Il malore di Bersani

Che schifo la democrazia di internet: diventa libertà di insulto vigliacco

Nascosti da finti nomi e dall'anonimato che la rete garantisce a tutti, gli utenti del web si sono scatenati in frasi ignobili come fu nel caso di Bossi e Berlusconi

di  Totalità

Le persone normali, quelle con un minimo di umanità nel loro DNA, come tantissimi amici, colleghi politici e non, simpatizzanti e avversari, tutti si sono uniti per stringersi attorno a Pier Luigi Bersani che sta duramente lottando tra la vita e la morte. Ma dietro a questa marea di persone normali, come dicevamo, che hanno dimostrato la loro totale solidarietà è emerso anche un gruppo, per ora sparuto, di codardi e infami frequentatori della rete, che hanno auspicato per l'ex segretario del PD cose indicibili, delle quali accenneremo solo quelle più esprimibili per non fare gratuita pubblicità a questi schifosi personaggi di Internet.

Da Facebook a Twitter, passando per i vari forum, nessun tipo di network è rimasto esonerato da quest'ondata barbara e raccapricciante di becero e scriteriato razzismo ideologico. Però una cosa è facile notare immantinente, che per un decerebrato che scrive tali ingiuriose parole, almeno altre 20 persone si ribellano come se anch' esse fossero offese allo stesso modo. Ormai i nostri lettori hanno iniziato a ben conoscerci e, quindi, sanno che difficilmente veniamo in soccorso di questo o quel politico, ma hanno anche appreso che non abbiamo mai augurato il male a nessuno, anche verso certe categorie e poteri che stanno inginocchiando l'Italia. Alcune volte, forse la maggior parte delle volte, mostriamo molta partecipazione e asprezza nei nostri articoli, ma mai e sottolineiamo mai, odio, sete di vendetta, furia devastatrice, come, invece, altre realtà possano fare con accanimento e cattiveria. Ci siamo sempre comportati da aspri garantisti. Ma, davanti a ciò che ha mostrato il Web, anche ben delineate convinzioni e sicurezza sono inevitabilmente vacillate di fronte alle offese vergognose rivolte ad un uomo in pericolo di vita, e per un attimo abbiamo pensato anche a Schumacher e al trattamento reverenziale e giustamente colmo di solidarietà riservatogli da tutti gli italiani, solo perché non appartiene, o non sappiamo, di che sponda politica sia. Quando su twitter è apparso l'#Bersani muori, un senso di profondo disprezzo ha colpito tutta la nostra redazione, nei confronti di quegli spregevoli personaggi che si nascondevano dietro un nickname e che su Facebook hanno vomitato frasi irripetibili e irriguardose, per spostarsi, poi, nella contaminazione anche sui siti Web di giornali e riviste. Si è ripetuta la stessa, identica, delinquenziale storia dell'ictus a Umberto Bossi, della statua in faccia di Berlusconi e via dicendo, dove parassiti nascosti dietro la propria vigliaccheria hanno cominciato a sperare in una veloce scomparsa del politico di turno. " Stiamo festeggiando per la tua fine "; " Caro Bersani, datti una mossa a smacchiare giaguari nell'aldilà"; " Incrociamo le dita perché tu possa riprenderti presto e passare il resto dei tuoi giorni in carrozzella"; " Oh, finalmente, una bella notizia! "

A questa stirpe scellerata e malvagia rispondiamo con una semplice frase: Forza Bersani, non mollare, riprenditi quanto prima... E sappi che potremmo essere sempre duri avversari, ma mai nemici...mai!!! A presto, a molto presto!