Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Guardare Servizio Pubblico su La7 è come guardare per la 200ma volta Italia Germania del 1970, sapendo dall’inizio come andrà a finire.
E, infatti, anche ieri sera nella trasmissione di Santoro si è assaporato il deja-vù di un programma ripetitivo che non ha portato, per l’ennesima volta, niente di nuovo e costruttivo.
Ospite della puntata è stato il re della battuta politica, il sovrano dell’arte dell’argomentazione del nulla, il maestro indiscusso del bla bla bla: Matteo Renzi.
Incalzato prima da Cacciari, poi da Travaglio, indi da Belpietro e dallo stesso Santoro, a precisa domanda ha risposto sempre spostando l’argomento su ben altra cosa, infarcendo il tutto di battute che alla fine hanno stancato un po’ tutti.
Comunque è dovuto intervenire sul caso Cancellieri parlando del brutto atteggiamento del PD nella vicenda e ribadendo che il Ministro della Giustizia non andava difesa.
E qui si è vista subito l’abilità del sindaco fiorentino di sfuggire alle domande trappola che gli piovevano addosso in merito al grande caos che ha creato nel PD con la sua richiesta di dimissioni.
Nell’ arena di Servizio Pubblico non ha potuto cedere ad un gesto più morbido per ragioni di opportunità. Tuttavia, resta il fatto che Renzi ha avuto molta difficoltà nel giustificare questo atteggiamento spregiudicato che certamente avrà infastidito non poco i tanti presunti amici della nomenklatura saliti sul suo caravan.
L’unico momento di fiera lucidità l’ha dimostrato nei riguardi di un signore livornese che si lamentava del possibile taglio alla pensioni d’oro, un ingegnere a cui l’Inps stacca un assegno di 7000€ al mese: “ Io mi occupo solo dei pensionati che ne prendono 600 di euro al mese”, ha trionfalmente asserito.
Non l’avesse mai detto, contro di lui si sono scatenate le ire più che funeste di Santoro e Belpietro, il primo dicendo che se esistono tali importi c’è da prendersela con L’INPS, mentre l’aguzzo direttore di Libero ha praticamente affermato, sostenuto da Travaglio, che chi percepisce simili pensioni da fame sono solo gli evasori contributivi…Mah!
A un certo punto il tutto si è trasformato in un vero e proprio assalto a Forte Apache, con Matteino nel ruolo dei soldati circondati da deliranti indiani che ne volevano lo scalpo e con le sembianze di Capo Toro Seduto quasi sempre in piedi, Santoro; Freccia aguzza, Belpietro; eOsso blaterante, Travaglio.
Avevano voglia a tirargli saettanti frecce velenose, il David Crockett di Rignano ha respinto ogni dardo al mittente deviandolo in altri sentieri o abbattendolo con insipide battute, che ancora una volta ci hanno fatto pensare su chi potrebbe andare in mano, non solo il PD, ma l’Italia intiera...
Augh!!!
Inserito da wire rope corporation il 30/04/2017 07:34:00
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Inserito da Canotte NBA il 04/01/2017 03:22:39
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Inserito da sabyda il 08/11/2013 13:55:43
Mi prendo la parola per rispondere al Sig. Alfredo , io credo che come scrive il Sig. Melani si capisce benissimo. Per prima cosa lui è uno scrittore, si occupa sia di letteratura che di situazioni quotidiane, ed e' logico che vada sui fatti del giorno quindi quando di politica, quando di sport, quando di cronaca nera o rosa, ma essendo un eclettico ha la capacita' di asserire colore con intelligenza ai vari articoli che scrive e quindi è logico che sia un giornalista fuori dalle righe. Ecco io la vedo in questo modo, e il suo modo di scrivere la politica denota sempre un certo sarcasmo sottile che bisogna saperlo leggere.
Inserito da Crispino il 08/11/2013 13:16:14
Confesso la mia debolezza: vistolo sottoposto agli strali incrociati, aguzzi ed impietosi, arroganti e contraddittori di tanti suoi contraddittori francamente ho parteggiato per lui, Renzi. Sarà pure un "chiacchierino" un pò "ganzo" ma se ci deve toccare un governo di sinistra molto meglio lui che altri. Sulle pensioni poi aveva ragione lui: è vero che il cosiddetto sistema retributivo non sempre ha comportato pensioni superiori ai contributi versati ma è pur vero che in molti altri casi lo stesso sistema ha comportato e comporta anomalie scandalose: pensioni di per sè già molto consistenti aumentate ulteriormene e fortemente a spese della comunità. Si consideri un aspetto incontrovertibile: L'INPDAI, l'Istituto previdenziale dei dirigenti d' azienda, sbilanciato dalla carenza di nuovi adeguati ingressi e dalle alte pensioni calcolate con il metodo retributivo, anni fà ha dichiarato forfait ed ha rimesso la sua passiva gestione all'INPS. Un intera categoria dunque, non certo delle più svantaggiate, rovinata dall'irresponsabile metodo retributivo e costretta a ricorrere alla fiscalità generale per seguitare ad erogare insostenibili pensioni ancorchè calcolate con le scriteriate leggi dell'epoca. E' abbastanza penoso ricordarlo ma purtroppo è così.
Inserito da BEA il 08/11/2013 12:32:23
Peccato che non abbiamo la tv italiana, ma hai descritto bene com'è andata. Renzi, che delusione. Sì, mi riccordo, quanto eravamo entusiasmati abbastanza tempo fa del rottamatore, non ne resta più niente.
Inserito da Val il 08/11/2013 12:27:03
Matteo renzi non mi sembr amolto diverso dagli altri, almeno lui ha l'espressione a persone per bene
Inserito da alfredo il 08/11/2013 12:16:55
Detto tra noi, non riesco a capire il suo modo di scrivere caro Melani,lei è come si dice BRAVISSIMO, forse troppo, e dal momento che lo è - dal momento che in tanti fanno giornalismo- lei si diletta a confondere un po' le idee come le descrizioni "fabiesche" di certi personaggi politici e non. AMo il suo stile, unico e senza condizionamenti, credo che del panorama giornalistico, lei sia senz'altro il nuovo che emerge e che destabilizza. Continui così Alfredo
Inserito da sabyda il 08/11/2013 12:10:39
che vergogna..... fra tutti nn se ne fa uno buono.... ma dove vogliamo andare sempre con le solite false e le solite manfrine. Siamo il paese deriso da tutti, cerchiamo di essere costruttivi e nn di fare trasmissioni dove anche i più "scaci" percepiscono stipendi e contratti d'oro. Possibile che nn c'è nessuno, nessuno che si metta in testa di cambiare le cose in modo definitivo e in modo decisivo. Diamo la parola davvero ai lavoratori che chi ha davvero il lavoro è messo sotto torchio ed e' spremuto come quando si frangono le olive.... e chi nn ce l'ha va a raccattare i resti per le strade. Nn c'è ritegno a parlare sempre delle pensioni d'oro e di noi poveracci che forse nn avremo niente niente.
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