Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
C'è chi può e chi non può, e lei modestamente può
C’è chi può e chi non può e lei modestamente può.
Abbiamo utilizzato questa frase umoristica di Totò distorcendola quel che basta per far capire come vanno le cose in Italia.
Qui da noi c’è la tendenza a valutare certuni identici comportamenti in senso positivo o negativo, non considerando valida nessuna argomentazione, ma a seconda della persona, o del partito politico, che li compie.
Mi riferisco, al poco discusso volo aereo di Stato della Boldrini con il fidanzato non previsto tra i passeggeri come anche il suo staff, non essendo ella stata invitata ufficialmente, ma comunque da lei fatto rientrare nella comitiva per andare a celebrare il defunto Mandela in Sud Africa.
Ma, il problema non è tanto un invitato in più o meno, ciò che non torna è che sul Falcon 900 della Presidenza del Consiglio ci fosse a bordo, appunto, Enrico Letta e allora perché il Premier che tanto si vanta della trasparenza e dell’incorruttibilità del suo esecutivo ha permesso al compagno della Presidente della Camera e al suo staff di salire?
Perché non ha detto, quasi urlandolo, qui non siamo ai tempi di Berlusconi, di Mastella o Craxi, qui viaggia solo chi né ha il permesso, in quanto non mi va che i cittadini italiani paghino i viaggi dello Stato anche a chi non c’entra niente.
Tornando, invece, alla Boldrini -ancora una volta e con molta coerenza- ha mostrato quanto sia importante e indubitabile la sua parola: tempo fa affermò che non avrebbe mai voluto e accettato la scorta personale, salvo poi esigere ben tre auto blindate; indi ha tenuto a precisare, con ferma decisione, che non avrebbe mai utilizzato l’aereo di Stato e s’è visto come è andata a finire.
Quello che fa veramente specie, però, è la presa di posizione delle istituzioni in merito al viaggio di Mastella con il figlio sull’aereo dell’allora ministro Rutelli, che gli causò un processo al tribunale dei ministri e alla corte dei conti, in ambedue prosciolto.
Alla tenera Laura Boldrini, invece, qualche piccolo accenno sui giornali, ma poi tutto è stato regolarmente insabbiato, con la presidente che si è giustificata dicendo che l’aver invitato il fidanzato sull’aereo non è costato assolutamente niente ai cittadini italiani…
Sì va bene, e lo staff? Lo sa la signora Boldrini che anche un aereo, come qualunque altro mezzo, consuma di più con più carico?
Ora, detta discolpa, ebbe a usarla anche Clemente Mastella, senza staff… sì, ma davanti ai giudici…
Inserito da ghorio il 16/12/2013 12:30:43
La differenza tra noi e altre nazioni si può avere dall'esempio di Israele. Qui infatti il primo ministro ha deciso di non partecipare ai funerali di Mandela, per i costi rilevanti. IN Italia invece non solo Letta ma anche la presidente della Camera dei deputati.Salto, per carità di patria, la battuta della Boldrini sulla questione sessista ma è innegabile che sulla signora in questione , a suo tempo, quando era funzionaria Onu, è stata data l' immagine di persona integerrima. Poi la realtà, con il manifestarsi dell'impegno politico, è cambiata, con i privilegi che permangono e si perpetuano.
Inserito da piccolo da Chioggia il 16/12/2013 11:33:57
per favore non pubblicate foto così dettagliate della donna in questione. che non le venga in mente di rifarsi la pelle-gatta del collo a spese del povero contribuente già vessato. non abbiate timore di abbellirla col fotoshop. così non mette in conto anche le creme... e soprattutto non datele troppa importanza: lei crede veramente di star espletando una missione per la nostra redenzione. cosa palesemente ridicola dato che chi realmente ha il potere non è certo lei. e chi la volle lì se ne guarda bene dal lasciare il guinzaglio della sua museruola più di quel che basta a che lei si creda di esser importante.
Inserito da Loredana il 16/12/2013 11:22:46
...ma certo, che cosa sarà mai. Una gitarella fuori porta, con l'intero staff. Va benissimo. Come? Avevano parlato di trasparenza, di rispetto per i conti pubblici, di non approfittarsi dei privilegi delle cariche per affaracci e parentele personali? Ah, capisco...massì, certo, lo dicevano in quel nuovo bestseller uscito da poco, che racconta di un'assurda situazione contro natura in cui i politici d'Italietta prendono stipendi misurati, si servono di mezzi pubblici, e raramente di quelli messi a disposizione dallo Stato, lavorano dalle 9 alle 18 con un'ora di pausa pranzo presso un ristorante convenzionato con i buoni pasto, tagliano gli sprechi, organizzano strutture di servizi funzionanti per i loro colleghi cittadini, e se hanno storielle di sesso, se le tengono accuratamente per loro. Avvincente, come trama, vero? Un buon romanzo per Natale ci vuole. Ah, ma non confondiamo con la realtà, per favore. Quello è solo un'opera di fantasia. Qui da noi si seguono gli esempi di Alemanno e Boldrini, su, siamo seri.
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