Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
utro da sempre una profonda e inestinguibile antipatia per i Suv; mi sembrano macchine inutili e dannose nelle nostre città già troppo intasate di lamiere per contenere questi scatoloni inutilmente enormi. È ovvio che non sono un'amante di automobili, non riesco a vedere la bellezza neppure in una Ferrari, figuriamoci in una Cayenne. Nei momenti di maggior tolleranza riconosco ai Suv una certa utile capienza e di buon grado accetto che un amico mi faccia la cortesia di portarmi le biciclette al mare con la sua spropositata autovettura.
Se proibissero l'importazione e/o la vendita di Suv nel nostro paese non mi scandalizzerei, anzi, egoisticamente tirerei un sospiro di sollievo.
Ciò detto, la persecuzione dei proprietari di Suv (leggi i controlli a tappeto a Cortina) o comunque di quelli che vengono considerati simboli di ricchezza, mi indigna.
Primo: non è accettabile che passi l'equazione ricco = evasore, si tratta di una forma di classismo alla rovescia ributtante, degna dei peggiori regimi comunisti.
Secondo: non è neppure accettabile l'equazione oggetto di lusso = ricchezza. Quante persone rinunciano a quel che normalmente gli altri si permettono largamente: vacanze, viaggi, abiti costosi, cene al ristorante, ricevimenti per comunioni, cresime matrimoni e simili, accantonando quel che risparmiano magari per comprarsi uno stupido Suv, o per mantenersi la casa di famiglia?
Oppure ci sono coloro che rinunciano a tutto per farsi una volta l'anno un viaggio spettacolare e costosissimo più di un Suv o del mantenimento di una casa.
O ancora ci sono famiglie che magari spendono quotidianamente cifre elevate per mettere in tavola menù raffinatissimi e costosi che però nessuno vede e quindi non teme di essere giudicata ricca cioè potenziale evasora.
Ognuno, dei suoi soldi tanti o pochi che siano, fa quello che vuole, gli piace far debiti per ostentare ricchezza che non gli appartiene? Dal mio punto di vista è un cretino, ma certo non un criminale.
Vedete, quel che è successo con questo insopportabile SOBRIO governo Monti, è stato di mettere al bando, come potenziale delinquente, ogni ostentatore di lusso, confondendo la riprovazione etico-estetica con la persecuzione penale o quanto meno fiscale.
Infatti la sobrietà montiana, direttamente ereditata dalla Democrazia Cristiana, che non a caso prediligeva lo stesso loden verde del prof., altro non è che l'ipocrita e, ne convengo, elegante low profile di chi preferisce non mostrare il proprio benessere, se non addirittura ricchezza. Di chi si schermisce dalle luci della ribalta, altro aspetto che non mi dispiace, di chi rifugge il chiasso , le carnevalate, l'eccesso. Insomma una certa algida noncuranza contro l'allegria caciarona.
Non nascondo che preferisco il low profile all'esternazione chiassosa, ma detto questo non attribuisco all'eleganza sobria una superiorità morale a prescindere. Anzi, se in vecchio detto recitava: l'acqua cheta rompe i ponti, sono convinta che ci siano più sacche di evasione fra coloro che non esibiscono, cioè fra i seguaci dello stile Monti, piuttosto che fra quelli dello stile cine panettone.
Mentre scrivo lo spread sale e le borse vanno a picco, non bisogna essere dei geni dell'economia per capire che nel giro di poco tempo la nostra società vedrà spazzato via completamente il ceto medio e quello medio basso, avremo pochissimi ricchi che ovviamente, grazie alla campagna contro di loro si nasconderanno, ostenteranno sobrietà e rigore, faranno i finti poveri sospirosi e magari anche un po' indignati (il tipo radical chic degli anni '70, per intendersi) andranno a Sankt Moritz dove ha casa Monti, invece della pericolosa e ormai oltraggiosa Cortina, così porteranno soldi all'estero, certo involontariamente giusto per comprarsi quelle cosuccie indispensabili alla sopravvivenza nella carissima località, guarda caso... svizzera!
Sì, finirà così, grazie a quel genio di Befera, che ora si sente onnipotente (e in effetti lo è purtroppo) chi ce l'ha, nasconderà la ricchezza, e evaderà con meno fatica; mentre noi lavoreremo per il fisco da gennaio a novembre e con un mese di stipendio ce la dovremo cavare per tutto l'anno. Magari impariamo ad andare in letargo!
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