Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
I cittadini oramai identificano ogni azione del Governo Letta e ogni mossa dell’Europa come qualcosa di distante anni luce dai veri, immensi problemi della nostra società.
E, da qui, la mobilitazione di questi ultimi giorni che ha visto scendere in quasi tutte le piazze del Paese ogni categoria di cittadino, dal disoccupato, allo studente, ai precari, ai pensionati e chiunque avesse delle rimostranze contro questa immobile arte di governare.
La gente, purtroppo, non ha più la minima fiducia nel futuro a causa di questa gravissima patologia economico finanziaria che va, di giorno in giorno, peggiorando e creando così una totale disapprovazione verso tutte le istituzioni e la politica in generale.
Anche il Presidente della Repubblica sembra essersi accorto di questo enorme disagio e, finalmente, ieri ha messo in guardia coloro che scendono in piazza e ha chiesto con urgenza delle risposte a questa situazione: “La massima attenzione va data a quanti non sono raggiunti da risposte al loro disagio: categorie, gruppi, persone, che possono farsi coinvolgere in proteste indiscriminate e finanche violente, in un estremo e sterile moto di contrapposizione totale alla politica e alle istituzioni”.
L'invito, poi, lanciato da Napolitano a Forza Italia sulla responsabilità nelle riforme istituzionali e la frase pungente proferita contro Berlusconi sulla sconvenienza di “evocare immaginari colpi di Stato” hanno trasformato il discorso in una strenua e mera difesa dell’attuale esecutivo, difesa quasi ricattatoria quando ha fatto intendere che se ci saranno le elezioni anticipate e la caduta del Governo Letta lui potrebbe lasciare.
Dopo l’intervento del saggio Presidente dello Stato, c’è solo da appurare con una certa meraviglia e delusione il ruolo di portavoce dello stesso nei confronti del governo, oltrepassando indebitamente il ruolo conferitogli dalla Costituzione.
Quanto sopra ha ampiamente dimostrato che Napolitano non è più credibile quale arbitro imparziale di una situazione disperata, e queste sue dichiarazioni sicuramente daranno ancora più forza a coloro che auspicano di andare quanto prima alle urne.
A questo punto il vero grosso handicap dell’Italia non è tanto la protesta di piazza, ma l’assoluto favoritismo di Napolitano che oltrepassa l’umana condizione del grande e ponderato vecchio per trasformarsi in uno slogan contro tutta l’opposizione.
La Moncler, marchio di origine francese, ha debuttato in Borsa con il botto grazie al suo grande manager Remo Ruffini che ha reso la sua azienda più pesante addirittura di Fiat e Mediaset.
Questo perché?
Perché un certo governo e un certo presidente della repubblica finora non ci hanno assolutamente messo le mani.
Ora la speranza è che questo articolo non venga letto da chi sappiamo, altrimenti povera Moncler…
Inserito da Vanessa P. il 17/12/2013 15:51:44
Una rivoluzione...? il popolo è già in piena rivoluzione...e non è questo il male peggiore per l'Italia. I parassiti vanno annientati, i batteri che stanno infettando il bel paese vanno combattuti e sconfitti politicamente..bisogna disinfestare la politica da tutto ciò che la sta corrodendo..consumando!! Il popolo si ribella perchè loro sono il lato indigente dell 'Italia mentre i politici sono il lato indecente dell'Italia!! Italia popolo di pochi benefattori e di tanti magna magna!!
Inserito da ghorio il 17/12/2013 12:50:53
Questa volta non sono d'accordo con Massimo Melani. Non vaneggio per Napolitano, ma il suo ruolo è quello di stimolare l'attività del governo, con un Parlamento che cerca invece di coltivare l'orticello del partito che rappresenta. Il governo delle "larghe intese" era nato ed è nato per risolvere alcuni problemi più impellenti di quest'Italia. Cosa per il vero non fatta , sempre per le note diatribe. Ovvero vicenda Berlusconi per il Pdl, poi, di fatto, diviso, con la scissione, e vicenda primarie Pd. Adesso assistiamo alle "pontificazioni" di Brunetta che, quando era ministro, non ha risolto nulla, e a quelle di Renzi. Invece bisogna governare quest'Italia, almeno per fare una nuova legge elettorale e avviare le riforme, oltre che mettere in campo qualche provvedimento che rilanci l'economia. I problemi d'Italia non sono euro sì o euro no, elezioni anticipate sì e elezioni anticipate no. Gli economisti sono in disarmo: tutti danno recette che non risolvono nulla. Diciamo che vogliamo sburocratizzare l'Italia e poi ci sono quelli che difendono le cosiddette province. Poi arriva la Uil( prima dov'era?) a dirci che in Italia oltre un milione di persone vive di politica e scopriamo l'acqua calda. Un'altra cosa: mi pare che il Pdl sia andato in "ginocchio" da Napolitano per convincerlo a ricandidarsi. Io non l'avrei fatto, ma del resto con la maggioranza della centrosinistra, nata dalle elezioni febbraio, le alternative potevano essere anche peggiori. Pertanto Forza Italia , invece di cavalcare la tigre delle protesta, metaforicamente, dovrebbe dare la disponibilità a collaborare, almeno per le riforme e la legge elettorale. Quanto alla controproposta di Forza Italia sull'attuale legge di stabilità non mi pare di vare letto qualcosa di concreto. Quanto alla Moncler mi ricorda le vicende del " Nuovo Mercato" del 95 e poi abbiamo visto come è finita...
Inserito da roberto il 17/12/2013 12:23:33
.... dura "analisi" - ma REALISTICA - stralcio il finale : """" ...... La Moncler, marchio di origine francese, ha debuttato in Borsa con il botto grazie al suo grande manager Remo Ruffini che ha reso la sua azienda più pesante addirittura di Fiat e Mediaset. Questo perché? Perché un certo governo e un certo presidente della repubblica finora non ci hanno assolutamente messo le mani. Ora la speranza è che questo articolo non venga letto da chi sappiamo, altrimenti povera Moncler… """""
Il professore e la dignità della scuola; una battaglia da Don Chisciotte?
EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
IL KULTURKAMPF DELLA SINISTRA AMERICANA: il mito del piagnisteo che non finisce mai.
GIULIO REGENI: tra verità nascoste e ragione di stato.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; la spada dell'arcangelo ci protegga dai moderni iconoclasti!
EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
GIULIO REGENI: tra verità nascoste e ragione di stato.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; la spada dell'arcangelo ci protegga dai moderni iconoclasti!
Il Biopotere: complottismo o incubo prossimo venturo, anzi già in corso?
La Messa per Pasqua? Inutile, si può pregare anche in bagno!