Anche la sinistra s'è desta: stop ai PM

Alfano «presto faremo una legge sulla responsabilità civile delle toghe»: gli crediamo?

Ma la cosa stomachevole è che i rappresentanti della pubblica accusa, cioè i veri artigiani di questi insuccessi giudiziari, se la cavino sempre non ammettendo mai l’errore ma...

di  

Alfano, come tanti altri prima, ha detto: “presto faremo una legge sulla responsabilità civile delle toghe”…

Per favore che sia, finalmente la volta buona, non ne possiamo più di sentirci ripetere lo stesso ritornello per poi, subito dopo, metterlo nel dimenticatoio.

Ma questa volta ci sono in mezzo personaggi non di destra e quindi…

Mi riferisco alla lettera di Leonardo Domenici, ex sindaco di Firenze, pubblicata ieri sul Corriere della Sera, attraverso la quale grida allo scandalo per esser stato fatto fuori dal sistema per via giudiziaria pur non essendo indagato.

Poi, Matteo Renzi, ha implorato a favore del grande amico Silvio Scaglia, ex presidente Fastweb, affinché sia realizzata questa urgentissima riforma della legge.

Indi è stata la volta di D’Alema, in merito al proscioglimento dell'ex governatore campano Antonio Bassolino, che ha testualmente affermato «trasformare i giudizi politici in fumosi atti accusatori non è cosa buona da parte della magistratura».

Ora, viene da pensare sia davvero un bene che anche la sinistra si stia accorgendo dei misfatti dell’italica giustizia, però viene anche da riflettere su tutti gli altri comuni cittadini che non sono sindaci, governatori, presidenti di aziende di telecomunicazioni o vip della politica.

Ma la cosa stomachevole è che i rappresentanti della pubblica accusa, cioè i veri artigiani di questi insuccessi giudiziari, se la cavino sempre non ammettendo mai l’errore ma, anzi, scagliandosi ancor più veementemente con l’indagato di turno come nel caso di Scaglia, ove il Pubblico Ministero ha emesso il mandato di arresto verso una persona il cui pericolo di fuga non sussisteva minimamente, dal momento che lo stesso Scaglia, essendo già in un paese estero, si era consegnato volontariamente.

Ve ne rendete conto?

Come può un PM di siffatto livello continuare ancora a esercitare, magari proseguendo nel fare danni umani devastanti, fregandosene altamente perché l’immunità lo protegge?

Alla fine ieri il Consiglio dei Ministri sembra aver preso la cosa sul serio annunciando, per bocca di Alfano, che «in ottemperanza con la sentenza della corte di Giustizia Ue, è stato previsto che in caso di violazioni gravi e manifeste dell'ordinamento della Ue da parte di organi giurisdizionali di ultimo grado, lo Stato ne debba rispondere direttamente».

Ora, c’è solo da sperare che questa presa di posizione che prevede che “lo Stato ne debba rispondere”, intenda per Stato i magistrati e non come accaduto sinora noi cittadini italiani.

No, solo per capirsi!