Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Il gesto di Alessandro Birindelli, ex giocatore della Juventus, ha ottenuto il consenso di tutta l’Italia, ma guarda caso non della Figc.
Sabato scorso l’ex terzino bianconero, responsabile del settore giovanile del Pisa ed allenatore degli Esordienti, ha deciso di interrompere la partita e di far ritirare i suoi giovani calciatori dal campo perché, nel corso dell’incontro con gli Ospedalieri, un gruppetto di genitori si è messo vivacemente a litigare sulle tribune a ridosso del terreno di giuoco per un passaggio sbagliato di un ragazzino che non è riuscito a passare precisamente la palla ad un altro suo compagno.
Il babbo di uno dei giocatori della squadra non la prende per niente bene e chiede ad alta voce la sostituzione del giovane che aveva sbagliato, mentre il genitore del bambino -reo del brutto passaggio- risponde a tono in difesa del figlio.
Le urla diventano sempre più forti sino ad arrivare alla panchina di Birindelli che dopo un attimo di esitazione si porta a ridosso degli spalti e avvisa in tono minaccioso: “ Se continuate così ce ne andiamo”. Parole del tutto inutili.
Birindelli, allora, non batte ciglio, ferma la gara, chiama l’arbitro e l’altro allenatore e ritira la sua compagine.
La notizia ben presto entra in internet e in men che non si dica fa il giro di tutto il Paese: congratulazioni dal nord al sud, sequela infinita di lodi, panegirici che nemmeno quando vestiva la maglia della Juve aveva mai ricevuto.
Nel ritiro estivo Birindelli, chiamato a dirigere il settore giovanile del Pisa, era già stato molto chiaro sul suo lavoro che avrebbe svolto nella società, affermando che voleva in primis educazione, rispetto e sportività da parte di tutti, dai giovanissimi giocatori sino ai genitori e a tutto lo staff del Pisa.
Sabato ha messo in pratica quanto detto mesi prima: certi genitori hanno sbagliato e lui è passato ai fatti per dare un esempio.
Bene, la Federcalcio provinciale prima ha mostrato di sottoscrivere l’intento pedagogico punitivo dell’allenatore con questa comunicazione:
“Il giudice sportivo territoriale esaminati gli atti ufficiali da cui si rileva che la gara è stata sospesa al 14’ del secondo tempo in quanto il Pisa 1909 ha rinunciato al proseguimento della disputa della stessa, visto l’articolo 53 comma 2 delle norme federali, decide di infliggere al Pisa 1909 la punizione della perdita della gara per 0-3, nonché la penalizzazione di 1 punto in classifica”. E una multa “Per intemperanze dei propri tifosi”.
Ma, purtroppo non è finita qui, infatti la commissione disciplinare ha pensato bene di aprire una sorta di integrazione d’indagine a carico di Birindelli, il che fa pensare a una ipotesi di accusa anche nei suoi confronti.
Atteggiamento questo schizofrenico e incomprensibile, infatti se si sottopone a indagine chi ha tentato di agire per educare spettatori e giovani promesse del calcio si sconfessa la bontà dell’intento educativo.
E siccome siamo in Italia e siccome qui si parla di giustizia, potremmo tranquillamente aspettarci una sonora condanna nei confronti di Birindelli reo di aver arbitrariamente interrotto una partita senza avere prima consultato gli organi della Federcalcio Provinciale.
Ebbene sì cari lettori Birindelli, visto che siamo in Italia, non dimentichiamocelo, potrebbe anche perder il patentino da allenatore.
Inserito da Loredana il 21/12/2013 13:01:07
Ah, certo, non sia mai che l'educazione e il buonsenso abbiano la meglio su un gruppo di beceri frustrati convinti di avere i futuri e incompresi Pelè in casa...se dovessero togliere il patentino all'allenatore, gli consiglio caldamente di cercarsi un paese serio. Altrove, l'educazione e il buonsenso che ha dimostrato sono doti normali e apprezzate. Non qui, dove veneriamo buzzurri cavati da qualche pozzanghera, puliti e rivestiti con qualche firma arrivista, completamente incapaci di attribuire valore aggiunto ai loro atti minimi...
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