Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
I parlamentari italiani come nella curva di uno stadio
Il povero cittadino italiano il 30 gennaio del 2014 torna a casa stanco e depresso: il suo futuro praticamente non esiste, lo stipendio ormai non basta più, consumato dalle tasse e dai tagli. Sua moglie non sa come dirgli che ha dovuto comprare a credito quel che mangeranno, e che già accade da almeno una settimana. Poichè vuol bene a suo marito, non glielo dice, tanto lui lo sa.
Lui, forse un impiegato dello stato, forse un insegnante, magari un ricercatore o qualcosa di simile, vorrebbe fare un altro lavoro nel tempo libero per cercare di integrare i sempre più magri guadagni; non al nero, per carità! lui è un cittadino onesto, rispettoso delle leggi. Vorrebbe solo togliersi da quella situazione disperata, poter comprare i libri ai figli senza rinunciare ai pantaloni o alle scarpe. Vorrebbe non dover fare debiti per arrivare alla fine del mese.
Ma non può. Non può perché ha un contratto di pubblico impiego che permette al suo datore di lavoro di imporgli di rimanere in povertà negandogli il permesso di dedicarsi ad un'altra attività anche se essa non va interferire o togliere dedizione al lavoro principale.
Così quel poveruomo è disperato, sa di essere un privilegiato rispetto a tutti quelli che un lavoro non lo hanno, sa che se prova a lamentarsi lo tratteranno da ignobile profittatore privilegiato. Solo pochi giorni fa quel poveretto ha letto sul Corriere della sera (che non compra, ma guarda in internet perché anche quei due euro al giorno vanno risparmiati) un titolone di apertura del giornale dove si accusavano professori, ricercatori e statali in genere di fare un doppio lavoro frodando lo stato.
Si è sentito morire, come anche il maggior quotidiano nazionale, quello che lui quando poteva acquistava fedelmente lo denuncia come potenziale (lui non lo fa, ma ne avrebbe bisogno) rovina della macchina statale?
In realtà se avesse letto con più attenzione avrebbe visto che l'articolo di Fiorenza Sarzanini nascondeva fra le righe del testo, grondante riprovazione moralista, che la guardia di finanza aveva denunciato coloro che fanno un secondo lavoro al nero! Quindi non si tratta di essere statali che fanno anche un altro lavoro, si tratta di evasione, ma il quotidiano di via Solferino controllato anche da chi ha portato la sede fiscale della propria industria fuori dall'Italia, preferisce sparare sullo statale infingardo, inutile, oneroso economicamente, e profittatore, così vuole farlo passare. Lo statale è il privilegiato che ha un lavoro fisso a tempo indeterminato che grava sulla comunità. A causa di quell'odiato e odioso statale lo Stato non ha i soldi per finanziare la cassa integrazione delle grandi industrie che capitalizzano i profitti, e lo hanno fatto per decenni, e socializzano da sempre le perdite.
Il nostro poveruomo, è disperato: condannato ad essere povero o disoccupato e contro di lui anche il Corriere della sera! ma che gli ha fatto lui al grande Corriere?
La moglie lo guarda sconsolata. Lui accende la televisione, già è ancora affezionato all'antico rito del telegiornale delle 20. Questa sera si sintonizza su La7. Appare Enrico Mentana che gli scaraventa addosso la giornata politica.
No, non è il vecchio, pastone un po' noioso dove si riassumevano i vari atti parlamentari, le scaramucce le discussioni, le contrastanti posizioni di maggioranza e opposizione. No, questa sera il nostro cittadino, italiano per sua disgrazia, viene investito da uno tzunami di cui non riesce a capacitarsi. Sullo schermo scorrono le immagini di parlamentari che si menano e si insultano come se invece che alla Camera dei deputati si trovassero in uno stadio infoiato di tifo aggressivo. Aveva visto immagini così provenire da paesi del mondo lontani geograficamente e soprattutto lontani dalla civiltà delle democrazie stabili.
Ma come, sta accadendo a Roma? Nella civilissima Italia? Ma non è finita, perché seguono le immagini di risse nelle aule delle commissioni parlamentari, sembra che un'orda di vandali si sia impossessata di Montecitorio. (Magari fosse, si scopre a pensare fra sé e sé il nostro povero uomo , magari li facessero fuori tutti, ma immediatamente si vergogna di aver avuto un pensiero tanto populista)
È sconcertante, non sa che pensare ormai non si fida più di nessuno.
Finite le risse si passa alla messa in stato di accusa del presidente della Repubblica per tradimento alla lettera della Costituzione. Come? pensa il povero cittadino, anche Napolitano? No, non ci credo; poi ascolta le ragioni di chi lo vorrebbe far dimettere e... qualche dubbio gli viene, ma ancora non si fida non si fida di nessuno perché loro avranno anche parte di ragione, ma la sua famiglia non arriva alla fine del mese, non può permettersi curarsi, di comprare le medicine figuriamoci i denti dei ragazzi.
Il Tg sta arrivando alla fine, quando ecco un'altra notizia, arriva dall'America: i famosi F35 aerei da difesa, che ci costano una fortuna che non abbiamo, sono giudicati ufficialmente inutili, pericolosi, e con un sistema informatico ingestibile. Ma noi li compriamo lo stesso con i soldi che non abbiamo.
Mentana finalmente saluta e passa la linea a Lilli Gruber. Il cittadino ormai basito vorrebbe spegnere il televisore, ma come accade di fronte all'orrendo fascino paralizzante della Medusa rimane davanti allo schermo, dove una giovane e bella parlamentare annuncia querela contro un collega per ingiurie. Le ha detto che lei e le sue colleghe sono in parlamento perché hanno fatto "pompini"...
Basta, basta, basta, anche questo no! Lui non è un bacchettone, è un povero statale un po' vecchio stampo, di fronte a sua moglie non si è mai permesso di usare termini di questo genere! Magari è la parolaccia usata fra amici vergonandosene un po', quel tanto di trasgressione verbale fra uomini. Sì, lo sa, ormai si dice tutto e di tutto in pubblico e in privato, ma a sentire quel termine in tv davanti a sua moglie ... Gli sembra intollerabile, orribile, la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Un'ira incontenibile lo assale, prende un martello e si accanisce con violenza, una violenza che non sapeva di avere dentro di sé, contro il televisore, lo riduce in mille pezzi di fronte allo sguardo atterrito della moglie.
—Tesoro, scusami, andrai dalla vicina a vedere il tuo programma preferito, scusami ma ... E poi, sai che c'è, domani scadeva il canone rai almeno quello ora possiamo risparmiarlo, ricordami di fare la richiesta, non c'è neppure bisogno di mettere i sigilli!
Inserito da ghorio il 31/01/2014 10:52:07
Come sempre, la bravissima Simonetta Bartolini descrive, in modo impeccabile, la situazione di quest'Italia dove per i privilegiati, quelli veri, tutto prosegue, per noi invece italica stirpe minore le difficoltà aumentano. Di solito non guardo i telegiornali televisivi e i salotti di dibattito politico e quindi le mie arrabbiature sono legate alla lettura dei giornali e dei vari siti web. Quello che è certo che siamo in una specie di Impero di Bisanzio, c'entrano i corsi e ricorsi storici di Vico?, dove le cose non vanno e si discetta sul sesso deli angeli. Salto le considerazioni sugli F 35 e la polemica dei grillini con le deputate del Pd, anche se il linguaggio scurrile( non sono un bigotto) oramai fa parte del costume italico e il Parlamento è lo specchio di questi comportamenti, ma è innegabile che qualcosa in quest'Italia bisogna fare e non è l'accordo Renzi-Berlusconi, tanto enfatizzato dalla decadente stampa italica, a salvarci. Sarebbe ora che si passasse alle azioni concrete che possano sollevarci da questa situazione davvero decadente, con i nostri politici, tutti, che si riempiono la bocca di belle parole e poi i problemi non vengono nemmeno affrontati. Lo stesso vale per tanti del mondo imprenditoriale che sono sempre alla ricerca dell'idraulico polacco per accumulare sempre più profitti.
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