Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Presidente Alleanza per il Lavoro Network
gendo come operatori privati del mercato del lavoro, preventivamente autorizzati e costantemente controllati dal Ministero del Lavoro, le ApL (agenzie per il lavoro) hanno negli anni svolto la loro attività affiancando, se non sostituendo, gli operatori pubblici, i Centri per l'Impiego.
La dinamicità operativa, la prossimità al contesto sociale nel quale operano, la propensione ad "entrare" nelle aziende per offrire i servizi, hanno reso le ApL sempre più, il reale e concreto riferimento per lavoratori e imprese, confutando in pieno le tesi di chi riteneva che il lavoro in somministrazione rappresentasse una minaccia al lavoro stabile, e che avrebbe finito per generare disparità e destrutturazione del posto fisso.
La realtà ha invece dimostrato come le ApL sono state tra i pochi ad avere qualcosa di serio e concreto da proporre in un momento difficile come quello attuale. Rappresentano infatti, oggi ancora più di ieri, il punto di riferimento per le fasce più deboli, riuscendo a costruire una rete territoriale ben cinque volte più grande della rete pubblica costituita dai Centri per l'Impiego (a cui, cifre ufficiali alla mano, si rivolge poco più che il 3% di chi è in cerca di un'occupazione).
Alla luce dei recenti e allarmanti dati sull'occupazione in Italia (oltre 3 milioni di disoccupati e un tasso di disoccupazione giovanile che arriva a sfiorare il 40%, in aumento su base annua di oltre il 4%) ribadisco con maggiore enfasi ciò che ripeto ormai da oltre un anno.
L'esigenza di una riforma efficace del mercato del lavoro che assegni alle Agenzie per il Lavoro il posto che realmente meritano nel mercato del lavoro ed un loro coinvolgimento sempre più attivo e progettuale nella pianificazione delle politiche del lavoro, affiancando e integrando i Centri per l'Impiego offrendo la loro consolidata professionalità ed esperienza.
Ci sono figure che le imprese cercano continuamente ma che, per un tragico disallineamento tra formazione ed esigenze del mercato, non riescono a reperire da sole. Le nostre proposte, oltre ad essere a costo zero e quindi a non gravare sulle casse dello Stato (si può dire lo stesso dei Centri per l'Impiego?) sono le uniche realtà in grado di combinare la flessibilità richiesta dalle aziende con la domanda di continuità e di aggiornamento professionale.
Gli strumenti adatti per affrontare la crisi ci sono e le APL li posseggono, ma troppo spesso, per ragioni “ideologiche” più che economiche, vengono demonizzate e non sufficientemente valorizzate e utilizzate per fronteggiare un'esigenza sociale che oggi è diventata una vera emergenza pubblica!
Mentre cresce l'esercito dei NEET (Not in Employment, Education or Training) sfiorando 2 milioni di unità, i giovani in cerca di un impiego non sono affatto preparati per entrare nel mercato del lavoro e questo ultimo lo è ancora meno per accoglierli e qualificarli, viene da sé che la parte più vitale e dinamica della nostra forza lavoro non riesca a trovare un sbocco lavorativo che le consenta di formarsi e maturare esperienza.
Nel programma Youth Guarantee, pacchetto di iniziative dedicato ai NEET (tra i 14 e i 25 anni) i Centri per l'Impiego sono chiamati a fare proprio quello che per anni e senza alcun sostegno pubblico hanno fatto le Agenzie per il Lavoro.
Non ci si improvvisa, risolutori della disoccupazione e soprattutto dell’occupazione giovanile. Un mercato del lavoro veramente inclusivo non può non dare un ruolo attivo alle agenzie private, le sole in grado di valutare le attitudini professionali, garantendo orientamento, formazione e concrete prospettive di lavoro.
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