Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
In Sardegna regna il caos, con migliaia di sfollati a causa dell’alluvione.
Ma ogni volta che succedono queste tragedie una cosa è certa: il Presidente del Consiglio o il Capo dello Stato arrivano sui luoghi del disastro per dire che lo Stato c’è.
E’ vero, lo Stato, o meglio il Governo c’è sempre… a danno avvenuto.
Puntualmente è lì, sul pezzo, con le frasi di rito e la faccia compunta, magari imbarazzata.
Mi si dirà che non era prevedibile un simile nubifragio, che non erano previsti 440 millilitri di precipitazioni acquose, però ogni maledettissima volta è sempre la stessa storia: il suolo riassorbirà le acque e con esse il pianto di dolore per tutti i dispersi e si tornerà a parlare di Renzi, della Magistratura, di Berlusconi, di D’Alema e Alfano, senza programmare rimedi drastici e strutturali per evitare ancora analoghi accadimenti.
C’è, comunque, da sottolineare che la Sardegna circa un mese addietro era stata segnalata dalla Commissione Ambiente della Camera come una delle regioni che non si era adeguata ai Centri Funzionali Decentrati (CDF), creati per disporre i soccorsi nei casi di calamità naturale.
Parlando invece dell’Italia intiera sempre la Commissione Ambiente aveva diramato una nota che avvertiva che il 68% di tutte le frane del Continente si verificano nel nostro Paese.
Perché, dunque, dopo essere giunti a tali conclusioni non passare all’opera?
Perché non muoversi su tutta la penisola per accertarsi dei luoghi più a rischio e cercare soluzioni?
Ho sentito, ieri sera, in TV parlare di sfortuna, sì, certo, la sfortuna di avere una politica e un Governò così; la sfortuna di pensare solo ed esclusivamente ai propri interessi, facendo le facce mogie al momento e, dopo, magari ridersela tranquillamente; sfortuna avere delle menti che hanno cercato di convertire l’ospedale militare della Maddalena in un hotel mai inaugurato o, peggio, aperto.
Questi soldi non avrebbero fatto comodo per migliorare le aree sarde ritenute a rischio idrogeologico?
No, è meglio sperperarli e dopo contare passivamente le vittime di una catastrofe forse evitabile.
Basti pensare che l’Associazione Artigiani Piccole Imprese Mestre biasima, apertamente, il Governo attuale e quelli passati di avere raccolto a tutto spiano tasse dette “ecologiche” sui trasporti, sull’energia, sulle emissioni cancerose e via dicendo, raccogliendo dal 1990, anno dell’entrata in vigore di dette imposte, quasi 802 miliardi di Euro.
Volete sapere quanti ne sono stati investiti in provvedimenti risolutivi di risanamento?
Meno di 7, pari allo 0,9%...
E si parla di sfortuna!!!
Inserito da attilio cece il 21/11/2013 12:31:48
io ho deciso che non voterò più partito democratico. E cercherò pure di fare proselitismo in tal senso. Sono stufo di essere rappresentato da individui amorali quali letta e 'complici': mandiamoli a casa tutto chè poi, magari, debbono pure lavorare per vivere anche loro!!!!!!
Inserito da Fabio S. P. Iacono il 20/11/2013 15:58:40
Per macabra ironia della sorte l'unica regione d'Italia totalmente esente da fenomeni sismici è stata colpita dall'eccessiva concentrazione di precipitazioni piovose. Anche in questo caso purtroppo la storia antica, Olbia ad esempio era una depressione portuale in epoca romana, sovrapposta alle mappe geofisiche a disposizione della Protezione Civile, partorita all'indomani del sisma del 1976 in Friuli da Zamberletti e le Forze Armate in particolare i reparti del Genio, non si è rivelata "maestra di vita" per il presente ed il futuro. Il limite della previsione scientifica delle calamità naturali è ancora difficile da individuare nonostante lo slancio in avanti della Magistratura in Abruzzo, la comunità scientifica si è stretta intorno ai tecnici "indagati" dalla procura. Se i terremoti non si possono forse ancora prevedere con precisione, le precipitazioni piovose invece sì. Il denaro per la Sardegna è stato stanziato, ora però bisogna seppellire i morti.
Inserito da bea il 20/11/2013 13:54:55
Grazie Massimo, questo fa la differenza fra Totalità e tanti altri giornali: non solo guardare dietro le quinte, ma spiegare, analizzare e criticare con parole precise, talvolta pungenti... Non solo questo articolo sulla tragedia in Sardegna dimostra che il vostro spettro di trattare qualsiasi problema è particolare, eccezionale - giornalismo obiettivo, direi! Complimenti.
Inserito da Brigida38 il 20/11/2013 12:01:11
Vorrei che tutti i politici usassero qualche volta il cuore e la ccoscienza!
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