Il truzza style

Dall'Italiota al dresscode della tamarra

Dalla cura del corpo, all'abbigliamento, al make-up: il mondo dell'eccesso!

di LORD BRUMMELL

Dall'Italiota al dresscode della tamarra

Abbiamo parlato a parte dell’italiota e del suo modus vomitandi di porsi agli altri, ora tocca alla donna tamarra o truzza o rozza che dir si voglia.

Nelle donne lo stile tamarraè da anni ben radicato; esse sono persone di età molto varia che si vestono, ma soprattutto si propongono, in maniera appariscente e villanamente sensuale.

Tra di loro si sono create un vero e proprio dresscode per distinguersi dal resto della comunità femminile.

E’ per questo che vi farò conoscere labbigliamento adeguato di una ragazza truzza, di cui ne va orgogliosamente fiera.  

Se qualcuna delle lettrici si sentisse particolarmente portata ad aderire al tamarra style è pregata di rispettare questi pochi e semplici contenuti per apparire come una di loro.

Principi del truzza-style: la cura maniacale del corpo

In primis, correre immediatamente a farsi un abbonamento ad una serie di solarium nel centro estetico più vicino.

La tamarra doc deve necessariamente essere abbronzata sia d’estate che d’inverno, come in primavera e autunno.

Il corpo, o body come esoticamente ama chiamarlo, deve risultare scolpito nel marmo. 


E il seno dovrà essere la parte più curata anche se già ben fornita da madre natura; in questo caso tenderà a indossare una camicetta a V vistosissima, nel caso –invece- non sia molto prosperoso, via all’acquisto di un super push up con abbinato il perizoma più trend, per lei, del momento.

Vestiario tamarroide al femminile

L’abbigliamento dovrà risultare 24ore al giorno strabordante ed eccessivo.

Tette, come già detto, in risalto maximo e, quindi, spazio alle camicette dai colori accesi, ampiamente scollate e trasparenti sia con sole o con la neve.

Anche i blazer, portati dalla truzza di turno, dovranno mettere in evidenza il décolleté, guai coprirlo anche se fosse sulla cima dell’Everest.

La parte inferiore deve vedere primeggiare jeans così attillati da sembrare tutt’uno con la pelle.

Il denim anche per le mini inguinali, e gli shorts magari con le calze per toccare il massimo della cafonaggine.

Fondamentale mettere in evidenza la marca, il più delle volte taroccata e comprata dal vu-cumprà della stazione. 


Gli accessori

Obbligatori per una tamarra sono determinati complementi.

Lei non può assolutamente fare a meno di calzature dal tacco altissimo, e coloratissime, ornate di fiori o animaletti, con fibbie e lacci alla caviglia, estremamente grossolane e dalle forme improponibili. 


Le tamarre preferiscono gli zaini alle borse, specialmente quelle false di LV; ma se proprio non possono evitarlo optano per una borsa con stampa leopardata o camouflage, quelle per intenderci con catene enormi, dorate e argentate piene zeppe di zip e ammennicoli vari.

È richiesto dal loro dresscode agghindarsi con collane lunghissime alle quali sono appesi grossi pendenti comprati al mercatino.

Un altro must al quale non possono rinunciare sono gli anelli giganteschi con lo stemma della morte, sia alle dita della mano che a quelle dei piedi.

E poi, dulcis in fundo, il piercing al labbro, alla lingua, al sopracciglio, all’ombelico…

Make-up per vere truzze

Moltissimo fondotinta e tanta terra abbronzante sulle guance.

L’eyeliner scura avrà un ruolo primario per gli occhi, ma il tocco da Nobel della tamarra sarà l’applicazione delle sopracciglia finte: da svenimento!

Prima di uscire e mostrarsi da tamarra qual è, completerà il trucco applicando tantissimo lucidalabbra alla vaniglia, alla pesca, alla fragola o alla banana.

I capelli invece dovranno essere o ben lisciati con la piastra o ricciutissimi .

Se poi ci sarà anche il tocco tamarro per eccellenza di colorare alcune ciocche di verde, rosa o blu, la perfezione sarà raggiunta in pieno.

Dovrei spiegare anche come addobbano la loro auto, ma ormai la nausea mi sta attaccando lo stomaco e non vorrei…  

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