Editoriale

I partiti si scindono, il governo finge di fare e noi siamo vassalli, senza diritti, di un sistema vessatorio

Il cittadino ormai ha solo doveri e nessun diritto tranne quello di morire di fare i ridursi in miseria, benvenuti nell'Italia delle larghe intese

Simonetta  Bartolini

di Simonetta  Bartolini

ra poco meno di 10 giorni sulla testa degli italiani si abbatte una nuova mazzata, l'acconto Irpef pari al 100%. Ovviamente non è una novità, ma quello che fino a qualche anno fa era ingiusto ma tollerato e tollerabile oggi diventa insostenibile e vessatorio.

Intendiamoci, pagare le tasse è doveroso, ma se si tratta di un sistema virtuoso dove tutti pagano alla scadenza il dovuto.
Sappiamo tutti che ormai chi paga, chi è costretto a pagare senza sgarrare, senza errori, senza ritardi è solo il cittadino. 
Il cittadino ovvero il terminale ultimo della catena finanziaria è l'unico che non solo paga, ma viene sanzionato duramente in caso di inadempienza.
La pubblica amministrazione non paga i fornitori? Si fa una bella legge (invocando l'Europa e i doveri contratti con questa ignobile matrigna) e si stabilisce che i pagamenti avverranno a data da destinarsi, nel frattempo il cittadino che ha lavorato per lo Stato le tasse deve pagarle ugualmente anche se non ha visto un euro per i servizi forniti.
Avete un abbonamento con una compagnia telefonica? Guai a saltare o a ritardare il pagamento vi isolano immediatamente senza solleciti o avvertimenti preventivi (così se si tratta di un errore magari della banca o di un mancato recapito della bolletta per colpa delle poste o di chi l'ha spedita siete fregati), di contro la compagnia telefonica può sospendere il servizio per guai tecnici o per aggiornamento del sistema senza avvertirti e senza pagare dazio.
Idem dicasi per la fornitura di energia elettrica, gas, e servizi vari.
Le banche poi fanno quello che vogliono e anche in questo caso l'utente ha solo doveri.
Immaginate di fare un'operazione con i titoli che avete, poiché dovete pagare le tasse, e lo stipendio vi basta solo per vivere, con un mese di anticipo vi apprestate a erodere il poco che avete da parte spostando sul conto corrente il necessario per adempiere ai vostri obblighi con il fisco.
Andate in banca stabilite quando smobilitare e attendete tranquillamente. 
Fate male, perché nel frattempo l'impiegata è andata in ferie e non si è preoccupata di passare la vostra pratica ad un collega o di evaderla in tempo, così arrivate alla scadenza del pagamento e scoprite con orrore che sul vostro conto non c'è un euro, chiamate la banca e l'impiegata che è appena tornata dalle meritate ferie vi dice che no, i soldi ancora non ci sono perché lei era in vacanza.
Così voi diventate un cattivo pagatore e la banca potrebbe anche iscrivervi nel registro degli utenti a rischio. Certo potrete andare a protestare con il direttore ecc. ecc. ma nel frattempo avete perso tempo, fatica, rabbia, preoccupazione.
Non molto tempo prima dalla stessa banca vi avevano chiamato dicendo che dovevate spostare dei fondi perché il passaggio ad un gruppo diverso, nella fattispecie Intesa San Paolo, lo richiede. Voi vi recate in banca firmate un numero impressionante di carte chiedendo che i soldi di quei fondi siano spostati in altri fondi. Vi avvertono che prima debbono passare dal vostro conto.
Va bene, anche in questo caso fiduciosi ve ne tornate a casa. 
Già peccato che i fondi non transiteranno dal vostro conto per essre reinvestiti come credevate di aver disposto, ma rimarranno a vostra  disposizione sul conto corrente.
Se non siete tipi che controllano costantemente, e se siete liberi professionisti, quei 4000 euro in più che vedete sul saldo immaginate siano di qualche pagamento, poi, si sa, se ci sono i soldi si spendono, soprattutto se si vive in un paese come il nostro.
Fino a che non scoprite che quei soldi, miseri (ma non per voi) 4000 euro non sono stati mai reinvestiti. La solita impiegata o forse un'altra chissà se ne sarà dimenticata. D'altra parte era vostro interesse monitorare la faccenda e quindi inutile protestare.
E giá perché l'unico che ha solo doveri e nessun diritto è il cittadino.
Inutile tentare di cambiare banca, o il gestore telefonico o di altri servizi, il sistema non cambia. 
Controllare più attentamente e costantemente, certo, peccato che dobbiate anche lavorare, perché a voi sul lavoro non sono permessi errori, mancanze, distrazioni, il licenziamento è dietro l'angolo, il vostro datore di lavoro non aspetta altro che potervi allontanare, in maniera da assumere qualcuno che costi meno di voi, tanto c'è la fila, e ormai la qualità  che viene dalla vostra esperienza non vale più niente, voi siete solo un peso, a meno che non facciate parte di un circuito di eletti come i manager ben pagati per il solo fatto di appartenere alla lobby giusta, e ai quali non si chiedono risultati, se poi sono proprio disastrosi li si liquida con super bonuscite che manterrebbero una famiglia media per almeno 20 anni.
Ecco, noi cittadini siamo ridotti così, vassalli di un sistema vessatorio: nessun diritto, tranne quello di vedere chi dovrebbe cercare di assicurarci la possibilità di un'esistenza dignitosa, accapigliarsi, dividersi, litigare, cercare il piccolo potere per sopravvivere su quella dannata poltrona.
E al diavolo noi che li abbiamo votati

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    3 commenti per questo articolo

  • Inserito da Fabio S. P. Iacono il 22/11/2013 14:10:43

    L'abdicazione della Politica e dell'Economia elegge sul trono europeo la preoccupazione costante del "pareggio di bilancio" ed il sistema viziato Banca Centrale Europea-Banche Nazionali-istituti di credito nazionali, regionali + circuito primario e secondario finanziario risulta frutto della sinarchia universale, cioè il proposito di un nuovo ordine mondiale che in maniera più o meno indolore cancelli storia, cultura ed arte, piani differenziati e differenzianti di regioni, nazioni e continenti. La cassa di risonanza sociale trasmette così una vasta eco psicologica dagli effetti spesso devastanti sugli equilibri familiari. Il mondo del lavoro attraversa un momento di grande riflessione, in un tempo di "lavori a progetto" le banche acquisiscono titoli di Stato.

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 19/11/2013 15:40:01

    poscritto alla letterina di prima. non è facile trovare soluzioni. io da piccolo (anzi piccolissimo) di Chioggia qual sono posso solo dire questo ai Giangastoni lettori che come me che devono subire e subiscono: contrarre più che si possono le spese fatte a telefoni, gas e luce. anche a costo di sembrare in tempo di guerra (ma questo tempo è guerra solo in altra forma...) contrarre contrarre contrarre! nessuna pietà per i dolci annunci della pubblicità! acquistare solo il minimo di cui si necessita. se si vuol festeggiare: cioccolata e frutta che non si sbaglia! bar, bettole discoteche? per loro una bella proposta: chiudete e fate gli operai. manuali. basta dar soldi per bibite e gelati. fateveli in casa come i quadri astratti (dixit Longanesi!). spendere il minimo e anche meno. distruggere quelli che guadagnano solo a intermediare. se dovete dar via soldi dateli ai verdurai e panettieri produttori: mangiar non si sbaglia. ristoranti? chiudere. pizzerie? troppe. meno bastano e con qualità certificata e prezzi da mensa popolare. ossimoro? certo. contrarre! automobile? solo quando necessaria. vestiti alla moda? far guadagnare una "lobby" dai costumi sessuali leggermente differenti (eufemismo) che fa belle le troie anche se sono mediocri? meno soldi a loro meglio è mi pare... tanto son soldi che vanno nelle loro ville al mare o in piccole diversioni che non voglio precisare... contrarre! contrarre anche se Berlusca dice che è una pazzia: lo è pei suoi calcoli politici. un po' meno per le mie tasche... non è questione di antipatie politiche (io impolitico!). solo di sopravvivenza. mi pare di esser giustificato se dico così, vi pare?...è la verità... Simonetta_Maria Luisa, dimentica di aver lo stipendio fisso di docente universitaria. e immagina di essere disoccupata (come me) allegra (come me) malgrado tutto ottimista (idem)e voler sopravvivere. butta giù qui qualche idea o suggerimento. avrai un monumento. da me almeno. bacione a tutte, salutissimo a tutti.

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 19/11/2013 14:51:25

    articolo intelligente e insulso. stupidità intelligente avrebbe detto Evola.critiche anche giuste, forse, che però non propongono alcuna idea per come difendersi. ottimo carretto di parole spargipessimismo. e allora? che fare? manca il seguito...un consiglio, un suggerimento... se Simonetta-Maria Luisa ce lo dà, noi Giangastoni bacieremo dove cammina.

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