Disservizi a raffica

Poste italiane lascia i correntisti senza bancomat e senza posta

Se il bancomat è scaduto il 31 dicembre del 2013 dovete usare gli assegni almeno fino al 20 gennaio, e intanto le lettere non arrivano

di Simonetta  Bartolini

Poste italiane lascia i correntisti senza bancomat e senza posta

Se il vostro postamat, ovvero il bancomat delle poste, è scaduto il 31 dicembre 2013, e non avete altro conto che presso Poste Italiane, siete fregati fino al 22 o 25 gennaio: non potete ritirare contanti agli sportelli Atm, non potete fare pagamenti con la vostra carta elettronica.

L’alternativa è andare ad un ufficio postale, fare la fila e, tramite assegno (che ha un costo non trascurabile), ritirare i soldi che vi servono, ammesso che vi troviate nella città dove avete aperto il conto, altrimenti siete a secco!

È accaduto, spiegano all’ufficio postale di Pistoia, in Toscana,  che da Roma non siano mai partiti, alla volta del vostro indirizzo, o presso l’ufficio dove avete il conto, le buste contenenti i pin della nuova carta.

Perché? Non si sa, c’è stato un disguido ti rispondono serafici, occorre avere pazienza!

Ma è accaduto solo per i correntisti pistoiesi? No, ti rispondono, ovunque in Italia.

Se a quel punto sbottate che Poste Italiane fanno schifo, la dirigente di turno (che nel vostro legittimo sfogo avevate ovviamente salvato dall’invettiva, non essendo responsabile dei pasticci che fanno a Roma) si sente anche in diritto di darvi sulla voce ammonendovi che non è il caso di esprimersi con tale linguaggio!

E invece è proprio il caso visto che negli ultimi due mesi voi come tanti altri cittadini italiani siete stati vittime dei disservizi più vari di poste italiane.

Avete inviato a novembre quattro pieghi di libro ad altrettanti indirizzi di Milano, Torino, Padova, Firenze e ne sono arrivati solo due. Gli altri due? Dispersi.

A Roma, d’altra parte, vi è arrivato l’avviso di scadenza dell’assicurazione spedito a metà dicembre, solo il 10 gennaio (peccato che l’assicurazione scadesse il 2 gennaio). Non vi è arrivato perché da Natale in poi il postino non è più passato.

Perché? Ovvio, perché è in ferie o in malattia e di un sostituto non se ne parla. Semplicemente gli utenti serviti da quel postino per 20 giorni non hanno ricevuto la corrispondenza che si è riattivata solo quando detto postino ha ripreso servizio.

E questo non è un servizio che fa schifo?

Nel frattempo, come tutti sappiamo, sono state aumentate le tariffe per spedire la posta.

Se protestate per l’assenza del postino ti dicono che verificheranno. Se, come ha fatto il «Fatto Quotidiano» (scusate il bisticcio), dimostrate a Poste Italiane che spedendo 10 lettere da vari punti in Italia nei tempi garantiti dal servizio, 48 ore, ne arriva solo la metà, mentre l’altra metà si disperde nel tempo e nello spazio, rispondono che 10 lettere non fanno un caso e neppure statistica credibile.

Se inveite perché il vostro bancomat è inutilizzabile e siete costretti a usare gli assegni, che come tutti sanno sono costosi (circa due euro ciascuno) a differenza del pagamento con carta elettronica, vi rispondono di avere pazienza, di rimborsarvi e di scusarsi, ovviamente non se ne parla.

Che schifo!

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 12/01/2014 16:33:51

    Non ho il conto corrente con le poste e la questione del postamat non mi tocca. Come utente postale, corrispondenza, giornali, etc, invece sono parte interessata e noto che le poste italiane funzionano male, per usare un eufemismo, nonostante l'aureola a suo tempo per i vari Passera e poi Sarmi. Per i giornali quotidiani ho dovuto chiedere l'abbinamento all'edicola, perché venivano recapitati , di solito, alle 15 del pomeriggio, neppure il giorno dopo, nonostante l'aumento delle tariffe postali. Non ho mai capito perché le poste godano di buona stampa per un servizio sempre peggiore, avendo abdicato al loro compito per sviluppare i servizi finanziari. Naturalmente poi arrivano a fine anno le decisioni che consentono aumenti per un servizio che non funziona. Questa è l'Italia!

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