Continuiamo così a farci del male!!

Anche le commesse internazionali nelle mani delle procure

L’annullamento del contratto da parte dell’India, da oltre 500milioni di € stipulato con l’Augusta per l’acquisto di elicotteri, causato dai solerti magistrati italiani

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Anche le commesse internazionali nelle mani delle procure

Anni fa il Made in Italy era da tutto il mondo considerato il vero fiore all’occhiello del nostro Paese, l’ ambasciatore più affidabile e competente che esistesse.

Purtroppo, da un bel po’ di tempo a questa parte, a fianco dei prodotti più pregiati come la moda, il cibo, i vini, i mobili e via dicendo, emergono una serie impressionante di dossier e faldoni, al cui interno è facile trovare avvisi di garanzia per ipotesi di adulterazione, manipolazione e corruzione nazionale e internazionale, praticamente gli abituali, immancabili, supposti indizi di evasione fiscale.

Notizia, di poche ore fa, l’annullamento del contratto da parte dell’India, da oltre 500milioni di € stipulato con l’Augusta per l’acquisto di elicotteri.

E ancora una volta c’è di mezzo la magistratura italiana che, indagando su Finmeccanica, la quale controlla l’industria aeronautica, ha ipotizzato la possibilità di tangenti verso alti esponenti indiani, così da accaparrarsi la commessa. Il Governo indiano, ha preso come oro colato quanto riportato dai giornali di mezzo mondo e ha annullato l’affare.

Molti rimarranno perplessi da detta notizia in quanto da sempre esiste, come si suole dire, “ungere” il possibile acquirente con dei bonus per accattivarsene le simpatie.

Lo fanno tutti nel mondo, lo esercita il venditore di biancheria per la casa che per accaparrarsi un ordine unge il direttore vendite di questo o quel negozio; lo fa il rappresentante di vini; il delegato di un grande vivaio internazionale…

Intendiamoci subito però, non vogliamo giustificare in alcun modo le truffe e nemmeno dar contro a quei giudici che condannano tali reati.

Vogliamo solo tentare di far capire che in altre Nazioni, anche vicine ai nostri confini, prepondera la ragion di Stato senza tante pignolerie e senza tanto bacchettonismo giuridico, su altre considerazioni e su ben altri principi, compreso appunto quello della legalità.

Quindi, mentre in altri posti si chiude un occhio, in Italia ci si distrugge da soli, poiché ogni volta la giustizia italiota si mette di traverso e ostacola qualsiasi possibile sviluppo, con indagini interminabili ma dai risultati devastanti.

Da noi non cambia mai nulla, appena raggiungiamo qualcosa, qualche meta, ci autoeliminiamo di fronte addirittura ai signori col turbante, grazie alle durissime lezioni di filosofia morale giudiziale che ci vengono applicate quotidianamente da chi elargisce permessi premio a serial killer o stupratori.

Insomma, anno nuovo giustizia vecchia, e guai a certuni che avranno l’idea, anche solo pensandolo, di criticare l’obbligatorietà dell'azione penale in determinati casi, perché immantinente si eleveranno altissimi gli scudi di protezione delle toghe nere, che evidenzieranno di aver fatto solo il loro puntiglioso dovere, anche se il Made in Italy dovrà sopportare l’ennesima sconfitta internazionale. 

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da vanessa il 02/01/2014 17:24:30

    Il solito autogoal della bella Italia. Anche questa importante e fruttuosa commessa è andata a quel paese o per meglio dire ad altro paese! Riprendendo e sottolineando appunto la gravità e facilità che porta i giudici del bel paese a concedere permessi premio a criminali che andrebbero invece isolati e la tanto pignoleria e austerità che li porta a non concedere al bel paese la possibilità di permettersi di premiarsi con il proprio innocuo manufatto.

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