Stop al gratuito patrocinio

​Solo i ricchi potranno tentare di avere giustizia

Il Governo Letta ha aumentato le marche da bollo e i contributi unificati togliendo quindi ogni residua speranza a coloro, e sono tantissimi, che non hanno risorse economiche, ma...

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​Solo i ricchi potranno tentare di avere giustizia

Il grande Governo Letta, o Napolitano che dir si voglia, ha subito messo mano al settore giustizia in maniera coerente ed impeccabile come è solito fare.

Ha aumentato le marche da bollo e i contributi unificati togliendo quindi ogni residua speranza a coloro, e sono tantissimi, che non hanno risorse economiche, ma –in primis- cancellando del tutto la possibilità del patrocinio a spese dello Stato.

Tutto cio è stato - vogliamo dirlo?- vigliaccamente sottaciuto, in quanto a breve faranno rientrare quest’ennesimo taglio, a qualcosa che non andava assolutamente tagliato, nelle modifiche sulla legge di stabilità.

Pertanto chi non avrà possibilità finanziarie, come i disoccupati, i pensionati, gli esodati e via dicendo, dovrà rigare dritto come un fuso in quanto per chi non ha soldi la giustizia diventerà sempre più una vera chimera.

Le conseguenze sono perfettamente ipotizzabili: sempre più avvocati, investigatori privati, consulenti legali si renderanno meno disponibili verso queste persone che non offriranno garanzie economiche e quindi ci troveremo davanti a sempre più condanne e sempre meno difesa dei propri diritti.

Vogliamo parlare degli avvocati?

Sicuramente, detta aggiuntiva diminuzione dei compensi, rende la retribuzione di tale mansione difensiva insufficiente, al limite dell’indecoroso.

Se lo Stato, questo Stato, per affidare una benchè minima difesa ad una persona in miseria andrà a pagare meno di un quarto di una parcella media, quanti saranno gli avvocati estramamente seri ad accettare siffatta specie di paghetta che fra l’altro viene, come da iter,  prorogata di alcuni anni dall’ opera svolta ?

Il Governo non tocca minimamente le buste paga di parlamentari e senatori e attacca ancora una volta un settore fondamentale della società, un duro colpo alla giustizia effettiva operata sempre e comunque verso il basso, disinteressandosi delle fasce più deboli che incrociano il sistema giustizia o che, allo stesso, non possono accostarsi per mancanza di fondi.

Mettiamoci ora nei panni di coloro che dovranno subire l'applicazione di questi tagli criminali e mi riferisco ai moltissimi detenuti in attesa di giudizio che dovranno rinunciare del tutto al loro legale, a quelli incarcerati e assolutamente innocenti.

Pensiamo cosa significano questi aumenti per le centinaia di comitati di cittadini che si muovono contro grandi e piccole opere devastanti nei territori.
Non possiamo quindi che esprimere una profonda e ragionata avversità alle misure economiche che il governo vuol mettere in campo nel settore giustizia e chiedere la cassazione senza rinvio di queste disposizioni, che rappresentano un vero e proprio attentato al diritto di giustizia dei cittadini meno abbientiAssociazione Nazionale Giuristi.

Se già ora la Magistratura riesce a fare comodamente il bello e cattivo tempo in merito alla personale e talvolta arbitraria manipolazione della giustizia, soffermiamoci un attimo al momento in cui si troveranno davanti il niente assoluto in fatto di esposizione difensiva.

Anche un solo giorno di carcere, anche poche ore, possono cambiare la vita di una persona, sia essa ricca o indigente, famosa o sconosciuta, di destra, centro o di sinistra.

Non esiste colore politico o condizione economica e sociale che tenga, quando siamo stati soggetto di un errore giudiziario o di un'ingiusta detenzione.

Infatti, sono oltre 2mila le persone che ogni anno vengono risarcite dallo Stato per essere finite dietro le sbarre senza colpa.

E, in merito a ciò, oltre alla giornata dedicata alle vittime della mafia, sarà proclamata anche quella delle vittime di errori giudiziari.

Dovrebbero essere ricordate tutti quegli individui noti e meno noti, le cui vicende sono accomunate dallo stesso identico dramma.

Il perchè delle perquisizioni della Polizia Giudiziaria, in casa dei genitori, mentre il mandato è emesso solo per il figlio; quell’ordine di custodia cautelare e quei giorni da detenuti, hanno cambiato per sempre la loro vita.

Quei tantissimi giorni di domiciliari nonostante fossero finite le indagini, quel non considerare assolutamente valide le spiegazioni, anche quelle più evidenti, degli imputati.

Esistono, ahinoi, molte storie limite, ma la cosa peggiore, quella veramente criminale è l’indiscriminato abuso che si fa della custodia cautelare, spesso inflitta per pericolo di fuga o di reiterazione del reato quando non ce ne sarebbe assoluto bisogno e spesso inflitta anche a quelle persone incensurate sino a quel momento.

Pensate, allora, cosa succederà dopo questi tagli previsti… a chi non potrà più difendersi. 

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    5 commenti per questo articolo

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 31/12/2013 00:48:12

    notte. è la penultima di questo anno. non saprei descrivere ma nell'aria tiepida mi pare di sentire l'anticipo della primavera prossima. non c'è nebbia, solo una leggerissima foschìa. i fanali della calle illuminano debolmente le facciate delle case. e appena oltre l'angolo luci di lampioni e di finestre ancora non chiuse dagli scuri riverberano i loro raggi sull'acqua tremolante del canale. è uno spettacolo bellissimo eppure è continuo: avviene ogni sera ed ogni notte. dal mio schermo sortono le note dell'opera beethoveniana "Die Ruinen von Athen". mi rileggo il commento di Ghorio e mi appunto sul petto la graditissima medaglia che da lettore e commentatore puntuale e stilisticamente spiccato mi ha inciso con il suo complimento: "poligrafo di vaglia". ha centrato nel segno delle mie predilezioni: mi dilettano tantissimo proprio i poligrafi: Papini e Prezzolini. De Gubernatis, oggi non sempre facile a leggersi ma ricco di scienza vedica e capace di comporre temi di quel mito primordiale in composizioni poetiche proprie. Ermenegildo Pistelli nei suoi Profili e Caratteri, prosa apuana anno 1920 eppure modernissima futurista e dallo stile normativo per vigore di espressione. Pistelli è Apuano: ovvero è abbeverato alle radici del nostro latino rilavato dalle acque di nevi che si sciolgono dai ghiacci che plasmano i marmi addormentati sulle cime... e poi il poligrafo veneto Lovarini, il filologo del dorico pavano, la lingua aspra e chiara di espressione e musica che germoglia dal 300 nelle contrade padovane... immagino di passeggiare nella campagna euganea: le rovine di Atene della musica dell'immenso Beethoven le scorgo nei tetti a falda delle tezze abbandonate, nei paesini arrampicati sui dolci colli. la musica del gigante di Bonn mi disegna sotto le stelle il paesaggio che vedo nitido come presepe di favola nella tenebra luminosissima. è una piccola regione ma il cielo ad essa sovrastante è lo stesso che transita all'Universo. la notte è il miracolo? provo a immaginare la casa di Ludovico Beethoven nei pressi di Vienna. col lampione pubblico prossimo, come nel disegno tracciato di Piero Buscaroli in uno dei suoi taccuini. un graziossimo schizzo che rende la poesia che doveva esservi tutt'intorno a quell'eroe delle nove sinfonie. il cielo che il gigante vedeva era lo stesso che ammiro dalla mia soffitta. e il medesimo che colmava di sicurezza "trascendentale" ma probabilmente solo "trascendente" il bravo filosofo di Konisberga... sono germanista anch'io. in sedicesimo. e pure forse un filosofo: la grazia celeste del firmamento, la schilleriana Anmut, e la dignità idem schilleriana, Wuerde, della quieta contemplazione di esso. diade da comporre ovvero sovrapporre a quella dello Schopenhauer: Wille e Vorstellung? da riportare alle diade vedica dei due reggitori cosmici Mithra e Varuna? mi appare chiaro il senso affermativo. la musica affina i sensi interni. e molti nessi si palesano. ora risuona l'Egmont di Beethoven. dramma e grandezza. stelle e aria trasparente. notte. miracolo continuo trainato gloriosamente dal carro invitto degli astri.

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 30/12/2013 15:43:32

    a Ghorio: è sicuramente vero che il trio meravigliao non ha tutte le colpe dei malanni che ci piovono sulle ormai sempre più strette e deboli spalle. questi li hanno propiziati in tanti, destre assolutamente comprese che una volta partite da incendiarie si son improvvisate pompieri. ma pure rimpiangere la prima repubblica è forse un po' calcare le linee. sono i padri della seconda. e i mallevadori dell'unico potere che ha traversato indenne entrambe ed è cresciuto anche se non bene quanto a fama: la magistratura.

  • Inserito da ghorio il 30/12/2013 15:19:26

    La questione posta dal bravo Massimo Melani pone in evidenza un problema dell'Italia di oggi, del quale i giornaloni, ansiosi di nascondere le notizie importanti, con grande utilizzo di gossip per distrarre l'italica stirpe, che mugugna ma non protesta.Il problema della spesa pubblica non riguarda solo gli emolumenti scandalosi dei parlamentari ma anche quelli, ultra scandalosi della magistratura, i cui privilegi continuano imperterriti, anche quando c'era la possibilità d'intervenire,vedi maggioranza schiacciante dell' ultimo governo Berlusconi, Quanto alle responsabilità, non è solo colpa del trio meravigliao Letta-Grasso Napolitano, come scrive il poligrafo di vaglia "piccolo da Chioggia", ma della destra, del centro e della sinistra che si sono guardati bene negli ultimi 20 anni, viste le critiche alla sempre più rimpianta prima Repubblica.

  • Inserito da piccolo da Chioggia il 30/12/2013 14:53:51

    da lettura dell'articolo di sopra possiam dire che il trio meravigliao Letta-Grasso-Napolitano/Ceaucescu ci sta cuocendo a puntino. coi magistrati+carabinieri=securitate. chi si salva sono forse i poverissimi (come me) obbligati dalle dissanguatissime finanze a esser così attenti alle spese da non poter far nulla contro la legge. nemmeno attraversare la strada fuori dalle striscie pedonali per non incorrere nelle contravvenzioni... in fondo il trio meravigliao è veramente filosofico: eleva la virtù a necessità di vita. credo nemmeno Platone nella sua Repubblica avrebbe ipotizzato questo successo pedagogico! Napolitano ha fatto il liceo classico ma credo dovrebbesi dargli una laurea Honoris Causa in Filologia Greca. ed un'altra in Filosofia. un avviso ai benevoli lettori di Totalità: se possibile badino con un poco di stile anche all'ortografia dei loro commenti. a leggere quello qui sotto sembra di immergersi nel disordine...

  • Inserito da daniele il 30/12/2013 10:49:05

    CON LA CIRSI CHE C'E' E IL NUMERO DEGLI AVVOCATI CHE LIEVITA......VEDRETE CHE SE NON SARA' GRATUITO POCO CI MANCA...... LA CIRSI UNA COS AL HA PRODOTTA DI POSITIVO....SOFFRONO ESOFFRIRANNO...AVVOCATI COMEMRCILAISTI NOTAI .....DENTISTI....ER AORA

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