Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Una persona generosa è un individuo che agisce a favore di altri individui disinteressatamente e con gioia, considerando l'utilità e la necessità di quel contributo per quelle persone, sebbene alcune volte sia necessario uno sforzo.
È sempre più facile fare un atto grandioso per il quale dopo ci ammirino, invece che "semplicemente" donarci agli altri senza ottenere nessun credito.
La verità è che quasi tutti tendiamo a cercare il proprio splendore, il prevalere sugli altri e normalmente evitiamo di dare la nostra luce a chi né ha bisogno.
Dare senza aspettarsi nulla in cambio, donare una parte della tua vita, muoversi per gli altri, aiutare chi ha bisogno, dare conforto a chi soffre, questa è la generosità. E non è un valore passato di moda.
Fare qualcosa per gli altri può significare molte cose diverse: per esempio, cedere alcune cose, dedicare tempo, prestare i propri beni, perdonare, ascoltare… e tutti questi atti presuppongono una decisione in un dato momento.
Per esempio essere generosi col tempo significa decidersi di sacrificarsi per il bene degli altri, lasciando per un attimo da parte i propri interessi personali.
Le persone normalmente considerano il tempo solo per il suo rendimento, per i risultati che possono essere chiaramente, e a breve, portati a termine e, di conseguenza, stabiliscono criteri di poco valore intrinseco. Cioè, stimano il tempo per la quantità di denaro che possono guadagnare o per il numero di contatti professionali che possono ottenere.
Uno degli aspetti fondamentali della generosità è l'apprezzamento del valore di ciò che possediamo. A volte, la difficoltà è nel non identificare correttamente i nostri beni o le nostre possibilità.
Ciò si mostra chiaramente nelle espressioni “ non ho tempo per…”, “non potevo farlo se non ... ", ecc., in cui molte volte il problema non è la capacità, nell’arco temporale, nel know-how, ma una mancanza di fiducia nelle proprie potenzialità o la mancanza di stima di ciò che in realtà si è in grado di fare ...
Se la persona non vive la generosità con una convinzione profonda che gli altri hanno il diritto di ricevere il suo appoggio, difficilmente esisterà una generosità stabile in continuo sviluppo. Per tal motivo, è più importante il concetto di "darsi" che non quello di dare.
Possiamo darci, senza identificarci con ciò che abbiamo dato, senza simpatizzare con l'altra persona.
Una persona generosa si distingue per la disposizione naturale e incondizionata che ha per aiutare gli altri senza fare distinzioni; risolvere le situazioni che colpiscono le persone nella misura delle proprie possibilità, o cercare i mezzi per riuscirvi.
Per vivere meglio questo valore nel piccolo e nel quotidiano, è di grande utilità mettere in pratica determinate e semplici misure:
- provare a sorridere sempre. Nonostante il nostro stato d'animo e anche certe situazioni siano sfavorevoli.
- Se accessibile ai tuoi gusti personali, permetti agli altri che scelgano il film, il luogo di ristoro, passatempi, l'ora e il punto di ritrovo.
- Imparare a cedere la parola, il passo, il posto; oltre ad essere un atto di generosità denota educazione e cortesia.
- Compiamo i nostri obblighi nonostante la stanchezza e sempre con ottimismo, cercando il beneficio altrui.
- Usiamo la nostra abilità e conoscenze per aiutare le persone bisognose, cercando il bene loro.
- Quando sei preso da altra attività o stai aiutando una persona, non dimostrare fretta, stanchezza, fastidio o impazienza; se è necessario scusati ed offri il tuo contributo in un altro momento così da continuare l’opera intrapresa.
- Non dimenticare di essere semplice, fa' discretamente tutto senza annunciarlo ai quattro venti. Non vantarti di essere ricco o un grande impresario, aiuta sotto traccia.
Vivere con la consapevolezza di dare agli altri ci aiuta a scoprire in che modo possiamo essere utili nella vita dei nostri simili, raggiungendo la vera gioia e la soddisfazione di avere realizzato interiormente qualcosa di utile…per il prossimo.
Inserito da ghorio il 15/11/2013 20:21:17
Massimo Melani conferma di essere un poligrafo di vaglia. Viviamo in società diversa dal passato , come evidenzia nel suo commento sabyda ma, tutto sommato, esiste una gran quantità di persone generose. Basta guardare alle varie associazioni di volontariato che svolgono un lavoro davvero importante. Se non ci fossero questi volontari, il funzionamento di tanti servizi non potrebbe davvero avvenire. Poi lo Stato è pronto, come del resto, fa a tassare proprio questi sodalizi. Quanto al futuro ci vorrebbe davvero tanto romanticismo mettendo al bando il nostro egoismo, magari ripristinando quella società contadina, fatta di tantissimi sacrifici, ma dove il rispetto delle persone,l' essere vicini agli altri, era una norma imperativa ed una scuola di vita.
Inserito da sabyda il 15/11/2013 18:49:10
Io penso una sola cosa, il mondo è cambiato nn ci sono più quei piccoli valori di quando ero piccolina, mi ricordo con molto rammarico, quando vivevo in campagna e le famiglie erano veramente unite, ci mettevano intorno al focolare che era un momento di convivialita' estrema, la sera d'inverno oppure d'estate all'imbrunire allo scalino del marciapiede sull'aia, e i vicini ci raccontavano le storie a noi bambini.... nei momenti di bisogno erano ed eravamo presenti... tutti, pronti ad aiutarci,,,,nn sono trascorsi poi cos' tanti anni, ed ora cosa è rimasto la chiusura totale, totale ... di noi che pensiamo solo al nostro orticello.... no no ...nn lo vogliamo ammettere ma è cosi' purtroppo, con un profondo rammarico nn vedo molta positivita' e molta generosita'.
Inserito da bea il 15/11/2013 15:03:51
Bellissimo articolo, vai nel profondo di una illusione, oggi. L'altruismo, a mio parere, è quasi passato di moda, una comportamento sparito in gran parte. Sì, sappiamo cosa significa, l'hai descritto benissimo, conosciamo il valore, ma viene eseguito raramente. Mi riccordo dell'articolo, la giovanne donna a terra, nessun guarda, nessuno aiuta, tutti passano indifferenti, ignoranti. E' questo l'immagine della società di oggigiorno. Certo che ci sono persone che vivono ancora nella consapevolezza di dare agli altri, prima di pensare a se stessi, purtroppo sono rare.
Inserito da piccolo da Chioggia il 15/11/2013 14:46:29
l'altalena di Totalità. Massimo ci manda la colazione di traverso con l'articolo su squallidi burocrati che intercettano squallidi altri politici e ministri che squallidamente aiutano altre squallide figure di faccendieri che soffrono squallidamente in squallide prigioni cui non erano abituati perché menavano una probabile vita squallida di troppo ricchi forse nemmeno volti a qualcosa di mecenatismo o bellezza. una dialettica più che hegeliana senza però l'"aufheben" ovvero il superamento. ora con questo scritto ristabilisce un po' di equilibrio. e io ne approfitto per sbocconcellare appunto una mela. immagino di trarla dal giardino delle Esperidi. immagino sia Ebe concepita da Hera respirando una rosa a porgermela dalle sue mani. ogni scusa è buona per mangiare se si ha fame.
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