudice ed entrambi si disinteressano dei veri problemi della giustizia

Erri de Luca ha argomentato sull'agenda AgeMda che gli attivisti dei gruppi armati subivano condanne sommarie....

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Se uno scrittore fa dimettere un giudice ed entrambi si disinteressano dei veri problemi della giustizia

Erri de Luca, Gian Carlo Caselli, il terrorismo, No Tav, Brigate Rosse: potrebbero essere i tag riassuntivi di un articolo di cronaca nera riguardante una dura giornata di eversione con protagonisti i nomi di cui sopra.

Invece, fortunatamente, il tutto è circoscritto alle dimissioni del giudice Caselli dalla corrente dei magistrati di Magistratura Democratica, dopo la pubblicazione di un brano dello scrittore ex contestatario Erri De Luca sull’agenda 2014 di Md, chiamata AgeMda , che ha offeso e turbato il sensibile giudice fino a indurlo, appunto, ad andarsene.

Il testo sotto esame argomenta che il terrorismo è stato avversato con i «tribunali speciali e condanne sommarie costruite sopra reati associativi che non avevano bisogno di accertare responsabilità individuali»; gli attivisti di detti gruppi armati scaturivano nient’altro che da «una generazione politica appassionata di giustizia», e generarono «azioni micidiali e clamorose, ma senza futuro e migliaia di detenuti politici». 

Ora, da modesto cittadino che si pone delle domande, mi chiedo perché sia stato possibile la pubblicazione di questa “roba” su una agenda creata dai magistrati stessi.

Molto probabilmente per marcare ancora più a fuoco la loro appartenenza alla sinistra, sebbene in questo caso si tratti di spietati assassini che ammazzavano a comando.

Adesso vorrei, inoltre, chiedere chi all’interno di MD, dopo aver letto il brano inviato da Erri De Luca, abbia potuto accettare di pubblicarlo, senza porsi scrupoli e dimenticando i magistrati uccisi dai terroristi in quel periodo di tenebra politica.

Diffondere un testo di questa portata all’interno di una struttura che deve giudicare i cittadini sospettati di eventuali reati è, come minimo, piuttosto inquietante se non intollerabile, come intollerabile è che un tristissimo periodo storico venga così mal interpretato travisando in maniera subdola la funesta consistenza del terrorismo.

Infine, viene da chiedersi perché De Luca s’indigna nei confronti dei giudici che hanno “mal-trattato” i terroristi applicando a suo dire eccessivo rigore e discrezionalità e non si indigna, invece, quando costantemente quello stesso rigore e discrezionalità che sfocia nell’ingiustizia vengono applicati ai cittadini comuni che non sono terroristi, non mettono a rischio il tessuto dello stato, non si macchiano di reati di sangue?

Perché De Luca si preoccupa tanto della stagione del terrorismo trattato per via giudiziaria a suo dire in maniera sommaria e non si preoccupa invece della discrezionalità di magistrati che hanno il potere di sbattere in galera preventivamente chi vogliono, come vogliono, per quanto vogliono; che hanno il potere di comminare pene incongrue per gli stessi reati ascritti a imputati diversi?

Ci sarebbe piaciuto che il giudice Caselli si fosse dimesso per questo da MD, per le ingiustizie perpetrate quotidianamente dai suoi colleghi.

Ci sarebbe piaciuto, ma fosse avvenuto non saremmo stati in Italia!

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da Crispino il 08/11/2013 12:01:42

    Non so se Caselli ha letto Totalità prima di dimettersi. Di sicuro ha fatto comunque lo stretto necessario per rimanere un giudice credibile. L'ospitalità concessa da MD al noto amico di terroristi Erri De Luca qualifica definitivamente e scandalosamente quanti non seguono l'esempio dio Caselli.

  • Inserito da maui il 08/11/2013 11:50:10

    Solo un caro saluto ad un amico ritrovato con cui ho condiviso momenti indimenticabili

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