Cavallino addio?

La Ferrari parlerà olandese

Si parla di Amsterdam o Maastricht per i nuovi uffici della casa di Maranello...

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Dopo la Fiat anche la Ferrari potrebbe imboccare una strada che porta all’estero; in questo caso pare l’Olanda, con le aziende di produzione che rimarrebbero, si spera, un altro po’ di tempo in Italia.

Agli Agnelli, insomma, la manodopera italica sembra dare sui nervi, loro così charmant con la erre moscia, con la profonda sudditanza psicologica per tutto ciò che èstraniero, forse si sentono troppo superiori alla mentalità nostrana e preferiscono dar lavoro a dipendenti stranieri.

E’ un’eventualità veramente amara sapere che da una certa data in poi chi vorrà acquistare un bolide del cavallino dovrà formare un numero straniero di un ufficio vendita di Amsterdam o chi per essa; Maranello sarebbe accantonato desolatamente.

Tutto questo perché? Semplice, a causa della tasse che in detta situazione saranno un problema del re Guglielmo…  

L’Olanda è risaputo, ha una tassazione ai minimi, una legislazione modernissima, tribunali veramente efficienti per le varie dispute e non è minimamente paragonabile al nostro.

Un uomo d’affari estero di grande livello si sente molto più protetto e sicuro ad avere rapporti fuori dall’Italia perché tutti sanno cosa sta succedendo da noi: a livello economico e giuridico.

Marchionne è un volpone e si sta da tempo mettendo al sicuro con il beneplacito dei suoi capi di Torino.

Quindi, nolenti o volenti, la Ferrari si tingerà di arancio.

Ormai i grandi dirigenti della Fiat Chrysler Automobileshanno imparato il giochetto e piano, piano, uno a uno, sposteranno “ogni cosa” fuori dai confini italiani.

Di chi la colpa?

Di chi guida l’Italia e pensa solo a mantenersi incollato alla propria poltrona come un pilota di F1 sulla sua monoposto.