Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Il Trio Meravigliao
Adesso è tutto colpa di Grasso, il Presidente del Senato è diventato l’imputato principale, il vero responsabile, la causa ultima dei pasticci del bocciato decreto Salva-Roma.
Eh già, perché pur di salvare questo Governo che sta insieme con lo sputo ( come si dice nella Toscana di Letta) Napolitano si è trasformato nella casalinga dell’anno per la sua mania di salvare i propri pupilli, di rabberciarne gli strappi e di ricucirne i rapporti.
Eravamo abituati solo a poche sue sporadiche apparizioni, mentre ora è diventato il vero e unico portavoce della politica italiana.
Non passa giorno che non ci propini uno dei suoi lunghissimi monologhi in cui si diletta a impartire lezioni di politica, attraverso i quali non prova neanche per un attimo a fare il Presidente super-partes, anzi!
Ora, come ora, della figura del Capo dello Stato rimane ben poco, ma si concretizza sempre più la sagoma dell’uomo politico che pende a sinistra.
E’ una forma tutto sua, auto-creatasi, di presidenzialismo, eretto senza la minima riforma, senza suffragio, senza il consenso del Parlamento, ma che ogni volta di più allarga il suo potere facendo diventare certe dichiarazioni vere e propri decreti legge.
Il bis della primavera scorsa l’ha reso ancora più forte e testardo sulle sue posizioni, infatti è sempre e solo lui che detta i tempi alla politica nostrana, che rinvia con personali colpi di mano ogni data verso le elezioni.
E’ sempre e comunque Napolitano che si ostina a sostenere un Governo che non ha più le basi portanti per continuare, con una maggioranza ogni giorno di più ricalcitrante che resiste grazie ai numeri ma priva di ogni visibile identità.
E’ lui che sta garantendo sulla pelle degli italiani un Governucolo che sta distruggendo la poca dignità rimasta del cittadino con tasse sempre più inique.
Ormai si sta creando un vero e proprio partito trasversale che vuole lo spegnimento politico di questo vecchio esponente del PCI, che non ne può più delle sue continue prese di posizioni, che prima boccia il Decreto Salva-Roma e poi, con il solito espediente lo resuscita, dando al mondo intiero la sensazione di un uomo ormai assolutamente instabile.
Napolitano ieri ha anche firmato il Decreto Milleproroghe, che dal nome stesso ci fa intuire che sarà un decreto dai mille rattoppi dalle mille marchette dalle mille contraddizioni, di cui si avvantaggeranno sempre i soliti e per noi poveri diavoli invece sarà sempre più difficile e oneroso tirare avanti.
Persino lo stesso Letta, burattino nella mani del Capo dello Stato, ha chiaramente espresso dubbi su una possibile costruzione di leggi.
Questo, ahinoi, è ciò in cui si è trasformato il nostro Presidente della Repubblica che ad aprile applaudivamo come un altro Messia e che adesso vorremmo allontanare da noi con un “Vade retro Napolitano” .
Inserito da Mrxey il 28/12/2013 14:59:58
Noto che i suoi numeri per gli articoli da lei scritti sono molto interessanti. Mi risponda nel caso fosse interessato a una collaborazione con un quotidiano a diffusione nazionale. Attendo risposta su stessa pagina rivista
Inserito da Davide Cattaneo il 28/12/2013 14:52:55
Che il Capo dello Stato sia un conservatore socialo comu catto citrullo e' indubbio e che sia responsabile del declino totale dell'Italia durante il suo mandato e' altrettanto vero, gli altri sono altrettanto citrulli ma piu mariuoli.
Inserito da piccolo da Chioggia il 28/12/2013 11:57:25
è divertentissima la fotografia allegata dal nostro Canapon Redattor Capo all'articolo: potrebbe servire di esplicazione alla favola delle tre generazioni, quand'anche non alla leggenda medievale dei tre vivi e dei tre morti... il discorso si complica se però pensiamo che dalla gustosa conversazione dei tre signori ritratti possono sortire decisioni che potrebbero obbligare parte, forse minima certo ma pur sempre parte, di nostri compatrioti ad un allucinante "va banque": ovvero all'ultima puntata alla roulette prima di decidere cose estreme. non è bello pensarlo. e io (pronome del pavone spiumato) cosa posso dire ad un ipotetico lettore della nostra Totalità che scorresse il mio commento? posso solo dire una massima del grande Vauvenargues. una massima attiva che mi ha impressionato: la pazienza è l'arte di ben sperare. questo non è augurio da poco. lo faccio a me stesso e chi vorrà leggere queste poche righe.
Inserito da silvan il mago il 28/12/2013 11:54:48
possibile che in italia c'e' ancora gente che ci crede a questa politica malsana che fa solamente i c.... loro
Inserito da aldo*lorenzo il 28/12/2013 11:02:52
Fortuna che i ragli degli asini non arrivano in cielo
Inserito da lugoff il 28/12/2013 10:59:08
Detto bene.
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