Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
rancamente siamo perplessi, sconcertati per non dire allibiti. Non si tratta della bagarre continua in Parlamento che altro non è che la mirabile fotografia dello stato del Paese e soprattutto della confusione della politica che ormai naviga a vista. Non si tratta neppure delle offese che volano rasoterra fra rappresentanti di generi diversi, maschile/femminile, M5S/resto del mondo, Lega/governo e via ingiuriando.
Quel che ci lascia a bocca aperta è la magnifica indifferenza nei confronti delle categorie più deboli di italiani, e di contro la sperticata, acritica, spavalda, indecorosa, vigliacca solidarietà fra gruppi di potere che certo non hanno bisogno delle pelose tutele politicamente corrette.
La disoccupazione giovanile è arrivata a livelli che non si vedevano dalla fine degli anni ’70, la povertà degli anziani è giunta a limiti che non si erano mai visti più o meno dall’800.
Metà dei pensionati vive con meno di 1000 euro al mese fra di essi una percentuale impressionante è costretto a sopravvivere con un vitalizio minimo di 500 euro. Significa povertà. Significa rinunciare al riscaldamento perchè non ce lo si può permettere, significa arrangiarsi con un po’ di pane e un po’ di pasta per nutrirsi, significa in troppi casi rinunciare anche alla casa se non è di proprietà e dormire negli ospizi di povertà.
Significa fare la fila alla caritas per avere di che non morire di fame e di che coprirsi.
Ma Madame Boldrini, di ricca famiglia e cospicuo stipendio, si preoccupa di dare la propria solidarietà a Daria Bignardi, a Corrado Augias, a Luca Sofri dopo aver denunciato la drammatica situazione di “pestaggio” morale e politico nei confronti di anime belle della nomeklatura pesudoculturale che si sentono vittime dopo aver esercitato con leggera disinvoltura l’arte del carnefice.
La signora Bignardi trova legittimo chiedere a un giovane politico come ci si sente ad avere un padre fascista, ma se qualcuno la rimprovera chiedendole come si sentirebbe lei, se in una trasmissione televisiva, le chiedessero come ci si sente ad essere la nuora di uno condannato per omicidio, scatta il reato di lesa maestà e la solidarietà dell’intero apparato.
Se gli italiani non morissero di fame, se i piccoli imprenditori non si suicidassero con una frequenza impressionante, se la disperazione non fosse il sentimento più diffuso fra la maggioranza dei cittadini, si potrebbe semplicemente disprezzare la disonestà intellettuale che muove queste misere querelle , e passare oltre.
Ma chi se ne frega di un post o di un tweet contro Tizio o Caio, chi se ne frega di un’intervista maliziosa e provocatoria a Sempronio, se vi divertite così fate pure.
Ma non sulla nostra pelle! Non sulla pelle di tutti i poveri d’Italia di cui la politica si disinteressa con allegra incoscienza.
Martedì sera, su La7 a Linea gialla, hanno parlato di povertà, di anziani ridotti alla fame o costretti ad emigrare in Tunisia dove con 700 euro al mese si può sopravvivere, in esilio, certo, ma almeno si vive.
La serie di servizi mandati in onda erano da groppo in gola. Gli ospiti in studio (Sgarbi, Pivetti, Zurlo, Giannino) annichiliti di fronte alle testimonianze di una vecchietta che, – dopo aver mostrato con dignità e senza piagnistei, la propria drammatica indigenza– invocava comunque la benedizione di Dio sulla giornalista che aveva mostrato interesse nei suoi confronti e su tutti coloro che la aiutavano.
Lo spettatore era pietrificato e con le lacrime agli occhi ad ascoltare la storia del piccolo imprenditore che dorme in un ospizio per poveri, che paga 40 euro al mese e con i restanti 160 cerca di non morire di fame.
La sua famiglia (ex moglie) non sa della sua situazione, crede che ancora lavori. Non chiede aiuto per tutelare quel che resta della dignità di un uomo.
Colpa della crisi? Sì certo, ma oltre qualche sporadica chiacchiera nessuno fa niente.
Di contro abbiamo visto le pensioni d’oro dei soliti privilegiati. Pensioni pagate da noi e non corrispondenti ai contributi effettivamente versati. Abbiamo appreso che mentre si bloccano gli adeguamenti delle pensioni medio basse non si blocca l’aumento delle bollette cui quei poveretti, con pensioni (o stipendi) bloccati, devono far fronte.
Nello stesso modo siamo stati informati che vengono dichiarati incostituzionali tutti i tentativi di ridimensionare questa diseguaglianza fra pensionati da coloro che, guarda caso, delle pensioni d’oro sono in predicato di usufruire.
Nello stesso modo mentre gli impiegati dello Stato, gli operai, si vedono erodere quotidianamente il potere d’acquisto dei loro stipendi avviandosi a grandi passi verso l’indigenza, i magistrati ottengono gli aumenti in nome della “serenità necessaria ad esser liberi e indipendenti nel compiere il loro lavoro”.
E se Fratelli d’Italia propone una legge per ridurre le pensioni d’oro il Parlamento compatto la boccia, e sapete con quale odiosa argomentazione? Tanto poi verrebbe dichiarata incostituzionale!
Ma a fronte di tutto questo, a fronte della doverosa e ammirevole denuncia fatta da Linea Gialla, su qualunque canale vi sintonizziate, compresa La7, fino dal mattino successivo si torna a parlare sempre e solo dei battibecchi, della democrazia a rischio, della solidarietà ai solititi privilegiati, dell’indignazione dei soliti noti che invocano il loro diritto...
Noi siamo dalla parte di chi non ha diritti, di chi sfida la vita tutti i giorni, di chi viene umiliato dalla povertà che non ha meritato.
Inserito da gil il 07/02/2014 22:33:24
e si l'Italia una nazione stranissima siamo capaci di proclamare santa la nuora di un CONDANNATO PER ESSERE IL MANDANTE DELL'OMICIDIO DI UN COMMISSARIO DI POLIZIA E CHE INVECE DI 22 ANNI DI GALERA fa collaborazioni e poi la santa non era di SEL non stava all'opposizione !!!!! strana nazione
Inserito da Tosco il 05/02/2014 19:56:17
il mio non è un commento, c'è poco da aggiungere allo stordimento (credo sia l'unico termine compatibile e pertinente alla sensazione) che prende nel constatare la "vischiosità" in cui la realtà politica (che naviga a vista è dir poco...) ha letteralmente imballato il paese; quanto alla Rivoluzione Francese mi pare fosse Saint-Just a dire che a far la rivoluzione a metà ci si scava la fossa... ......mi scuso ma non riesco ad accedere ai Contatti, potete rispondermi sulla mail?
Inserito da ghorio il 05/02/2014 18:33:49
Che l'Italia sia una stranissima nazione lo dimostra questo editoriale della brava Simonetta Bartolini. I politici delle alte sfere istituzionali, i giornaloni anche si stracciano le vesti per le varie vicende Bignardi e dintorni, ma non sembrano preoccuparsi della situazione economica catastrofica. Insomma viviamo in una nazione dove i privilegiati son più privilegiati e per gli altri nemmeno le briciole. Le considerazioni da fare ci porterebbero lontani ma forse ci vorrebbe una specie di rivoluzione francese, senza la ghigliottina, o anche Usa per far cambiare veramente le cose, visto che si continua solo con le chiacchiere, senza fatti concreti.
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