Editoriale

Berlusconi attacca (giustamente) la magistratura, ironizza su Alfano, e (purtroppo) non mette in discussione l'euro

Nel discorso al Consiglio Nazionale nessuna vera novità e da domani Forza Italia è all'opposizione

Simonetta  Bartolini

di Simonetta  Bartolini

opo lo "strappetto" di Alfano e dei suoi c'era grande attesa per l'intervento di Berlusconi al Consiglio Nazionale del partito.
Non ci aspettavamo niente di eclatante, ma speravamo in uno scatto di orgoglio politico, una proposta che desse speranza agli elettori della ricostituenda Forza Italia, un'alternativa vera a questo deludente governo che si inchina senza spina dorsale all'Europa della Merkel e finge di essere fuori dalla crisi (a parole).
Erano corse voci, alla vigilia dell'assise del centrodestra berlusconiano, di una dichiarazione del Cav contro l'Euro. 
Avevamo sperato di sentire dal palco dell'Eur la proposta shock (ma quanto benvenuta!) che Forza Italia avrebbe rappresentato tutti coloro che non ne possono più della moneta unica che ci rende vassalli dei voleri della Germania.
Invece  solo una esortazione alla Bce europea a farsi carico dei debiti dei paesi membri, ricordando di contro, che gli stati con maggiore debito del nostro (come il Giappone), ma gestori della propria moneta, possono evitare il default che stese l'Argentina che pagava in dollari (cioè una moneta che non gestiva come noi non gestiamo l'euro), stampando denaro.
Poi la lunga e condivisibile tirata sulla giustizia italiana. Anzi sul sistema dell'ingiustizia che addirittura ignora il principio essenziale del ne bis in idem per processare due volte la stessa persona sulla stessa ipotesi di reato introducendo piccole modifiche formali (e sì che ne abbiamo visti accadere di simili casi nelle procure piccole e grandi dell'Italia ostaggio dei giudici) per accanirsi su un individuo, rubandogli la dignità, il lavoro, l'onorabilità, quel poco di serenità che dovrebbe essere diritto di ciascuno; in una parola sottraendogli, con inspiegabile violenza, la vita. 
A proposito, è notizia di oggi il suicidio in carcere di un uomo accusato, ma ancora in attesa di giudizio, quindi a tutti gli effetti innocente per la legge, di estorsione (3500 euro!) ai danni della famiglia del presidente della Camera, Boldrini. In un paese dove l'umanità non sia morta verrebbe da compatire chi ha fatto la denuncia, e i giudici che hanno applicato con tanto accanito rigore la carcerazione preventiva rifiutando all'accusato i domiciliari; verrebbe da aver pietà di loro per i sensi di colpa che devono provare (se li provassero, ma non li provano) sentendosi la responsabilità della morte di una persona ancora a tutti gli effetti innocente -ma se fosse stata colpevole sarebbe stata la stessa cosa, non si può morire per 3500 euro che si è tentato di estorcere ad una famiglia afflitta da ingente patrimonio (anche una chiesetta del '600 a quanto dicono le cronache).
Ma in questo paese la pietà viene esercitata solo nei confronti di alcune categorie: immigrati, drogati, ecc. che ne hanno certo diritto, ma non l'esclusiva.
Dunque, tornando a Berlusconi, anche se non si può non condividere l'appassionato j'accuse alla magistratura, va detto onestamente che si trattava di un deja vu, buono a solidarizzare con quanti, troppi, sono e sono stati vittima dell'ingiustizia, ma politicamente un po' abusato.
Eppure Berlusconi nel suo discorso è stato attento al versante elettorale esortando i suoi a non inveire contro gli scissionisti in quanto futuri alleati nelle prossime (quanto prossime?) elezioni.
Chi si aspettava un attacco violento all'ex delfino, Alfano, è rimasto deluso, ma in questo caso Il Cavaliere ha giustamente applicato i principi della real politik lasciandosi aperte tutte le strade.
Il finale drammatico, chiuso rapidamente per il venir meno delle forze che ha fatto intervenire il suo medico personale ha dato al tutto un sapore intenso, ma alla fine poco significativo.
Cosa accadrà adesso? Berlusconi ha detto onestamente di non avere né aver mai avuto i numeri per far cadere il governo (a prescindere dalla scissione) per l'intervento a sostegno di Letta di un buon numero dei M5S saldamente attaccati a poltrone parlamentari e relativi emolumenti.
Dunque da ora in poi per la rinata Forza Italia sarà opposizione. 
Ma i giochi non sono chiusi, ci sarà il voto di sfiducia alla Cancellieri, e l'8 dicembre la probabile elezione di Renzi alla segreteria del Pd. Due passaggi che rischiano di cambiare gli equilibri, e le elezioni in primavera non sono ancora da escludere con certezza.

Piaciuto questo Articolo? Condividilo...

    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 17/11/2013 16:12:27

    Sulla rinascita di Forza Italia, la " scissione" del gruppo Alfano(Nuovo centrodestra)bisogna attendere gli eventi. Quello che è certo è che uno dei misteri degli ultimi 20 anni della cosiddetta seconda Repubblica sia la mancanza di coerenza sulle idee, una costante che va da destra a sinistra. Infatti il centrodestra ha predicato riforme, liberalismo, etc e poi alla fine non è cambiato niente. Il centrosinistra peggio ancora, ma qui c'era una coalizione di tantissimi partiti e non ha mai avuto al maggioranza che il centrodestra ha avuto dal 2008 al 2011 e anche prima dal 2001 al 2006. La questione dell'euro potrebbe trovare soluzione se le nazioni europee non fossero pavide, visto che sono 27 e la politica economica della Germania non è ben vista dalla stragrande maggioranza. Poi c'è la grande confusione degli economisti. Una volta bastava la lettura di un editoriale dei grandi economisti dei maggiori giornali per farsi un'idea della situazione. Adesso c'è solo grande confusione.Il Giappone stampa moneta con la Banca giapponese, in Europa questo ruolo dovrebbe averlo la Bce che, guarda caso, ha la sede a Francoforte. Le banche nazioni(per noi Banca d'Italia) non hanno più il compito di stampare moneta. Ma se il male di tutto è l'euro bisognerebbe essere coerenti. Invece sono almeno dieci anni che sentiamo o leggiamo dell'importanza dell'euro che ci ha salvato di situazioni che avrebbero potuto essere catastrofiche. Io ho molti dubbi ma i partiti anti euro sono considerati appestati e populisti. Insomma grande confusione. A questo punto urge , una volta per sempre fare chiarezza. Tra l'altro siamo stati anche presi in giro sulla questione euro nell'apprendere che gli stipendi della Germania sono doppi dell'Italia, ma quasi lo stesso in tante altre nazioni, compresa la Francia. Tutto questo con la favoletta che i costi da quelle parti erano doppi dell'Italia, il che non è vero, semmai sono inferiori a quelli praticati in Italia. Tutto questo per evidenziare l'esigenza che la classe politica attuale, invece di gingillarsi sulle vicende Forza Italia- Pdl, congressi e primarie del Pd, si decida ad affrontare i problemi del rilancio dell'economia italiana.

Inserisci un Commento

Nickname (richiesto)
Email (non pubblicata, richiesta) *
Website (non pubblicato, facoltativo)
Capc

inserisci il codice

Inserendo il commento dichiaro di aver letto l'informativa privacy di questo sito ed averne accettate le condizioni.