Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Ieri vari gruppi di persone deluse, genericamente definiti «Forconi», avrebbero dovuto assaltare nientemeno che lo Stato medesimo, avendo come traguardo prefissato la caduta del governo, la destituzione di tutti i politici e la morte della globalizzazione.
In effetti, in quasi tutto il Paese, si sono svolti cortei di protesta e manifestazioni più o meno violente; sono stati eretti presidi, blocchi autostradali, ferroviari, e ci sono scappati gli immancabili feriti in quel di Torino.
Nessun golpe o rivolta o avanzata paramilitare da Quarto Stato, ma drappelli di gente, fino a quasi duemila, sempre nella città della Mole.
Tutto ciò ha portato, comunque, molta tensione e disagi a non finire per i cittadini.
Tutti i media hanno parlato di questi movimenti, ma senza ben spiegare cosa realmente vogliano.
Il tutto ha a che fare, in primis, con l’autotrasporto, e con il problema dell’agricoltura.
Gli slogan urlati a gran voce sono stati «Tutti contro la classe dirigente che vuole sempre farci pagare il conto» e « abbattiamo l’ipocrisia dei nostri politici».
Andando più sul concreto le richieste dei “Forconi” riguardano la defiscalizzazione dei costi dell’energia elettrica e lo stop immediato alle procedure esecutive di Equitalia.
Perché «Forconi»?
L’anno passato detto movimento , con a capo Mariano Ferro, aveva inginocchiato
la Sicilia con blocchi che ostacolavano anche i rifornimenti di carburante.
Quella contestazione è rimasta talmente nella mente di tutti che, alla notizia di una nuova protesta, ora a livello nazionale, il ministero dell’Interno e altre istituzioni hanno comunicato che stavolta non ci sarebbe stato alcun blocco stradale e il benché minimo atto di violenza.
I contestatori, allora, spaventati si sono subito affrettati a promettere che si sarebbero mossi in piena armonia con i permessi di polizia, affermando che «i violenti li cacciamo noi».
I Forconi, intanto, hanno deciso di continuare questa loro battaglia a oltranza, sicuramente fino a venerdì.
Oggi, per esempio, alle 17 dovrebbero essere, se ce li fanno arrivare, a Roma, per organizzare il grande accerchiamento di domani, quando Letta farà il suo discorso sulla fiducia.
Ieri non è mancata neppure la scena da libro Cuore quando a Torino, due poliziotti, si sono tolti i caschi e i Forconi intorno a loro li hanno abbracciati e applauditi.
E Grillo né ha subito approfittato dicendo la sua : «Bravi ragazzi. Le forze dell’ordine provengono dal popolo di cui fanno parte». Pasolini docet.
Da subito, l’uscita di grillo e certe interpretazioni date dai media al gesto, sono parse una grande cretinata acchiappa citrulli, perché non è possibile credere che dei rappresentanti delle forze dell’ordine, nel momento in cui la manifestazione assume i caratteri della violenza, si sfilino il casco per solidarietà con il popolo.
Una vera e propria cavolata, una grossa bugia, una balla.
Pur tuttavia nel circo mediatico dell’informazione si è fatto a gara per far passare i due agenti quali complici di un comune sentire dei manifestanti.
La realtà, come ha tenuto a puntualizzare la dirigenza della polizia, era invece ben altra: ricacciato l'assalto ad Equitalia e rientrati per un attimo gli scontri, i celerini si sono semplicemente rilassati togliendosi il casco e rimettendo i manganelli.
Beh ma vuoi una notizia da Libro Cuore alla pura verità?
Inserito da bea il 10/12/2013 12:56:04
Grazie per l'analisi di questo sciopero "generale", non avevo capito bene lo scopo, perché ne sono troppi! Capisco cosa vogliono i Forconi, ma tutt'altro è una miscella di scopi, contro il governo, la corruzione... Molto sconcertante. Soltanto mi piace che c'è un movimento, i cittadini si sono svegliati anche se non in millioni, ma penso che per la maggior parte era un buon divertimento di participare, disturbare la vita quotidiana con disagi ovunque. C'erano anche quelli dell'estrema destra, gli ultra di calcio, sempre gli stessi che fanno rumore. E quelli, contro chi era diretta la protesta, se ne fregano, se la ridono. Non ho letto ancora un'opinione di un politico. Mancavano le idee precise. Ho letto il flyer, e mi sono chiesta a che cosa dovrebbe servire. A niente, mi pare.
Inserito da ANGELA il 10/12/2013 12:16:12
a rivolta secondo me ha riunito gli italiani scontenti , poliziotti compresi. la manifestazione è stata pacifica perchè erano ammesse solo bandiere tricolori, gli stessi sindacati di polizia hanno rilasciato dichiarazioni di solidarietà totale con i manifestanti. questo è quanto ho letto tramite il web dai vari presidi. la foto è ormai diventata un emblema. D altra parte ieri ci si è serviti di Renzi per evitare di parlare dell argomento che forse, se si riesce a tenerla pacifica, forse a qualcosa può servire.
Inserito da SABYDA il 10/12/2013 12:09:06
Grillo si vede che viene dallo spettacolo,.... infatti la commedia italiana... è proprio al nostro caso. La farsa mediatica è sempre in atto, in qualunque momento e in qualunque luogo, specialmente nella nostra nazione, fa molto audience una scena del genere e soprattutto hai ben descritto, come fosse il LIbro Cuore, ma la verita' è che manca il vero coraggio per affrontare la realta' o che uno si trovi dalla parte dei manifestanti o che uno si trovi dalla parte dei manovratori di burattini, cioè classe dirigenziale...
Inserito da sabyda il 10/12/2013 12:08:31
Grillo si vede che viene dallo spettacolo,.... infatti la commedia italiana... è proprio al nostro caso. La farsa mediatica è sempre in atto, in qualunque momento e in qualunque luogo, specialmente nella nostra nazione, fa molto audience una scena del genere e soprattutto hai ben descritto, come fosse il LIbro Cuore, ma la verita' è che manca il vero coraggio per affrontare la realta' o che uno si trovi dalla parte dei manifestanti o che uno si trovi dalla parte dei manovratori di burattini, cioè classe dirigenziale...
Inserito da sabyda il 10/12/2013 12:08:15
Grillo si vede che viene dallo spettacolo,.... infatti la commedia italiana... è proprio al nostro caso. La farsa mediatica è sempre in atto, in qualunque momento e in qualunque luogo, specialmente nella nostra nazione, fa molto audience una scena del genere e soprattutto hai ben descritto, come fosse il LIbro Cuore, ma la verita' è che manca il vero coraggio per affrontare la realta' o che uno si trovi dalla parte dei manifestanti o che uno si trovi dalla parte dei manovratori di burattini, cioè classe dirigenziale...
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