Equità fiscale?

Tasse agli immigrati no, tasse agli italiani sì

Odiosa demagogia da lotta di classe, e privilegi garantiti ai soliti

di  Totalità

Tasse agli immigrati no, tasse agli italiani sì

Se non fosse perché ogni notiziario è un bollettino di guerra, aumenti a raffica: autostrade, benzina, luce, gas, inflazione (sì anche quella) e dunque, a ricasco, aumento quasi quotidiano di tutti gli altri prezzi, sembrerebbe una commedia dell’assurdo. Roba da far impallidire Achille Campanile.

Chi non fa la spesa al supermercato, dove non si parla con l’esercente, si sente dire ogni giorno dall’ortolano, del mercato, o dal pescivendolo, o macellaio, che questo prezzo vale per oggi perché, finite le scorte, il costo della merce aumenterà.

C’è da aspettarsi ogni settimana di dover fare il resoconto degli aumenti e poi maledirsi per non aver studiato bene alle superiori la storia di Weimar, come era andata? Come stava quella storia del pane comprato con una cariola di monete? E poi cosa succedeva? e Hitler cosa aveva a che vedere?

Non voglio infelicitarvi più di quanto sia necessario, chi vuole, visto che sta leggendo un testo on line, può digitare Weimar o Repubblica di Weimar su Google o sul nostro “cerca la parola che non conosci”, e fare i debiti paragoni…

Dunque la situazione, ormai è chiaro per tutti, è drammatica, noi ci avviamo ad una povertà che ancora non sappiamo immaginare ma che fra non molto ci metterà in ginocchio.

In questa situazione, che ormai non è più un mistero per nessuno, qual è stato l’argomento del giorno dibattuto dai politici e dai “tecnici”? La tassa di soggiorno per gli immigrati.

Una tassa introdotta, anzi prevista perché ancora non era stata applicata, dal governo Berlusconi, e che era stata pensata per chiedere anche agli immigrati di stanza nel nostro paese di contribuire al costo della loro presenza. Con quei soldi era previsto che si finanziasse il rimpatrio di coloro che in Italia non possono e non devono rimanere.

Il prof. Monti vuole togliere quella tassa, e magari aumentarne qualche altra per far pari, ovviamente quelle aumentate le pagheremo noi cittadini italiani.

Sì avete capito bene, Monti, che mette una tassa al giorno e qualche volta anche più di una, decide di togliere una tassa e la toglie agli immigrati. Ma quel che è peggio è la giustificazione: loro sono poveri!

E noi? Noi siamo ricchi? Forse lo eravamo, ora non più anzi. Solo Berlusconi poteva dire che l’Italia è un paese di benestanti che affollano i ristoranti, peccato che quelli che ormai possono cenare fuori regolarmente o viaggiare, o spendere sono una minoranza, che si avvicina all’élite.

È mai possibile che Monti abbia dato retta a Berlusconi solo per quanto riguardava la presunta ricchezza dei cittadini dello stivale? Cioè Berlusconi ha detto la stupidaggine più grossa di sempre e Monti gli è andato dietro proprio su quella? Da non credere.

Almeno questa volta qualcuno della politica di un tempo ha protestato: la solita Lega e Gasparri per il Pdl.

Cari lettori, non si può andare avanti con tanto dilettantismo demagogico che si trasforma in persecuzione della presunta ricchezza. Gli evasori devono pagare le tasse, i privilegiati cui lo Stato paga stipendi da capogiro (manager di Stato, dirigenti, super-funzionari, o  semplici stenografi dagli emolumenti incredibili) dovranno rinunciare a un po’ di privilegi: rassegnandosi al fatto che il lavoro di un maestro di scuola elementare, che forma i nuovi germogli della società, non è meno importante di stenografare le alate parole di un parlamentare o di un ministro. E se il suo stipendio è già più alto di quello di un professore di Liceo o di un ricercatore universitario, non si capisce perché debba anche godere di privilegi come le vacanze in isole esclusive dell’arcipelago toscano proibite ai comuni mortali, ma aperte ad una colonia di commessi del Senato e della Camera.

In compenso abbiamo sentito del blitz a Cortina di 80, diconsi 80, uomini dell’ Agenzia delle entrate.

Il risultato è stato che i ristoranti e i negozi hanno emesso finalmente gli scontrini fiscali, e questa è cosa buona e giusta. Meno comprensibile, e dal fastidioso odore di vessazione di classe, il controllo delle macchine di lusso, dal quale sarebbe venuto fuori che il 21% di quelle presenti nella perla delle Dolomiti sembrerebbe appartenere a nulla o poco tenenti (in senso economico non militare ovviamente).

Questo è roba da Stato di polizia, da Terrore fiscale. Sapete cosa accadrà? che la tanto decantata sobrietà sarà apparentemente adottata anche dai veri evasori fiscali, che peraltro sono convinta già la pratichino in parte, e faranno come gli arabi con le donne. Il patria le obbligano a tenere il velo, a vestirsi castigatissime, a non incontrare uomini che non siano il legittimo marito, neppure per prendere un caffè ; poi, quelli che se lo possono permettere, vanno in Svizzera dove hanno soldi e residenze e lì le loro mogli, ed essi stessi, possono finalmente vestirsi come preferiscono, fumare e bere alcoolici.

Finirà così, e Monti, pur continuando ad avere le casse svuotate dai costi assurdi della politica e non solo, penserà di aver vinto la sua battaglia contro l’evasione riducendo tutti in povertà! Peccato che i soli veri poveri saremo noi del ceto medio e gli immigrati.

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