Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Dieci milioni di italiani che hanno espresso la loro preferenza a Berlusconi oggi, dopo la decadenza, si renderanno conto che il loro voto non è servito a niente, non serve a niente e non servirà mai a niente.
Dieci milioni di persone che, ben sapendo della pressione della magistratura su di lui, hanno continuato a seguirlo e a credergli, come fosse un figlio, un fratello, un padre o una madre.
Hanno intuito che sicuramente qualcosa può aver fatto, e sicuramente così è successo, ma se le imputazioni più gravi riguardano il processo Ruby e quello Mediaset, o le telefonate con oggetto Unipol, non essendo dei cerebrolesi, hanno anche capito che non ci sono mai state prove schiaccianti da dover portare la giustizia a trattarlo come tutti sanno.
Adesso siamo di fronte alla più grande svendita di un Paese che mai sia stato visto prima: la triade dei negozianti, Napolitano, Letta, Alfano trasferiranno ciò che rimane di questa Italia nelle mani dei pubblici uffici -o cancellerie che dir si voglia- stranieri, fino alla subordinazione totale verso i loro interessi, che non saranno certo quelli del Bel Paese.
Quanto sopra tramanda alla storia la spregevolezza di un’arte di governare pusillanime che ha accettato e autorizzato che un organo dello Stato possa governare la giustizia esclusivamente a fini politici.
La mossa che Forza Italia ha compiuto a favore del suo unico leader è un gesto di onestà dovuta al proprio elettorato, gesto definito non importante da Alfano e dalla sua ghenga, che preferiscono condividere un percorso con un governo che continua la sua marcia di distruzione del cittadino con tasse sempre più pesanti e che non sta facendo assolutamente nulla in merito alle riforme di cui il Paese ha estrema urgenza.
Il Governo Letta, il potere esecutivo di larghe intese, si è dimostrato lontano anni luce dal concetto di democrazia. E’ l’espressione sotterranea di un regime dittatoriale, che pur non imponendosi compiutamente deride il cittadino, mascherandosi da democrazia.
Un “governuncolo” non eletto, che gonfia il petto e si autolegittima, grazie anche al tifo deciso e costante del Capo dello Stato.
Governo inetto nella sua totale capacità di agire, tira a campare grazie a certe infiltrazioni endovenose di mala giustizia. Che talvolta si trasformano in vere e proprie assunzioni di supposte.
Furbescamente stravolge la Costituzione con una maggioranza risicata e sufficiente a non doversi legittimare davanti ai Cittadini.
Il tutto si trasforma in un’interpretazione capziosa e fallace della politica, praticamente una forma di autocrazia, ma che subdolamente si vuol far passare per governo del popolo.
Continuiamo così e la Merkel dell’Italia ne farà un sol boccone.
Inserito da ghorio il 27/11/2013 17:52:48
Quand'ero giovanissimo, fine anni 60, anche i giornali moderati criticavano i politici di area che non erano coerenti con le loro idee. Adesso vedo troppa adulazione. Infatti , non si tratta di scegliere tra buoni e cattivi deve sempre prevalere l'interesse dell'Italia. Nella vicenda di Silvio, il Cavaliere, non mi pare che a prevalere sia stati sempre l'interesse dell'Italia. Non solo: i cosiddetti moderati si sono dimenticati spesso dei loro principi e dei loro valori. Faccio un esempio. la nascita delle regioni aveva visto la destra di allora, chiamiamolo centrodestra contrarissima, nonostante Bassetti per la Lombardia annunciasse la nuova California. Poi il centrodestra è andato al potere e ha sposato la causa delle regioni, macchina mangiasoldi, in nome delle poltrone. Potrei continuare con tante prese di posizioni dei privilegi, l'ex onorevole Raffaele Costa è stato l'antesignano dei vari Rizzo e Stella, poi, una volta al potere, tutto dimenticato, comprese le cosiddette province autonome di Bolzano e Trento.
Inserito da donna di fiori il 27/11/2013 17:37:27
ha ragione bea, è intelligente e di bellapresenza
Inserito da piccolo da Chioggia il 27/11/2013 17:12:27
non ascoltare le sirene imbellettate della lettrice qui sotto (simpatica lo stesso perché sta su questa nostra barchetta di matti...das narrenschiff...)
Inserito da bea il 27/11/2013 16:27:03
In questo teatrino politico con politici incapaci ovunque guardi, ove la vera politica mi sembra in ultima linea, forsé ci vorrebbe un uomo forte... E mi viene in mente: Massimo, perché non vai in politica, fatti candidare, un uomo come te potesse rappresentare il politico onesto, convincente, responsabile.... per una destra giusta e pulita! Non ne hai voglia? Ma: It's a long way to Tipperary...
Inserito da stefano o il 27/11/2013 15:00:59
Per quanto riguarda l'Europa: sono abbastanza euroscettico, ma i problemi che abbiamo sono causati dalla classe politica italiana, tutta intenta ad aumentare il debito pubblico per clientelismo, da Giolitti in poi. La colpa non è della "cattivona" Merkel bensì del comunismo oggettivo attuato in tutti questi decenni dai politici italiani. Per quanto riguarda Berlusconi: fermo restando che la magistratura italiana è politicizzata e di sinistra, ed è intrinsecamente eversiva, è un fatto che Berlusconi sia una patologia, i dieci milioni di elettori di centro-destra chi altri avrebbero dovuto votare? Silvio si è auto-imposto all'elettorato di centro-destra, che ha votato Berlusconi perché necessitato, tutte le alternative sono state cancellate da Silvio stesso, peraltro sei milioni hanno alla fine dovuto prendere atto che Berlusconi non ha mantenuto ciò che aveva promesso e hanno abbandonato il PDL. Letta poi l'ha voluto Silvio, ed anche l'anti-europeismo viene in evidenza soltanto ora, dato che Berlusconi non può che stare all'opposizione, se non c'era la decadenza Silvio restava al governo, come ringraziamento al PD. Sulla democrazia incompiuta (o meglio, compiuta solo a sinistra) sono d'accordo con Melani, ma la cura non consiste certo nell'affidarsi alle piroette di Silvio...
Inserito da Fabio S. P. Iacono il 27/11/2013 14:03:39
La "lady di ferro" britannica per anni in sella al conservatorismo liberale non è stata politicamente messa da parte dall'opposizione laburista, ma dalla stessa compagine di sua appartenenza ideale. Premettendo che il Legislatore italiano repubblicano non a caso aveva previsto una sana immunità parlamentare...Silvio Berlusconi, forte di falchi e lealisti, avrebbe dovuto dimettersi all'indomani della sentenza di Cassazione, ricorrere alla Corte Europea di Giustizia ed accettare gli arresti domiciliari non essendo portato per i servizi sociali. Ma il cavaliere da imprenditore cresciuto sotto l'ombrello del PSI è divenuto un discreto uomo politico, Putin ed il conservatorismo occidentale, non il PPE, non a caso lo stimano, ma non ha il calibro dello statista. Da conservatore occidentale potrà guidare la sua creatura nata quasi venti anni addietro anche senza seggio parlamentare e quando deciderà di rimediare all'errore alfaniano e finiano investirà Fitto come leader.
Inserito da piccolo da Chioggia il 27/11/2013 11:57:43
detto quanto sotto la lotta di Silvio contro i suoi persecutori giudiziari è una comoda partita a bridge in un bell'albergo della riviera o di St Moritz. sono entrambi espressione della medesima classe dominante. a noi nulla viene né di vantaggio né di svantaggio. Silvio è simpatico e lo è soprattutto quando fa ridere colle sue intemperanze d'alcova perché è il primo dei fessi a credere nella redenzione delle troie. ma non ha combinato nulla per noi. non ha riformato nulla. ha fatto una figura di servo con la questione libica pur essendo amico del dittatore di Tripoli. se si dimetteva allora e scaricava la guerretta sulle spalle del Quirinale che doveva rifarsi vergine dopo le sviste del 56 in Ungheria avrebbe avuto il popolo dietro di lui che gli perdonava tutte le puttane che voleva... ma ha voluto star sulla sèggiola e ha perso la faccia...e i giudici ora prevalgono. e i suoi ex-amici anche. l'amicizia con Vladimiro gli avrà insegnato qualcosa in termini di attenti a guardarsi le spalle? pare di no... a me non importa molto in fondo comunque. che ci sia in ballo la democrazia è una scemenza senza eguali. la democrazia è in mano a chi può comprare: voti, pubblicità, amici, tutto... e io (pronome-pavone rammenta Giuliotti) compro a mala pena il tucciolin di pane che fra un po' mi sbocconcello con patate e radicchi rossi. buon appetito a tutti i lettori di Totalità dunque che ci si rivede alle prossime battute... (avviso ai benevoli lettori del nostro simpatico giornale: le mie chiacchere sulla politica son quelle di un perfetto impolitico. non ne so nulla e anche me ne disinteresso. ho verificato che tutte le partite si svolgon su altri tavoli e io son solo lo spettatore che vede si e no le carte d'un solo giocatore che comunque non sono io. dopo questa constatazione disarmante ho capito che non val la pena prendersela più di troppo. cerco però di sottrarmi con vari mezzi alle lusinghe che contengono il coltello affilato di future vessazioni economiche contro di me. e anche cerco di esser il più possibile autarchico. perché credo che le vessazioni consumistiche e di sfruttamento spietato inflitte ad altri poi ti ritornano quando meno te l'aspetti...)
Inserito da piccolo da Chioggia il 27/11/2013 11:32:35
un complimento dovuto a Loredana. mostra di vivere con senso storico. è una lettrice attenta e riflessiva. io però rivolto nell'esatto inverso la sua semplice rudimentale ma efficace considerazione. sto studiando da tempo e ditemi pure con lo spirito d'un sempice dilettante quell'italia degli staterelli ante 61. ho pure, in questo, una sorta di simpatia sentimentale (Chioggia è sotto l'Asburgo fino al 66). la prima domanda che pongo a me stesso è questa: dopo quelle date fu fatta l'italia. e gli italiani? su quali basi si unirono popoli che eran differenti e accomunati nemmeno del tutto da una lingua frantumata in splendidi dialetti ricchi in molti casi di letteratura (Napoli, Roma, Venezia, Milano etc) ? a vantaggio immediato di chi fu quest'unità? parlo non in senso sentimentale quale quello di aver levato le curiose pittoresche barrierine della dogana a Rovigo fra Asburgo e Savoia (66) o fuori Reggio fra il Duca di Modena e lo staterello modello dell'indimenticata Maria Luigia dei parmensi (59) ma dico nel senso durissimo e spietato del calcolo economico. di quali classi produttive ed elitarie fatte di possidenti, burocrati e aristocratici con un occhiolino verso il capitale fu trampolino d'ascesa in cospicue rendite l'unità? se mi piace veder gli alpini di pattuglia nelle città della Venezia, cosa che rassicura i cittadini e a volte anche entusiasma, molto meno mi piace veder spuntare la divisa nera dei carabinieri che sempre ricordano uno stato che nove volte su dieci viene a creare rogne e vessazioni... ma torno a dire: a vantaggio di quale classe - e lo dico senza timore di passare per bolscevico- ha funzionato l'unità e lo stato che essa si è costruito a propria immagine e somiglianza?
Inserito da ghorio il 27/11/2013 11:02:38
Una correzione doverosa: il centrosinistra ha fatto le modifiche del Titolo V per blandire Bossi, sulla base della considerazione di D'Alema che giudicava la Lega "una costola della sinistra".
Inserito da ghorio il 27/11/2013 10:57:48
La mia posizione sulla vicenda Berlusconi si differenzia da quella di Massimo Melani. Il Cavaliere ha fatto molti errori, quando è stato al governo, compreso quello di non aver fatto la riforma della giustizia, con una maggioranza schiacciante. Sulle riforme in genere poi è stato condizionato dal suo alleato prediletto, la Lega. Anche con il governo Monti, quanti errori: prima lo sponsorizzava come capo del centrodestra, poi lo rinnegava. Non parliamo poi della legge Severino, prima approvata e poi si discetta sulla decorrenza. LO stesso dicasi del governo del duo Letta-Alfano: da aprile ci viene ripetuto l'esigenza di appoggiarlo perché l'Italia ha bisogno di un governo. Poi adesso arriva l'uscita con la nuova sigla di Forza Italia. Certo questo governo non mi piace perché non ha fatto niente per rilanciare l'economia, ma è necessario che venga fatta una nuova legge elettorale, vengano cancellate le province e vengano adottati provvedimenti che rilancino l'economia, oltre a qualche riforma costituzionale, ovvero modifica in particolare del Titolo V per ridimensionare le regioni, dopo quelle modifiche del centrosinistra per blandire Prodi. Ultima cosa andare a letto con le donne, compresa Ruby, non mi scandalizza, ma bisogna farlo con discrezione e attorniarsi di persone non a livello di gossip quotidiano. Certo la magistratura monta processi a dismisura ma le responsabilità sono di coloro che non hanno mai ridimensionato il loro potere, compresi i privilegi. Adesso il Cavaliere annuncia che scende in piazza , avanti con le proteste: si potrà contribuire a rifare l'Italia. UN'Italia che negli ultimi 6 mesi ha discettato sulla sua decadenza e sulle primarie del Pd e relativi congressi periferici. Se so pensasse di più ai problemi degli italiani sarebbe cosa buona e giusta. Un' ultima cosa. spero che l'egemonia tedesca venga ridimensionata, una volta per sempre da questa Europa sempre più pavida ad affrontare i problemi.
Inserito da Loredana il 27/11/2013 10:42:49
Quindi, non sembra cambiato molto da poco prima del 1861, quando eravamo divisi in staterelli sotto il controllo di spagnoli, austriaci, francesi, e di tutti quelli che venivano a dare un'occhiata e trovavano di gradimento il territorio italiano. I nostri avi romani si stanno rivoltando nelle polveri, vedendo in cosa abbiamo trasformato l'impero che avevano creato.
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