Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Un giudice lavora in media 1.560 ore l’anno, 4,2 ore al giorno.
Ma, quando tocca l’apice della carriera, intasca quasi il quintuplo di un normale cittadino italiano.
C’è da dire poi, come spiega ampiamente il libro di Stefano Livadiotti, “Magistrati L’Ultracasta”, edito da Bompiani, che i vari esami per gli avanzamenti di carriera sono una vera e propria farsa: li supera il 99,6% dei candidati.
Il CSM è arrivato addirittura a perdonare il magistrato sorpreso con un minorenne nei bagni di un cinema milanese.
La sentenza, costata allo Stato 70 miliardi di lire, ha sancito l’innocenza del pedofilo perché tre anni prima aveva picchiato la testa; quindi ogni volta che uno sbatte il capoccioneè libero, in seguito, di stuprare e portarsi a letto minorenni a iosa.
Secondo il libro di Livadiotti quella dei giudici e dei PM è la capostipite di tutte le caste.
Una nazione nella nazione, amministrata da correnti che si assegnano vicendevolmente le poltrone grazie a un’irremovibile logica di spartizione di posti di lavoro e di incarichi pubblici secondo criteri non professionali, ma essenzialmente politici e partitocratici, sino a imporre l’agenda alla politica.
Le ultime vicende stanno testimoniare quanto sia reale il contenuto di questo libro.
Un organizzatissimo apparato di potere che, ostentando sovente il sacrosanto gonfalone dell’indipendenza, e facendo pungolo sull’immagine dei tanti veri magistrati-eroi, è arrivato a fortificare la cittadella della giustizia, cancellando ogni forma di meritocrazia e assoggettando per i propri affiliati un’altissima montagna di benefici.
Insomma, un vero e proprio Eldorado di privilegi, ove l'assenteismo è paragonato a quello degli uffici del catasto e la scala mobile non è stata mai abrogata; in cui persiste l’indecenza delle ferie lunghe come vengono date a scuola; i variopinti interessi correntizi nelle inaccessibili e segrete stanze del Consiglio Superiore della Magistratura, luogo in cui un mese di lavoro dura tre settimane; i verbali dei verdetti beffa della sezione disciplinare, che scagiona persino chi dimentica un detenuto in carcere; i dati drammatici sulla giustizia più dispendiosa e scarsa del mondo occidentale; dove toga nera o rossa che sbaglia non paga mai.
Ora come ora la vera fortuna non è di vincere al super enalotto o al gratta e vinci, ma di non incappare mai in questa trappola mortale, ove mentre stai patteggiando una pena, alle spalle stanno preparandoti un altro avviso di garanzia così da distruggere la tua vita e quella delle persone che ti amano…
Macché Super Enalotto, macché Gratta e Vinci…
Inserito da Loredana il 02/12/2013 11:57:03
...ah, questa mi mancava. E' sufficiente dire di aver sbattuto la testa qualche tempo prima, e tutti i propri crimini vengono perdonati. Uhm, la Chiesa poco prima dell'affissione di Lutero si comportava più o meno così, ma il suo dominio era soprattutto l'oltretomba. Credo che per leggere questo libro avrò bisogno di una buona scorta di digestivi e antiacidi. Magari anche qualche anti-infiammatorio, non si sa mai.
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