Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Pietro Grasso
Che schifo svegliarsi alla mattina e sapere che sei un italiano.
Che imbarazzo di fronte al resto dell’Europa, che disonore vivere in un Paese senza regole alcune, mentecatto, abietto, analfabeta e per niente sagace.
Uno stato a pezzi che tenta di annientare le proprie origini e la sua immensa, incomparabile cultura. Un’Italia senza vergogna che ha deciso di non far studiare la storia dell’arte ai suoi giovani virgulti, che spazza via la sua reputazione di detenere il 60% dei beni culturali del mondo.
Viene da urlare, da scendere in piazza e gridare “Italia fai ribrezzo”.
Poi ti volti un attimo verso la politica e un profondo conato ti assale nel vedere ciò che hanno combinato ieri, non tanto perché c’era Berlusconi, sebbene in realtà è accaduto proprio per questo, ma perché non hanno resistito alla tentazione di affondarlo del tutto.
Pensate una sola cosa: stanno massacrando, giustamente o meno il Cavaliere, cosa possono fare con un comune cittadino? Con una persona “normale” che ha la sventura d’inciampare nelle maglie arrugginite e taglienti della giustizia?
Il Consiglio di Presidenza, come ben tutti sappiamo, aveva dato il suo assenso per votare No, cioè che Palazzo Madama non potesse costituirsi parte civile contro Berlusconi per la nota storia della compravendita di alcuni senatori.
Tutto il mondo intiero era d’accordo sulla scelta del Consiglio di Presidenza, e in fondo era pure curioso di capire dove sarebbe potuto arrivare l’asse politico Renzi-Berlusconi.
Insomma, finalmente, un venticello di pacificazione sembrava spirare quasi a mitigare gli ultimi assalti grillini.
Niente da fare!
A ribaltare tale apparente quiete ci ha pensato l’ex magistrato Grasso che, appunto, facendo invece il giudice, e non il garante del Senato, ha sconfessato il Consiglio -e non venitemi a raccontare senza l’assenso di Napolitano perché non ci crederò mai e poi mai- e ha reso la camera che dirige parte civile.
Trattasi della prima volta nella storia che il Senato adempie verso una scelta simile.
Adesso che fine farà il Governo Letta, dal momento che il vice presidente Alfano, se veramente è un uomo vero, non appoggerà più questa folle maggioranza?
Chi ha dato il colpo finale a questo governo delle larghe intese?
Chi sta avvelenando giorno dopo giorno il nostro Paese?
Io, intanto, comincio ad avere una grande paura, paura di vivere qui!
Inserito da Gerard il 13/02/2014 09:39:44
Se non fosse accaduto a Berlusconi lei Melani non avrebbe mai scritto quest'articolo,ma quando in tutto il mondo ci ridevano dietro per le uscite del cavaliere, lei melani dov'era? allora non si vergognava di essere italiano?
Inserito da Cosma il 06/02/2014 14:55:47
Beato Lei, dr. Melani, che ancora vede in giro degli uomini veri. O forse, più realisticamente, ci spera solo.
Inserito da Vanessa P. il 06/02/2014 14:48:40
Io voglio focalizzare e far riflettere su un punto importante e drammatico, gli studenti italiani come anche degli adulti non conoscono il patrimonio architettonico italiano, brancolano nel buio, è questo non ci fa onore! Per quanto riguarda la decisione della Commissione dico che in Italia non si smuove foglia che Magistratura non voglia! Solita interferenza incrociata
Inserito da ghorio il 06/02/2014 13:56:38
Sono d'accordo con la signora Bea: è una vergogna quello che è accaduto, dopo la decisione della Commissione. In Italia ad ogni modo è sempre più o meno così, con i vari organismi che vengono creati per esaminare questioni e poi spunta il "personaggio" che decide in modo diverso. Sulle vicende della compravendita di senatori si sta discettando da tempo ma le questioni in Italia si risolvano con largo ritardo. Quanto alla questione della Storia dell'arte, la decadenza della scuola italiana risale almeno alla metà degli anni 60, nascita della scuola media unificata, abolizione del latino, etc. Poi è stato uno stillicidio di provvedimenti, anche quelli presi dal centrodestra, Gelmini imperante, che hanno come obiettivo la decadenza e basta. La cultura è linfa dei popoli, ma in Italia la scopre la Corte dei Conti contro le agenzie di rating, perché fra poco cancelleranno magari anche lo studio di Dante, con la scusa che non serve sapere o conoscere il poema della Divina Commedia .
Inserito da bea il 06/02/2014 11:10:36
Non capisco più niente. Se hanno votato il NO, e poi Grasso decide di SI, a che cosa serviva il voto? E un parlamento o meglio il Consiglio fa parte civile contro la loro decisione? Ha deciso Grasso da ex-magistrato, sempre ancora braccio della magistratura? Devono accettare il Sì? puoi spiegarmi per favore??? Per il No alla Storia dell'Arte nelle scuole, assurdo, proprio in Italia! Penso che sia l'unico paese europeo ove non sarà più insegnato l'Arte. E gli insegnanti? ancora più persone senza lavoro. Una vergogna.
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